Elezioni Germania 2025: il partito dei Verdi e il suo programma

Elezioni Germania
Non solo green: il partito dei Verdi comunica a una più ampia platea, prendendo posizione anche su immigrazione, cybersicurezza e politica estera

Quando il governo uscente della coalizione semaforo (Socialdemocratici, Liberali e Verdi) si è insediato nel 2021, alcuni chiamavano Olaf Scholz il cancelliere del clima. Tale definizione seguiva una campagna elettorale in cui il tema della crisi climatica primeggiava come il più sentito dall’opinione pubblica. 

il 2025 si apre invece con una campagna elettorale profondamente cambiata: nonostante i frequenti disastri climatici, le questioni dominanti sono oggi l’immigrazione irregolare e la recessione economica. Pur essendo stato il 2024 l’anno più caldo della storia, il cambiamento climatico è un tema sempre più marginale.

Friedrich Merz, candidato cancelliere per CDU-CSU, ha screditato le turbine eoliche in quanto antiestetiche. L’uscente cancelliere Scholz ha approvato l’importazione di petrolio e gas liquefatto dagli USA, scelta apertamente disprezzata dal WWF Germania. In tutto questo, la protezione del clima rimane una preoccupazione centrale dei Verdi. La loro Ministra dell’Ambiente, Steffi Lemke, ha detto a Deutsche Welle:

Trovo negligente che gli altri partiti si schierino contro la protezione del clima […] Sappiamo che abbiamo bisogno di protezione del clima e di adattamento ai cambiamenti climatici.

Tuttavia, è ben evidente come i Verdi abbiano ampliato il raggio degli argomenti che trattano nel loro programma. Non si parla solo strettamente di ambiente, ma anche più in generale di democrazia, diritti umani e politiche sociali inclusive. Robert Habeck ha pure recentemente integrato proposte restrittive sull’immigrazione, che lo rendono però impopolare con la parte più a sinistra del partito. 

Il candidato cancelliere

Robert Habeck è il candidato cancelliere per i Verdi. La sua carriera ha inizio nel 2012 quando diventa Ministro dell’Ambiente per Schleswig-Holstein. Durante i 6 anni di mandato, ha ottenuto il sostegno per quasi raddoppiare la quantità di energia eolica generata nel Land. In seguito è stato Presidente dell’Alleanza 90/I Verdi e ora conclude il suo mandato come Vice Cancelliere e Ministro dell’Economia e del Clima. 

Durante questo governo ad Habeck era stata affidata responsabilità primaria per la protezione dell’ambiente. Nonostante ciò, i suoi risultati hanno suscitato commenti contrastanti, soprattutto il piano per sostituire i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili con alternative più ecologiche. In un contesto di recessione economica e possibili licenziamenti di massa nel settore industriale, molti hanno criticato i piani ambiziosi del Ministro. Così Habeck disse nel 2022 a Deutsche Welle:

Questo mi è sempre stato chiaro: che avrei preso decisioni impopolari, difficili, che avrebbero messo le persone sotto pressione […] Forse non riusciremo a conquistare la maggioranza con queste misure, ma devono comunque essere adottate perché sono le decisioni giuste per il Paese nel lungo periodo.

L’Union CDU-CSU ha più volte attaccato e ridicolizzato Habeck, anche il candidato cancelliere Friedrich Merz. Eppure Habeck e il suo partito si sono mostrati flessibili, abbracciando la possibilità di allearsi con Union.

I sondaggi elettorali attribuiscono al partito dei Verdi circa il 13% dei voti alle prossime elezioni. Quali proposte caratterizzano il loro programma? Quali sono le innovazioni rispetto al green?

La politica economica secondo i Verdi

I Verdi mirano a una transizione sostenibile dell’economia, che si accompagni a un boost per la competitività. I punti chiave includono:

  • Riforma della Schuldenbremse e creazione di un Deutschlandfonds: i Verdi propongono di ampliare i margini dell’indebitamento pubblico per consentire investimenti in infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, anche tramite progetti come il Deutschlands Fonds.
  • Politiche abitative per abbassare il costo della vita, come il blocco temporaneo dei rialzi in mercati con forte pressione abitativa, o incentivi per la costruzione di nuove abitazioni e la trasformazione di immobili inutilizzati in spazi abitabili.
  • Fiscalità equa: promozione di una tassa europea per le multinazionali digitali, per evitare che evadano le imposte attraverso paradisi fiscali; aumento del bilancio dell’UE per rafforzarla in ambito di crisi climatica, digitalizzazione e sicurezza.
  • Energie rinnovabili e competitività: riduzione delle tasse sull’energia elettrica e sull’autoproduzione di rinnovabili​ sia per aziende sia per uso personale, con incentivi per l’installazione del fotovoltaico.
  • Supporto alle piccole e medie imprese: aiuti per dotarsi di impianti che generano rinnovabili e che coprano parte del loro fabbisogno, e creazione di contratti a lungo termine (PPA – Power Purchase Agreements) per garantire prezzi stabili e più bassi.

Immigrazione e sicurezza

I Verdi sostengono una politica migratoria principalmente basata sui diritti umani e sull’integrazione, anche se Habeck ha espresso il suo favore verso politiche più restrittive.

  • Riforma dell’asilo in Europa: i Verdi vogliono un sistema equo di redistribuzione dei rifugiati tra i paesi UE e si oppongono alla deportazione verso paesi terzi​ e ai respingimenti illegali alle frontiere.
  • Diritto al ricongiungimento familiare: eliminazione di restrizioni quali i test di lingua obbligatori​, spesso poco accessibili e da garantire invece come servizio gratuito una volta arrivati in Germania.
  • Più protezione per le categorie vulnerabili: garantire spazi sicuri e maggiore tutela a bambini, donne e persone LGBTQ+  nei processi di asilo​, in quanto spesso con esperienze di violenza domestica o persecuzione alle spalle.
  • Enfasi sulla cybersicurezza: investimenti per proteggere dati sensibili e infrastrutture critiche da attacchi stranieri​, contrasto alle fake news per difendere la democrazia, maggiore autonomia digitale europea. 
  • Sicurezza interna: potenziamento dei servizi di intelligence per neutralizzare forme di violenza politica come l’estremismo di destra o l’islamismo radicale, rafforzamento delle forze di polizia contro il traffico di droga, armi e il riciclaggio di denaro.

La politica estera secondo i Verdi

I Verdi promuovono una politica estera incentrata su diritti umani e su alleanze con paesi democratici europei e non.

  • Sostegno all’Ucraina: inasprimento delle sanzioni contro la Russia, estendendole anche al settore nucleare civile, e inclusione dell’Ucraina in NATO e UE.
  • Rapporti con la Cina: riduzione delle dipendenze economiche e tecnologiche dalla Cina, in favore di alleanze con paesi come il Giappone o la Corea del Sud.
  • Medio Oriente: sostegno anche militare a Israele, ma chiedendo una soluzione a due Stati e il rispetto dei diritti umani dei palestinesi.
  • Femminismo e diritti umani: politica estera basata su parità di genere e supporto ai movimenti democratici globali​, per esempio sanzionando governi che reprimono i diritti delle donne o i dissidenti, i giornalisti e gli attivisti.

Ambiente e energia

Data la natura del partito non stupisce la grande enfasi che il programma pone sulla transizione ecologica.

  • Plastica e rifiuti: i Verdi vogliono eliminare del tutto gli imballaggi non necessari entro il 2045​.
  • Più protezione contro eventi climatici estremi: investimenti in aree naturali di esondazione, dighe e sistemi di contenimento, riforestazione.
  • Stop alle sostanze tossiche: eliminazione graduale di pesticidi pericolosi e “sostanze eterne” inquinanti​ come i PFAS, dannose per la salute, favorendo alternative ecologiche.
  • No alla fissione nucleare: sostegno all’interruzione della produzione di energia nucleare per motivi di costi, sicurezza, smaltimento delle scorie e pericolo di uso a scopi militari; favorevoli alla ricerca sulla fusione ma non potrà contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici entro il 2045​.

Politiche sociali e diritti

Vitale importanza è data alla giustizia sociale e all’inclusività:

  • Lotta alla povertà infantile: investimenti per ridurre la disuguaglianza tra i bambini​, per esempio con un sistema di assistenza economica automatica per le famiglie a basso reddito.
  • Stipendi equi: salario minimo a 15 euro e rafforzamento della contrattazione collettiva​ in modo da garantire migliori condizioni di lavoro e una distribuzione equa della ricchezza.
  • Diritti LGBTQ+ e parità di genere: impegno contro discriminazioni e violenze di genere, anche con la implementazione della Convenzione di Istanbul.
  • Migliore accesso alla sanità e all’educazione: riforme che garantiscano equità, maggiore copertura e una distribuzione più giusta dei costi, a prescindere dalle condizioni personali.

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