Berlino, in vendita il primo formaggio al mondo fatto con latte artificiale

La start-up Formo lancia il primo formaggio creato con latte artificiale. Disponibile a Berlino già da questa estate

Dopo cinque anni di lavoro e ricerche scientifiche, un gruppo di biologi molecolari e ricercatori è riuscito a dare vita al primo formaggio creato con latte non di origine animale. Il processo, spiegano i ricercatori, è simile a quello di produzione della birra. Anche in questo caso, vengono usate le cellule del lievito. La startup responsabile della produzione del nuovo formaggio artificiale è Formo. L’azienda è stata fondata nel 2019 dalla biologa Britta Winterberg e dall’economista Raffael Wohlgensinger. L’obiettivo era quello di creare prodotti lattiero-caseari sostenibili ed eticamente validi per sostituire i prodotti di origine animale. Il processo produttivo che sta dietro la produzione é simile a quello della birra. Utilizzando, quindi, i lieviti si può ottenere una proteina, spiega la dottoressa e biologa molecolare Britta Winterberg, non solo alcool dalla fermentazione. Il nuovo formaggio vegano verrà lanciato sul mercato già questa estate.

Formo, la startup dietro la produzione del nuovo formaggio artificiale

Formo è un’azienda leader nel settore alimentare ecosostenibile, specializzata nella produzione di latticini realizzati con latte artificiale. L’azienda è stata fondata nel 2019 da Britta Winterberg, biologa molecolare, e Raffael Wohlgensinger, economista. Lo scopo dell’azienda è quello di dare vita ad una produzione di lattiero-casearia costituita da latticini che possano sostituire le alternative di origine animale. Utilizzando il processo di fermentazione di precisione, Formo cerca inoltre di ridurre la potenza dell’impatto che il settore caseario tradizionale riversa sull’ambiente. L’utilizzo di prodotti di origine vegetale permette inoltre di combattere il fenomeno degli allevamenti intensivi, la cui gravità è ravvisabile sia dal punto di vista etico che da quello della sostenibilità.

Per la realizzazione del formaggio artificiale, Wintergerg e Wohlgensinger sono riusciti a raccogliere 55 milioni di euro di investimenti. Secondo le fonti, l’azienda avrebbe addirittura dovuto rifiutare diversi investitori, tanto alto era il numero di interessati al progetto.

In Germania, infatti, si diffonde sempre di più la corsa verso la produzione di cibi vegani ed ecosostenibili. La start-up Formo sostiene di poter risparmiare fino al 97% di CO2 rispetto alla produzione di formaggio animale; di utilizzare fino al 90% in meno di acqua; di non utilizzare quasi mai il terreno (1%); di non utilizzare in nessun modo animali. Inoltre, il prodotto finale creato in laboratorio non dovrebbe differire significativamente per aspetto, sapore e consistenza dal formaggio tradizionale di origine animale. In che modo?

Il processo di produzione del nuovo formaggio artificiale è simile a quello della birra

Come spiega la dottoressa e biologa molecolare Britta Winterberg, il formaggio artificiale prodotto da Formo viene realizzato attraverso lo stesso processo usato per produrre la birra. Attraverso le cellule del lievito, è infatti possibile riprodurre le proteine del latte. “L’idea di base è quella di produrre proteine da microrganismi che portano lo stesso DNA delle proteine del latte”, spiega Jo-Anne Petri, uno dei sette ricercatori della Formo. Il metodo utilizzato è chiamato fermentazione di precisione: “In linea di principio, si può fare un paragone con la produzione di birra, dove l’alcol si ottiene da un microrganismo, il lievito, aggiungendo zucchero”, spiega Jo-Anne Petri. “Anche noi utilizziamo questo tipo di processo metabolico. Prendiamo un microrganismo, ad esempio il fungo Koji, e gli aggiungiamo zucchero e altri minerali. Il risultato non è alcol, ma proteine”.

Le proteine così estratte vengono inviate a Berlino e trasformate in diversi tipi di formaggio. Oltre a queste proteine, il formaggio artificiale contiene anche acqua, sale e grassi di origine vegetale. Dalla diversa quantità di grasso utilizzata dipende la consistenza finale del formaggio. Adesso il nuovo obiettivo dell’azienda è quello di riuscire a riprodurre anche la caseina, in modo da realizzare anche formaggi artificiali spalmabili.

Ad ogni modo, i latticini di Formo non sono destinati ad una cerchia ristretta di persone, ma mirano a diventare prodotti diffusi su larga scala, allo scopo di preservare l’ambiente e la vita degli animali.

In Germania aumenta sempre di più la richiesta di prodotti vegani

A differenza di quanto accade in Italia, dove molto spesso i cibi vegani vengono considerati prodotti sintetici da disprezzare, in Germania il veganesimo è sempre più diffuso. Negli ultimi anni, cresce sempre di più il numero di persone che prediligono i sostituti dei prodotti di origine animale, che si tratti di latticini o di carne. Le motivazioni etiche alla base di questa scelta sono legate non solo al benessere degli animali, ma anche a quello dell’ambiente. Nel 2022, circa 1,58 milioni di tedeschi hanno seguito una dieta vegana, 170.000 in più rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto all’aumento dei cosiddetti “flexitariani“, che seguono uno stile alimentare che bilancia i cibi vegetali e animali. Per diffondere un consumo consapevole del latte e della carne a sostegno dell’ambiente, si cercano sempre di più delle valide alternative alimentari che somiglino per sapore, consistenza e aspetto ai prodotti di derivazione animale.

Non a caso, recentemente gli studenti dell’Università di Stoccarda hanno prodotto un prosciutto cotto vegano dalla consistenza e dal sapore molto simili all’originale di carne. Altri studenti hanno invece realizzato la “Mozzabella”, una mozzarella totalmente vegana che sperano possa presto sostituire l’originale.

Berlino è una città famosa per la grande quantità di ristoranti, bar o paninoteche che offrono svariate opzioni vegane. Non è un caso dunque che il primo formaggio artificiale prodotto in Germania venga presentato proprio a Berlino. Attendiamo dunque con ansia di poterlo assaggiare questa estate!

 

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Immagine da: Pixabay