Germania, la borsa di studio statale di 428€ è bassa: studentessa vince ricorso e arretrati
Studentessa vince la causa per borsa di studio statale troppo bassa. Il Tribunale la definisce “incostituzionale” e dà il via alla riforma
Che la vita da studente non sia sempre facile lo sappiamo già, ma per gli studenti tedeschi qualcosa potrebbe cambiare. Dopo la vittoria di una studentessa berlinese di medicina di 29 anni, che ha fatto ricorso all’università per la borsa di studio troppo bassa, si è aperto il dibattito sui sussidi per gli studenti. La ragazza aveva ricevuto un “Bafög” di 428€; una cifra bassissima se si tiene in considerazione quali sono i costi della vita nella capitale tedesca. Si trovano nella sua stessa situazione anche moltissimi altri giovani studenti, per questo motivo la sentenza emessa dal tribunale segna una svolta.
Il tribunale ha dato ragione alla giovane, dichiarando che la borsa di studio è insufficiente e che non dovrebbe essere inferiore al livello del requisito standard Hartz IV di 446€. Questo requisito corrisponde al sussidio minimo di disoccupazione a cui hanno accesso i cittadini tedeschi. Secondo il Tribunale, gli studenti sono cittadini tanto quanto i lavoratori; con bisogni e spese simili. Per questo ragione non è accettabile che uno studente riceva una borsa così bassa da non permettergli di vivere tranquillamente.
Il Consiglio Federale ha infine avviato il processo di riforma della legge per la borsa di studio statale, che permetterà agli studenti di ricevere un sussidio più alto.
Il Bafög in breve
Bafög è l’abbreviazione di Bundesausbildungsförderungsgesetz, letteralmente significa Legge federale sull’assistenza alla formazione. Questa legge è stata promulgata nel 1971 e regola i finanziamenti pubblici per l’istruzione. Nello specifico si tratta dei sussidi e prestiti indirizzati agli studenti per garantire il loro accesso all’istruzione superiore indipendentemente dalle condizioni economiche familiari.
Il Bafög è indirizzato a studenti universitari e studenti di scuole superiori, compresi istituti tecnici e professionali, e compresi istituti esteri anche se con delle condizioni. Per beneficiare della borsa di studio ci sono delle condizioni. Tra queste c’è il requisito di nazionalità tedesca, che può essere esteso ad altre nazionalità nel caso di cittadini UE e di rifugiati politici. Un altro requisito è determinato dal reddito del nucleo familiare, che determina il peso della borsa di studio assegnata. Infine viene tenuto in considerazione anche il peso accademico, quindi gli studenti possono ricevere un sussidio maggiore a seconda del loro merito.
L’obiettivo della borsa di studio statale è quello di promuovere le pari opportunità di accesso all’istruzione. Garantisce una situazione economica adeguata affinché ogni studente possa formarsi senza timore delle barriere economiche. Si tratta di una politica sociale attenta all’accesso a un’educazione di qualità equa e inclusiva (SDG 4).
Cosa cambierà
Il Consiglio Federale ha preso in mano la situazione, decidendo di modificare il Bafög. Secondo quanto riportato da rbb24, lo scorso giugno il Bundestag, il parlamento federale tedesco, ha deciso che gli studenti beneficiari della borsa di studio statale riceveranno più soldi. Si tratta circa di un 5% in più rispetto alle tariffe standard. Inoltre, gli studenti fino a 25 anni provenienti dalle famiglie più povere riceveranno un ulteriore aiuto di 1.000 euro per l’avvio degli studi.
Per quanto riguarda la tariffa mensile massima, al momento è di 934 euro. Mentre il sussidio per le spese abitative è aumentato di 20 euro.
Proprio questo impercettibile aumento ha causato dei malcontenti. Secondo molti studenti berlinesi, i sussidi forniti non sono ancora sufficienti per garantire la sicurezza economica in un contesto inflazionato come il mondo in cui viviamo. A maggior ragione, gli studenti richiedono che i sussidi siano ricalcolati anche a seconda del contesto in cui si vive. È risaputo che in città come Monaco o Berlino gli affitti, anche di appartamenti e camere condivise, sono altissimi e spesso inaccessibili per molti giovani. Al fine di garantire un’educazione veramente equa, il governo dovrebbe tenere in considerazione più aspetti, tra cui proprio il prezzo degli affitti nelle città e della loro inflazione.
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Immagine da: Pixabay