9 tappe della Berlino “rossa” da percorrere a piedi

Ecco 9 tappe per conoscere la Berlino dell’epoca sovietica, dal Memoriale di guerra sovietico ad Alexanderplatz

Camminare per le strade di Berlino regala sempre sorprese inaspettate, dalla street art nascosta nei cortili interni della città al musicista itinerante che riunisce turisti e abitanti su un marciapiede, affianco a una fermata della S-bahn. È inevitabile, però, fare i conti anche con la storia della capitale, riflessa negli edifici e nelle statue marmoree che si susseguono da un quartiere a un altro. Vi proponiamo un itinerario a tema, incentrato sull’influenza sovietica.

Musicista di strada a Warschauer Straße

L’influenza sovietica nella storia di Berlino

Il coinvolgimento dei sovietici nella storia di Berlino inizia durante la Seconda Guerra Mondiale e si estende significativamente attraverso il periodo della Guerra Fredda. Il primo contatto rilevante dei sovietici con la città tedesca avvenne durante la Battaglia di Berlino (aprile-maggio 1945), ultima grande offensiva dell’Armata Rossa nella Seconda Guerra Mondiale.
Le forze sovietiche, sotto il comando del maresciallo Georgij Žukov, entrarono in Berlino ad aprile 1945 e conquistarono la città dopo intense battaglie strada per strada. La resa di Berlino il 2 maggio 1945 segnò la fine del regime nazista. Dopo la fine della guerra, la Conferenza di Potsdam (luglio-agosto 1945) stabilì la divisione della città in quattro settori di occupazione: sovietico, americano, britannico e francese.

Il settore sovietico comprendeva gran parte del centro di Berlino e fu amministrato dalla Germania dell’Est (Repubblica Democratica Tedesca – RDT). I sovietici tentarono di consolidare il loro controllo con il blocco di tutte le vie di accesso terrestre alla città dal 24 giugno 1948 al 12 maggio 1949.
Gli Alleati occidentali risposero con il ponte aereo di Berlino, fornendo rifornimenti vitali alla popolazione di Berlino Ovest. Il 13 agosto 1961, il governo della Germania dell’Est, con il supporto dell’Unione Sovietica, iniziò la costruzione del Muro di Berlino.
Questo divenne un simbolo della divisione della città e della Guerra Fredda, separando Berlino Est (sotto influenza sovietica) da Berlino Ovest. Durante il periodo della Guerra Fredda, Berlino Est fu fortemente influenzata dalla cultura e dall’ideologia sovietica. Questo includeva la diffusione del marxismo-leninismo, il controllo sui media e la promozione della cultura socialista. L’architettura di Berlino Est rifletteva infatti il modello sovietico, con edifici monumentali e viali ampi come la Karl-Marx-Allee. Il sistema educativo di Berlino Est fu invece riorganizzato secondo i principi sovietici, con enfasi sulla formazione politica e tecnica.
Le arti furono anch’esse influenzate dalla cultura sovietica, con un focus su temi proletari e socialisti nei teatri, nella musica e nelle arti visive. Le politiche sovietiche influenzarono la vita quotidiana dei berlinesi dell’Est. La sorveglianza statale e il controllo sociale erano pervasivi, con la Stasi (polizia segreta) che monitorava attentamente la popolazione. Pure le relazioni tra le persone erano spesso influenzate dalla paura della denuncia e del controllo statale.

Il 9 novembre 1989, il Muro di Berlino cadde, segnando l’inizio della fine della divisione della città e dell’influenza sovietica su Berlino. La Germania fu ufficialmente riunificata il 3 ottobre 1990, ponendo fine all’occupazione sovietica di Berlino Est. L’influenza sovietica su Berlino ha lasciato un’impronta duratura sulla città, visibile ancora oggi in alcuni aspetti architettonici, culturali e storici di Berlino Est.

Per comprendere a fondo i momenti salienti dell’influenza sovietica, vi proponiamo di seguito 9 tappe fondamentali percorribili a piedi.

“Berlino divisa” – carta di Laura Canali per Limes

1. Memoriale di guerra sovietico

La nostra passeggiata inizia dal Memoriale di Guerra Sovietico nel Tiergarten, uno dei parchi più grandi di Berlino. Inaugurato nel 1945, questo monumento commemora i soldati sovietici caduti durante la Battaglia di Berlino. Due grandi carri armati T-34 e due cannoni antiaerei accolgono i visitatori, mentre al centro troneggia una statua di un soldato sovietico in bronzo. Questo luogo è non solo un memoriale ma anche un cimitero di guerra, con oltre 2.000 soldati sepolti qui.

2. Memoriale alle vittime dell’olocausto

Proseguiamo a piedi per circa 15 minuti verso il Memoriale alle vittime dell’olocausto, situato vicino alla Porta di Brandeburgo. Questo memoriale, progettato dall’architetto Peter Eisenman e inaugurato nel 2005, offre un momento di riflessione sulla tragedia dell’Olocausto con le sue 2.711 stele di cemento che variano in altezza. Le stele creano un effetto ondulato che simbolizza l’incertezza e la disorientazione vissuti dalle vittime. Sotto il memoriale si trova un centro di documentazione che fornisce ulteriori informazioni sulla Shoah attraverso storie personali, lettere e fotografie delle vittime.

Memoriale alle vittime dell’Olocausto

3. Haus am Checkpoint Charlie

Continuiamo verso est per circa 20 minuti fino alla Haus am Checkpoint Charlie, uno dei simboli più famosi della divisione di Berlino durante la Guerra Fredda. Questo checkpoint, situato sulla Friedrichstraße, era il più conosciuto tra quelli che separavano Berlino Est e Berlino Ovest. Il museo adiacente, fondato nel 1962 da Rainer Hildebrandt, racconta storie di fuga, coraggio e creatività utilizzate dai berlinesi per superare il Muro. Il museo contiene numerosi artefatti, documenti e fotografie che illustrano le drammatiche storie delle persone che cercarono di attraversare la barriera per raggiungere la libertà.

Checkpoint Charlie

4. Stazione di Berlino-Friedrichstraße

Da Checkpoint Charlie, camminiamo verso nord per circa 15 minuti per raggiungere la Stazione di Berlino-Friedrichstraße. Durante la Guerra Fredda, questa stazione era un importante punto di passaggio tra Berlino Est e Ovest. Era conosciuta come “Tränenpalast” (Palazzo delle Lacrime) a causa delle emozionanti separazioni che vi avvenivano. Oggi è un simbolo della storia della città e della riunificazione tedesca. All’interno della stazione, una mostra permanente racconta le storie di coloro che hanno vissuto la divisione della città, inclusi i meccanismi di controllo e le difficoltà quotidiane.

5. Gendarmenmarkt

Proseguiamo per altri 10 minuti verso sud-est fino alla Gendarmenmarkt, una delle piazze più belle di Berlino. La piazza è famosa per la sua architettura barocca, con il Konzerthaus, il Deutscher Dom e il Französischer Dom che la circondano. Originariamente creata nel XVII secolo e ricostruita nel XVIII secolo, la piazza è un luogo di grande significato storico e culturale. Spesso utilizzata per eventi pubblici e mercati natalizi, Gendarmenmarkt è un punto di ritrovo per turisti e residenti. Il Konzerthaus, costruito nel 1821, è oggi la sede dell’orchestra sinfonica di Berlino e ospita numerosi concerti di musica classica.

Gendarmenmarkt

6. Il duomo di Berlino

Da Gendarmenmarkt, ci dirigiamo a nord per circa 10 minuti fino al Berliner Dom sull’Isola dei Musei. La cattedrale, completata nel 1905 durante il regno di Guglielmo II, è un esempio impressionante di architettura neobarocca. Al suo interno, si possono ammirare mosaici dettagliati, una cripta imperiale che ospita le tombe della dinastia Hohenzollern e, salendo sulla cupola, una vista panoramica spettacolare sulla città. La chiesa è stata gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente restaurata. Oggi, continua a svolgere funzioni religiose e ospita concerti d’organo.

Duomo di Berlino

7. Rotes Rathaus

A pochi minuti a piedi dal Berliner Dom, troviamo il Rotes Rathaus (Municipio Rosso). Costruito tra il 1861 e il 1869, questo edificio in mattoni rossi è il municipio ufficiale di Berlino e sede del governo cittadino. Dopo essere stato gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito e oggi rappresenta la resilienza e la rinascita di Berlino. Il Rotes Rathaus è noto anche per la sua torre dell’orologio alta 74 metri, visibile da molti punti della città. All’interno dell’edificio, le sale storiche e moderne ospitano eventi ufficiali e mostre temporanee.

Il municipio rosso

8. La Torre della Televisione di Berlino

Proseguiamo verso nord-est per circa 10 minuti fino al Fernsehturm (Torre della Televisione). Inaugurata nel 1969, durante il periodo della Germania dell’Est, la torre è uno dei simboli più iconici di Berlino. Con i suoi 368 metri di altezza, offre una vista panoramica mozzafiato sulla città. Al suo interno, c’è un ristorante girevole che permette di godere della città da ogni angolazione mentre si pranza. La costruzione della torre fu un’impresa ingegneristica significativa per la DDR e rappresentava il progresso e la modernità socialista. Oggi, continua ad essere una delle attrazioni turistiche più visitate di Berlino.

Torre della televisione

9. Alexanderplatz

Infine, concludiamo la nostra passeggiata ad Alexanderplatz, situata a pochi minuti dal Fernsehturm. Questa piazza vivace e centrale, che prende il nome dallo zar Alessandro I di Russia, ha avuto un ruolo chiave nella storia di Berlino. Durante il periodo della DDR, era un importante centro di attività politica e sociale. Oggi, è un punto nevralgico per lo shopping, la ristorazione e la vita urbana della capitale tedesca. La piazza è anche un hub di trasporto cruciale, con numerose linee di tram, autobus e metropolitana che la collegano al resto della città. Alexanderplatz ospita anche l’orologio del tempo mondiale (Weltzeituhr), un punto di riferimento popolare per turisti e residenti.

Leggi anche: Il più grande memoriale di guerra si trova a Berlino ed è sovietico

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Immagine da: Pixabay