Area residenziale https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Berlin,_Kreuzberg,_Planufer_92,_Mietshaus.jpg Copyright:Jörg Zägel CC BY-SA 3.0

Berlino, sgomberate le abitazioni occupate nel quartiere Mitte

A Habersaathstrasse le persone vivono in appartamenti occupati da più di 18 mesi: ora la sicurezza privata nega loro l’accesso

Mercoledì mattina alcuni uomini vestiti di nero si sono recati negli appartamenti occupati a Berlin – Mitte sollecitando i residenti a sgomberare le loro cose entro sera. I residenti, ex senzatetto senza contratto d’affitto e rifugiati dell’Ucraina, vivono nelle stanze occupate di Habersaathstrasse da un anno e mezzo. Mercoledì gli  uomini in nero, appartenenti ad una presunta sicurezza privata, hanno svegliato gli inquilini alle 9 del mattino con forti colpi alle porte. Altri sono stati bloccati sul ciglio della porta di casa. La sicurezza riporta il messaggio del proprietario: gli appartamenti verranno demoliti e ricostruiti. Gli inquilini si ribellano, non sono d’accordo, così come Valentina Hauser, portavoce dell’iniziativa di posto vacante Hab-Ich-Saath.

La sicurezza sollecita i residenti di Habersaathstrasse a sgomberare gli appartamenti entro sera

A Berlin – Mitte, più precisamente a Habersaathstrasse dal civico 40 a 48,  diversi residenti hanno avuto una spiacevole sorpresa mercoledì mattina. Un gruppo di uomini in divisa nera, infatti, ha fatto irruzione nell’appartamento alle nove del mattino, sollecitando gli inquilini a sgomberare tutte le loro cose e lasciare l’appartamento entro la sera stessa. Nella casa in questione abitano due diversi gruppi di persone: ex senzatetto senza contratto d’affitto e rifugiati ucraini che occupano il luogo da più di un anno. Infine, una quindicina di persone che vivono qui da tempo con regolare contratto d’affitto.

La presunta sicurezza privata vestita di nero, presunta perché non si è ben identificata all’arrivo, ha svegliato gli inquilini con violenti colpi alle porte. In seguito, ha iniziato a distribuire volantini dove si chiedeva espressamente lo sgombero immediato delle residenze. Pare infatti che il proprietario voglia demolire e ricostruire la casa da tempo, sebbene da fine luglio 2023 il suo permesso di demolizione sia scaduto. Ora sembra essercene uno di nuovo, o almeno è questo che dichiarano gli uomini in nero, ma questo rimane da confermare.

Le testimonianze dei residenti di Habersaathstrasse

Gli uomini in nero non hanno solo “sollecitato” gli inquilini verbalmente. Alcuni residenti hanno trovato le vasche da bagno distrutte e porte d’ingresso rotte, altri ancora sostengono di aver subito intimidazioni da parte di questa “sicurezza privata” armata di piedi di porco e mazze. Alcuni parlano di sicurezza privata, altri di intimidatori. Non si sa bene che figura fossero, perché hanno rifiutato di identificarsi anche quando gli è stato espressamente richiesto, affermano i testimoni. “Tu chiedi la carta d’identità al buttafuori quando vai nei club?”, chiede ironicamente un uomo in nero ad un inquilino. Poi rincara la dose “Se vai dal fornaio e lui ti vende un pezzo di pane, sta solo facendo il suo lavoro, esattamente come stiamo facendo noi”.

La polizia arriva sul posto alle 11 e non interviene, ma il loro arrivo basta per fare fuggire gli uomini in giacca a vento nera. Un residente locale si avvicina alle forze dell’ordine “questa è una casa, ci vivono persone qui dentro!” grida paonazzo di rabbia. C’è incertezza e frustrazione tra i residenti, che ora si trovano raggruppati sul ciglio della strada, attoniti.

L’accordo con Arcadia Estates GmbH era di utilizzare la casa durante l’inverno

Arcadia Estates GmbH è diventata proprietaria del blocco del prefabbricato dal 2021. L’accordo di Arcadia Estates GmbH con i senzatetto ed i rifugiati era quello di utilizzare la casa durante l’inverno, ma non c’è mai stato un contratto firmato.  Subito dopo è intervenuta l’iniziativa Vacancies Hab-Ich-Saath a sostenere i nuovi residenti. Valentina Hauser ne è la portavoce ed è lei a raccontare l’accaduto: “non esiste alcuna base legale per tutto questo“. E’ scossa e arrabbiata, parla di un vero e proprio “disastro” per gli inquilini della residenza ed è spaventata della noncuranza con la quale si è affrontata la situazione. “Non è così che gli investitori dovrebbero affrontare il problema degli alloggi, si tratta di vite umane!” afferma la Hauser. Arcadia Estates GmbH, invece, non ha ancora risposto alle domanda del Berliner Zeitung su quanto accaduto.

Sul luogo è arrivato anche Carsten Spallek della CDU, consigliere comunale per gli affari sociali. “La situazione è complessa” commenta, “perché nella casa vivono diverse gruppi di persone, con diverse situazioni, alcuni con e alcuni senza contratto di locazione”. Non dice altro, afferma di doversi fare un’idea più chiara sulla situazione, anche perché “residenti diversi hanno diritti legali diversi”.

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