Berlino, i free rider sui mezzi pubblici nel 2023

469.000 i passeggeri sui mezzi pubblici senza biglietto nel 2023

A molti è successo di dimenticare il biglietto o di averlo perso. Altri decidono deliberatamente di non acquistarlo perchè pensano di avere il diritto di astenersi da tale onere. L’associazione dei trasporti (Verkehrsverbünde) ha contato 16 milioni di biglietti controllati nell’intero arco dell’anno 2023 tra la S-bahn la U-bahn e tutti gli altri mezzi di trasporto della città di Berlino. Di questi 16 milioni sono stati segnalati 469.000 passeggeri che non lo possedevano. Le statistiche le trovate qui.

Scomponiamo i dati

Il numero totale è composto da due diverse raccolte dati. Una proviene dalla BVG che monitora la U-Bahn (metropolitana) e gli autobus. L’altra deriva dai controlli effettuati dalla Deutsche Bahn che opera con la S-Bahn. Queste due hanno due diversi programmi operativi. Vediamo che le due politiche sono differenti: la Deutsche Bahn effettua molti più controlli rispetto alla BVG, ma la BVG registra più sanzioni rispetto alla Deutsche Bahn. La BVG ha segnalato 2943 sanzioni, mentre la Deutsche Bahn ne ha contate 441. La pena per il mancato pagamento delle multe (limite di 3 multe non pagate) è la reclusione e il numero di giorni di carcerazione viene calcolata in base al numero di multe accumulate.

Questione sociologica, politica, etica…

Il free rider (chi non paga il biglietto) sfrutta un bene a discapito di chi paga. Questa piccola scelta individuale, se viene condivisa da molti, comporta gravi conseguenze sull’intero sistema economico. Le sanzioni che pesano sui free rider costituiscono una forma di compensazione: coprono il costo del biglietto che il free rider avrebbe dovuto pagare.

Leggi anche: Germania, la deutsche bank taglia 3500 stipendi

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter