Berlino alza il salario minimo degli statali a 13.69 € l'ora

Berlino alza il salario minimo degli statali a 13.69 € l’ora

A Berlino, il salario minimo statale aumenterà il 1° maggio 2024. Come deciso martedì 9 Aprile 2024 dal Senato, il salario minimo di 13,69 euro si applicherà ai dipendenti del servizio pubblico e delle aziende statali. Anche le aziende private che accettano contratti pubblici dallo Stato di Berlino devono pagare almeno 13,69. Confrontiamo la situazione tedesca al contesto europeo: il salario minimo medio in Europa è pari a 12,41 euro all’ora ed è previsto dal 1° gennaio 2025 un salario minimo nazionale di 12,82 euro. Il salario minimo per i dipendenti statali, come esprime la senatrice Franziska Giffey (SPD), produce benefici sul settore privato dell’economia. Così si è espressa la senatrice: “Non importa quale azienda io visiti, sento parlare ovunque della carenza di lavoratori qualificati. Molte aziende pagano già più di 14 euro all’ora per attirare i dipendenti”. È quindi anche nell’interesse della concorrenza leale e di un’economia responsabile che ci siano regole chiare per salari equi ovunque.”

La nascita e l’evoluzione del salario minimo in Germania

Rileviamo innanzitutto che negli ultimi 10 anni la Germania ha operato un incremento costante del salario minimo. Il governo di Angela Merkel ha approvato la legge sul salario minimo dieci anni fa, precisamente nel 2015.

Genesi del salario minimo in Germania

Il salario minimo è partito dalla quota di 8,50 euro all’ora. Si sono susseguiti molti dibattiti nel corso degli anni precedenti al 2015. L’iniziativa è stata accompagnata dalla dalla riduzione di sussidi sociali. Nel 2010, con il ministro Schröder era iniziata la lotta per l’abolizione dell’Hartz IV. Cosa è la Hartz IV? E’ una forma di assistenza alla disoccupazione che è stata concessa alle persone che non avevano diritto all’indennità di disoccupazione. L’audacia di Schröder per Hartz IV lo ha portato a perdere il cancellierato e il rispetto del suo stesso partito, che lo ha accusato di “punire” i disoccupati. Invece che consegnare soldi a chi non ha lavoro, si è deciso di incentivare i disoccupati ad accettare la prima occupazione possibile. Questo alla lunga ha portato ad un aumento generale della condizione salariale di questi soggetti, come vedremo in seguito. Angela Merkel ha beneficiato nel 2015 dell’atto di coraggio di Schröder. La cancelliera ha raccolto la gloria di aver trasformato lo stato “malato“, per come era considerato fino a 10 anni prima, in una potenza economica da esporre come modello per gli altri stati. Complice di ciò è stata proprio l’introduzione nel 2015 del salario minimo, il quale di anno in anno è aumentato in modo costante.

Scalata del salario minimo

A partire dal 2020, dietro pressione dei socialdemocratici, si è stabilito un aumento della tariffa minima oraria a 9,35 euro nel gennaio 2020, passata a 9,50 nell’estate del 2021 e a 10,45 nell’ottobre sempre del 2021. Il 3 giugno 2022, il Bundestag ha quindi approvato l’aumento del salario minimo a 12 euro lordi a partire dal 1 ottobre. L’ultimo aumento è scattato il primo gennaio di quest’anno a 12,41 euro all’ora. È stato stabilito anche un ulteriore aumento per il 2025, a 12,81 euro all’ora. L’aggiornamento del salario minimo più recente è del 9 aprile 2024: 13,69 euro all’ora per i dipendenti statali.

Effetti generali del salario minimo in Germania

Prendiamo in considerazione uno studio di Harvard del 2021. Nella ricerca è contenuta la descrizione degli effetti dell’applicazione del salario minimo nell’economia della Germania nel 2015. Qual’era la situazione in cui la Germania si trovava al momento dell’entrata in vigore di questa legge?

Situazione di partenza – 2015

Il salario minimo è stato fissato a livello nazionale a 8,50 euro/ora e ha tagliato profondamente la distribuzione salariale. Il 15% dei lavoratori che guadagnava una retribuzione oraria inferiore a 8,50 euro/ora sei mesi prima dell’entrata in vigore della legge. Un’altra questione che ha minacciato l’entrata in vigore della legge, era la situazione salariale eterogenea tra le aree locali della Germania. La Germania mostrava molte situazioni locali differenti e la legge avrebbe fissato il salario minimo in modo uniforme in tutta la nazione. Secondo le previsioni, l’introduzione della legge sarebbe stata molto più vincolante in alcune aree più che in altre, con più di un lavoratore su tre colpito nelle aree più esposte. L’introduzione del salario minimo di 8,50 euro è stata giudicata criticamente da molti economisti, con due primi studi che prevedevano fino a 900.000 perdite di posti di lavoro.

Conseguenze ai due poli della distribuzione del salario

Dividiamo in due parti i cittadini stipendiati: i lavoratori che guadagnavano meno del salario minimo e quelli che guadagnavano molto di più e che quindi non avrebbero dovuto subirne gli effetti prima e dopo la sua introduzione. Cosa ha comportato l’applicazione del salario minimo sui due gruppi? Ha diminuito significativamente il divario tra i lavoratori a basso salario e i salari dei lavoratori ad alto salario situati più in alto nella distribuzione salariale. Allo stesso tempo i risultati di un’analisi che sfrutta la variazione dell’esposizione al salario minimo in 401 aree locali confermano i risultati dell’analisi a livello individuale: il salario minimo ha aumentato i salari ma non ha ridotto l’occupazione nelle aree fortemente colpite rispetto a quelle meno colpite. I risultati non confermano quindi le paure di molti economisti secondo cui il salario minimo avrebbe causato una sostanziale perdita di posti di lavoro. Anzi, i risultati supportano l’idea che il salario minimo abbia contribuito a ridurre le disuguaglianze salariali senza ridurre l’occupazione tra gli individui e tra le aree locali.

Slittamento dei lavoratori a basso salario verso un miglioramento reddituale

Il salario minimo induce i lavoratori a basso salario a spostarsi verso aziende più grandi e più stabili. In risposta al salario minimo, i lavoratori a basso salario si riallocano ulteriormente in aziende che sottraggono una quota maggiore di lavoratori ad altre aziende in modo diffuso. Dato che la politica del salario minimo non ha ridotto l’occupazione, i nostri risultati suggeriscono che il salario minimo ha aumentato l’efficienza allocativa dei lavoratori.

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