La stazione fantasma di Siemensstadt: un viaggio nel tempo nella metropolitana di Berlino
Siemensbahn, una fermata abbandonata della metropolitana di Berlino che regala uno sguardo affascinante sul passato industriale della città
A Berlino non è raro imbattersi in luoghi abbandonati che conservano le tracce di un’epoca passata. Tra questi, la stazione fantasma di Siemensstadt rappresenta uno degli esempi più affascinanti. Questa ex fermata ferroviaria, ormai avvolta dalla vegetazione e segnata dal tempo, racconta una parte importante della storia industriale della città. Situata lungo la vecchia linea ferroviaria Siemensbahn, questa stazione fu costruita nei primi decenni del Novecento per collegare il quartiere di Jungfernheide all’area industriale di Siemensstadt.
Inaugurata nel 1929, la stazione ebbe un ruolo fondamentale durante il periodo d’oro dell’industria tedesca. Serviva principalmente i lavoratori della Siemens & Halske, il colosso dell’ingegneria elettrica che aveva trasformato l’area circostante in un distretto industriale. Oggi, invece, ciò che resta della stazione è un luogo immerso nel silenzio, con banchine deserte e binari arrugginiti, che regalano ai visitatori un’atmosfera surreale, quasi post-apocalittica.

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La situazione di partenza della Siemensbahn
La Siemensbahn ha origini nei primi anni del XX secolo, quando Siemens & Halske, già nel 1905, fece costruire una stazione ferroviaria per permettere ai suoi dipendenti di arrivare al lavoro più velocemente. Con l’espansione rapida dell’azienda, divenne necessario un sistema di trasporto più efficiente. Così, nel 1927, Siemens avviò la costruzione della Siemensbahn, destinata principalmente destinata al trasporto merci e alla crescita economica. Siemensstadt, che in quel periodo vantava più di 10 stabilimenti, divenne una delle aree industriali più grandi della Germania.
Due anni dopo, nel 1929, la linea è stata ufficialmente inaugurata, diventando un collegamento essenziale per l’intero distretto industriale. La sua struttura si estendeva sotto forma di diga, perchè il collegamento con Jungfernheide attraversava in due punti il noto Sprea.
L’interruzione della circolazione dei treni
Nonostante il grande successo iniziale, la stazione iniziò a perdere importanza nel periodo del dopoguerra a causa anche delle distruzioni del conflitto, che resero inutilizzabili gli stabilimenti presenti nel quartiere di Siemensstadt. Uno degli elementi cruciali della Siemensbahn, ovvero il ponte che consentiva il transito dei treni tra le varie stazioni della linea, fu distrutto dai bombardamenti, rendendo impossibile la ripresa del servizio ferroviario.
Un altro problema che portò alla chiusura della linea furono i numerosi scioperi, che portarono all’interruzione definitiva del servizio. Lo sciopero del Reichsbahner del 1980 portò infatti alla chiusura definitiva della stazione, che da allora rimase inutilizzata.
Oggi, la fermata di Siemensbahn è un luogo dal fascino unico, dove il tempo sembra essersi fermato. Il paesaggio decadente, segnato dall’usura e dall’abbandono, è ormai avvolto dalla vegetazione e dai graffiti che raccontano storie silenziose, aggiungendo un vero e proprio viaggio nel tempo, immergendoci in un pezzo di storia dimenticata.
Opere di ripresa della stazione
Negli ultimi anni si è largamente discusso in merito alla riapertura della linea ferroviaria di S-Bahn. Lo stato di Berlino ha infatti avviato il progetto di riattivazione della Siemensbahn che dovrebbe ritornare in funzione entro il 2030. La ricostruzione della Siemensbahn da Berlino a Spandau inizierà infatti nel 2026 .
Qualunque sia il suo destino, la stazione fantasma di Siemensstadt conserva comunque un fascino suggestivo e un’aura di malinconia e continua ad essere una meta ambita per chi vuole esplorare paesaggi abbandonati e immergersi in nuove realtà.
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