Come G*za sta cambiando la percezione tedesca di Isra*le
In Germania, la posizione nei confronti di Israele sta diventando (lentamente) più critica vista la catastrofe umanitaria a Gaza
Il forte legame tra la Germania e lo Stato di Israele è noto, eppure il Governo tedesco si sta allineando alle critiche sempre più aspre che la Comunità internazionale rivolge all’operato israeliano nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Il Cancelliere Merz duro su Israele
Durante il WDR Europaforum – un importante evento di dibattito politico svoltosi a Berlino – Friedrich Merz ha espresso forte preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza, definendola una tragedia. Secondo le stime del Ministero della salute di Gaza, sarebbero circa 50.000 i civili che hanno perso la vita. Nella stessa occasione, il Cancelliere ha dichiarato di non riuscire a comprendere la finalità strategica dietro la condotta violenta delle forze armate israeliane (IDF). In una situazione simile – ha aggiunto il leader della CDU – anche i partner storici di Israele non possono più tollerare le sue azioni. Ad ogni modo, Berlino continua a percepire il sostegno allo Stato ebraico come una responsabilità storica. Lo ha ribadito anche il Presidente della Repubblica federale tedesca Steinmeier, durante un recente incontro con il suo omologo israeliano Herzog: la Germania è dalla parte di Israele.
La posizione sempre più critica del popolo tedesco
Secondo l’ARD-DeutschlandTrend – il barometro mensile che misura l’opinione pubblica tedesca su temi politici e sociali – il popolo tedesco è sempre più critico nei confronti di Israele. Il sondaggio mostra che il 63% degli intervistati giudica eccessivo l’operato delle forze armate israeliane (IDF) a Gaza. Inoltre, il 73% degli intervistati ritiene che la condotta militare di Israele non sia più giustificabile nella lotta contro Hamas, dato l’altissimo numero di civili coinvolti. Infine, per la prima volta, secondo il sondaggio, Israele e Hamas vengono ritenuti ugualmente responsabili del conflitto. Si tratta di una evoluzione importante rispetto al passato, quando Hamas era indicato come principale colpevole.
Il dibattito sull’export di armi
Il cambiamento della postura tedesca si riflette anche sul piano delle esportazioni di armi, al centro di un dibattito ancora preliminare ma sempre più acceso. Si tratta di un tema straordinariamente rilevante, dato che la Germania è seconda solo agli Stati Uniti per export di armi verso Israele. In un’intervista al Süddeutsche Zeitung, il Ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dichiarato che eventuali forniture future di armi a Israele saranno subordinate all’esito di una verifica governativa su possibili violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza. Una dichiarazione cauta, che potrebbe però rappresentare un segnale importante.
La percezione tedesca di Israele sta cambiando, la posizione della Germania resta complessa. Berlino deve trovare un difficile equilibrio tra il tradizionale sostegno al governo israeliano e la crescente preoccupazione della comunità internazionale per la drammatica situazione nella Striscia di Gaza.
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