La Germania ora definisce estremista un’associazione ebraica per la pace

Voce ebraica per la pace, associazione tedesca che difende i diritti dei palestinesi, è stata classificata come estremista

La recente pubblicazione del rapporto 2024 dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), ha suscitato forti polemiche per l’inserimento tra i gruppi estremisti dell’associazione Voce ebraica per la pace e di varie realtà legate al movimento BDS (Boycott, Divestment and Sanctions).

L’accusa di estremismo

Voce ebraica per la pace è la sezione tedesca del gruppo European Jews for a Just Peace, che sostiene una pace giusta in Medio Oriente. Secondo il rapporto 2024 del Bfv, pubblicato a giugno 2025, l’associazione rientra tra le organizzazioni con attività estremiste accertate. In particolare, è stata inserita nella sezione Auslandsbezogener Extremismus, che comprende movimenti con orientamenti radicali legati a cause internazionali, ritenuti pericolosi per l’ordine costituzionale tedesco. L’accusa di estremismo si basa sul sostegno di Voce ebraica per la pace alla campagna BDS (Boycott, Divestment and Sanctions). Quest’ultima promuove il boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele in risposta all’occupazione dei territori palestinesi. Per questo motivo, il rapporto afferma che l’associazione ebraica si opporrebbe in modo deliberato all’esistenza dello Stato di Israele.

La reazione di Voce ebraica per la pace

Sul proprio sito web, Voce ebraica ha risposto duramente al contenuto del rapporto. La critica accusa il governo tedesco di esser complice, attraverso il sostegno incondizionato allo Stato ebraico, della disumanizzazione del popolo palestinese. Wieland Hoban, presidente di Voce ebraica, ha sottolineato come il rapporto dimostri la complicità dello Stato tedesco con le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele. L’associazione ha affermato che confondere la critica ad Israele con l’antisemitismo sia pura strumentalizzazione politica. In seguito alla pubblicazione del rapporto, Voce ebraica ha annunciato di intraprendere azioni legali immediate.

La staatsräson tedesca

Le relazioni tra Germania e Israele si basano sul concetto di staatsräson, la ragion di Stato tedesca. Secondo questo principio politico, la sicurezza di Israele è considerata parte integrante dell’interesse nazionale della Germania. Tuttavia, Voce ebraica per la pace sostiene che tale principio venga spesso utilizzato per reprimere ogni forma di dissenso politico nei confronti di Israele, anche quando si tratta di semplici richieste di pace e rispetto dei diritti umani.

Il caso di Voce ebraica mostra come, proprio in nome della ragion di Stato, la critica verso Israele possa essere sistematicamente delegittimata o ostacolata sin dalle sue prime espressioni, sollevando interrogativi profondi sullo spazio concesso al tema della pace in Medio Oriente e della difesa dei diritti umani in Germania.

Leggi anche: Come G*za sta cambiando la percezione tedesca di Isra*le

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su FacebookInstagram e Twitter