Berlino annuncia il gemellaggio con Tel Aviv. L’annuncio sarà il 5 maggio

Un gemellaggio che celebra 60 anni di relazioni diplomatiche tra Germania e Israele e rafforza il legame tra le due città

Berlino e Tel Aviv diventano ufficialmente città gemelle. L’annuncio arriva dalla Cancelleria del Senato della capitale tedesca. Si tratta di un passo tanto simbolico quanto concreto verso una cooperazione più stretta tra le due città. Il sindaco di Berlino, Kai Wegner (CDU), ha espresso soddisfazione per l’accordo di gemellaggio. Ha sottolineato l’importanza di rafforzare il legame già esistente tra le due metropoli e di renderlo ancora più vivo e dinamico.

Un legame storico che guarda al futuro

Le due città firmeranno l’accordo di gemellaggio il prossimo 5 maggio, durante la visita a Berlino del sindaco di Tel Aviv-Yafo, Ron Huldai. L’occasione coincide con le celebrazioni per i 60 anni di relazioni diplomatiche tra Israele e Germania. La firma avverrà anche nell’ambito dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, elemento che conferisce all’evento del gemellaggio un forte valore simbolico e storico.

Kai Wegner ha ribadito con convinzione la volontà di rafforzare il legame esistente tra le due città. Vuole renderlo ancora più vitale. La firma dell’accordo arriva dopo mesi di intensi colloqui tra i rappresentanti delle due amministrazioni. Le due città hanno costruito nel tempo una cooperazione fondata su interessi comuni e su una visione condivisa del futuro.

Democrazia, memoria e impegno contro l’odio

Oltre al valore politico e istituzionale, il gemellaggio assume un significato profondo anche sul piano umano e culturale. Secondo Wegner, lo scambio tra le persone è uno strumento fondamentale per contrastare il crescente antisemitismo. Ha ricordato che Berlino fu il luogo in cui venne pianificata e attuata la Shoah. Per questo motivo, la città sente una responsabilità speciale nella tutela della vita ebraica e nel consolidamento dei rapporti con Israele.

Anche il sindaco di Tel Aviv-Yafo ha sottolineato l’importanza del gemellaggio. Secondo lui, non si basa solo sulla memoria storica, ma anche su valori fondamentali come la democrazia, la libertà e la tolleranza. Valori oggi più che mai necessari.
Ha inoltre ricordato il sostegno concreto dimostrato da Kai Wegner. Tra i gesti più significativi: la visita a Tel Aviv dopo gli attacchi del 7 ottobre, il pubblico appoggio al diritto di Israele all’autodifesa, e la decisione di mantenere la bandiera israeliana issata sul municipio berlinese fino alla liberazione di tutti gli ostaggi. Si tratta, ha detto, di un’amicizia autentica, fatta sia di simboli che di scelte politiche rilevanti.

Città unite da un gemellaggio, città globali

Berlino e Tel Aviv condividono molto più di un semplice accordo ufficiale. Entrambe sono città vivaci, multiculturali e aperte al mondo. Riescono ad attrarre giovani, artisti, imprenditori e startupper da ogni parte del pianeta. La loro energia creativa, il dinamismo sociale e l’impegno verso l’innovazione le rendono punti di riferimento nel panorama urbano globale. Secondo Wegner, in un momento storico così complesso, il gemellaggio lancia un segnale forte. Parla di coesione, umanità e valorizzazione della diversità.

Con questo accordo, Berlino si unisce a Colonia, Friburgo, Francoforte, Essen e Bonn, le altre città tedesche già gemellate con Tel Aviv-Yafo. In questo modo, le partnership attive tra Germania e Israele salgono a sei. Allo stesso tempo, Tel Aviv amplia la propria rete internazionale di città gemellate, includendo la capitale tedesca.
Per Berlino, questo è il diciannovesimo gemellaggio ufficiale. Si aggiunge a quelli già attivi con metropoli come Buenos Aires, Istanbul, Londra, Parigi, Los Angeles e Kiev. Il nuovo accordo non è solo una dichiarazione d’intenti. Rappresenta la promessa concreta di un dialogo costante e produttivo tra due realtà urbane che credono nella memoria, nella collaborazione e in valori condivisi come basi per costruire il futuro.

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