La nuova Gioventù H*tleriana in Germania
Dalla nuova Gioventù Hitleriana alle istituzioni: la strategia politica per la riorganizzazione del movimento neonazista in Germania
Sono passati solo 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla dittatura di Hitler. Eppure, negli ultimi anni, la Germania sta assistendo a una nuova rinascita di gruppi nazisti, nonostante i divieti imposti dallo Stato. In questo articolo analizzeremo l’organizzazione giovanile Heimattreue Deutsche Jugend (HDJ), vietata nel 2009 ma che sembra aver trovato nuova linfa sotto il nome di Jungalder.
L’estrema destra tedesca non si limita a manifestazioni folkloristiche o raduni clandestini, ma cambia forma e assume un ruolo più pericoloso e lobbistico, infiltrandosi nelle istituzioni attraverso esponenti formati da una nuova Gioventù Hitleriana e conquistando posizioni di rilievo nella politica e nell’amministrazione pubblica.
Cos’è la Heimattreue Deutsche Jugend (HDJ), la nuova (vecchia) Gioventù Hitleriana
La HDJ, tradotta come Gioventù Tedesca Fedele alla Patria, era un’organizzazione neonazista rivolta a bambini e giovani dai 7 ai 29 anni. Il gruppo adescava i futuri membri con attività ricreative apolitiche per poi indottrinarli ideologicamente. Le nuove reclute venivano integrate nella HDJ con camping estivi e invernali, tour in canoa e in bicicletta, escursioni nel fine settimana e riunioni attorno al fuoco. L’alzabandiera, l’addestramento fisico e le fiaccolate li prepararono all’addestramento paramilitare e alla propaganda nazista. Fu fondata nel 1990 e ufficialmente vietata nel 2009 dal ministro degli interni tedesco Wolfgang Schäuble (CDU), per la sua attività di indottrinamento neonazista e per la pericolosa influenza sui giovani.
Era chiaramente ispirata alla Gioventù Hitleriana per diversi aspetti:
1. Struttura paramilitare
- Marce forzate e allenamenti militari;
- Uso di uniformi simili a quelle della Gioventù Hitleriana;
- Rituali disciplinari ispirati al Terzo Reich.
2. Indottrinamento ideologico basato sul suprematismo razziale
- Lezioni riguardo la razza ariana e la sua presunta superiorità;
- Educazione alla discriminazione degli immigrati e altre minoranze;
- Diffusione di contenuti antisemiti e teorie razziali neonaziste.
3. Propaganda nazista e uso di simboli e rituali che richiamavano direttamente quelli del Terzo Reich
- Utilizzo diffuso della runa Othala, parte della simbologia delle SS;
- Distribuzione di materiale che esaltava la Wehrmacht e le SS;
- Commemorazioni di eventi e figure legate al nazismo.
Il divieto ufficiale del 2009 non ha impedito agli ex membri dell’organizzazione di continuare a influenzare la politica tedesca, infiltrandosi in movimenti come il NPD (Il partito Nazional-Democratico di Germania è stato più volte oggetto di dibattiti e tentativi di messa al bando a causa delle sue posizioni estremiste e della sua vicinanza a ideologie neonaziste) e l’AfD sotto nuove denominazioni, tra cui la Jungalder.
Come si passa dalla scuola di nazismo all’AfD: il caso di Laurens Nothdurft
Laurens Nothdurft, ex leader nazionale della HDJ (il gruppo giovanile neonazista vietato nel 2009), è dal giugno 2024 sindaco di Roßlau per l’AfD. Da giovane, è stato coinvolto in diversi eventi estremisti, nel 1999 è stato segnalato dalle forze di polizia mentre viaggiava su un autobus verso una manifestazione nazionalsocialista a Göttingen. L’evento in questione era caratterizzato da chiari riferimenti neonazisti: uso di simboli del Terzo Reich, discorsi sulla supremazia bianca e negazionismo dell’Olocausto. Successivamente, ha intrapreso la carriera di avvocato, rappresentando, tra gli altri, la rivista ultraconservatrice COMPACT in procedimenti legali.
Joachim Nothdurft, suo padre, ha anche lui una lunga storia di connessioni con la scena neonazista. È stato presidente regionale del partito di estrema destra Deutsche Soziale Union (DSU) e durante la sua leadership regionale ha partecipato a commemorazioni di figure legate al nazionalsocialismo, eventi in memoria di ex membri delle Waffen-SS e incontri con organizzazioni ultranazionaliste tedesche e austriache che promuovevano un’ideologia revisionista e negazionista dell’Olocausto. Attualmente, è eletto nel consiglio comunale di Dessau-Roßlau per l’AfD.
L’HDJ cambia nome ma non sostanza: la Jungadler, la nuova (nuova) Gioventù Hitleriana
Una nuova organizzazione sembra aver raccolto l’eredità della HDJ: la Jungadler. Questo gruppo promuove campi di indottrinamento per giovani e propaga nelle sue reclute idee legate al nazismo, ricordando il modus operandi della HDJ e della Gioventù Hitleriana.
Le indagini indicano che Jungadler opera con una struttura simile alla HDJ, reclutando giovani attraverso associazioni culturali e sportive. I nuovi membri partecipano a campi estivi e invernali, dove vengono sottoposti a un processo di radicalizzazione graduale: inizialmente le attività sono sostanzialmente innocue, come il canto di canzoni tradizionali e l’escursionismo, ma proseguono in sessioni di propaganda ideologica e addestramento paramilitare.
L’indagine sulla Jungadler ha coinvolto anche un Pubblico Ministero del Brandeburgo
Il 24 gennaio 2025, la polizia ha effettuato perquisizioni nelle abitazioni di alcuni sospetti. Le prove raccolte includono documenti, fotografie, video, chat interne, materiali di propaganda neonazista e foto di cerimonie in cui i giovani eseguono il saluto romano davanti a bandiere con la runa Othala. L’indagine ha coinvolto anche un Pubblico Ministero della Procura Generale del Brandeburgo, sospettato di avere legami con il gruppo.
Attualmente la magistratura sta verificando se il Pubblico Ministero fosse solo a conoscenza delle attività del gruppo o se vi fosse direttamente coinvolto. Il caso ha sollevato preoccupazioni sulla vulnerabilità delle istituzioni tedesche all’infiltrazione neonazista.
Il reclutamento, l’infiltrazione e il ruolo dell’AfD
Un metodo particolarmente efficace è quello di attrarre giovani attraverso un’ideologia che si presenta sotto il falso aspetto di patriottismo e tradizionalismo. Le organizzazioni come la Jungadler si presentano come gruppi innocui, culturali o sportivi, ma in realtà proseguono un’agenda estremista. Il reclutamento avviene spesso in ambienti rurali o attraverso eventi nazionalisti, dove ai giovani viene presentata una visione parziale della storia tedesca.
Questi gruppi riescono a infiltrarsi nelle istituzioni politiche e amministrative, favorendo la normalizzazione del pensiero neonazista che un tempo era considerato più marginale e inaccettabile.
In questo processo di infiltrazione istituzionale, partiti come l’AfD giocano un ruolo fondamentale. L’AfD negli ultimi anni è cresciuta significativamente raggiungendo percentuali di consenso intorno al 20%. Il suo ruolo odierno è quello di rappresentare la sponda istituzionale di movimenti estremisti, rendendo politicamente accettabile ciò che è profondamente antidemocratico.
La minaccia interna per la democrazia tedesca e possibili soluzioni
Le organizzazioni estremiste e antidemocratiche hanno dimostrato la capacità di inserirsi all’interno delle strutture dello Stato, sfruttando i principi di libertà e tolleranza garantiti dal sistema democratico.
La risposta a questa minaccia non può limitarsi a misure repressive per due motivi: il primo è la forma mimetica e proteiforme dell’estrema destra, capace di nascondersi e adattarsi ai cambiamenti per perpetuare la propria esistenza, il secondo è che l’approccio autoritario rischierebbe di entrare in contraddizione con i principi stessi della democrazia, la forza dello stato di diritto deve dimostrare un carattere immunitario capace di identificare e isolare le idee distruttive dalle idee costruttive.
È fondamentale un grande impegno educativo e culturale che coinvolga la famiglia, la scuola e la società civile nella formazioni di giovani capaci di riconoscere e respingere le seduzioni delle ideologie estremiste. L’esercizio attivo della memoria pubblica e il ricordo dei crimini e delle tragedie del passato deve essere rinnovata e trasmessa alle nuove generazioni, non solo come una semplice informazione, ma come un fondamento morale.
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