Da englisch einkaufen a stolz wie ein Spanier: gli stranieri in tedesco
Modi di dire: in italiano conosciamo “fare il portoghese” ed “essere preciso come uno svizzero”, ma anche in tedesco, ci sono delle caratteristiche riferite a determinate nazionalità presenti nelle formule fisse, nelle espressioni idiomatiche. Eccone di seguito alcune.
Inglese, spagnolo, cinese, francese, indiano, tedesco… Ogni nazionalità ha i suoi stereotipi e le sue caratteristiche. La lingua non fa altro che assorbire queste peculiarità e le stabilizza in modi di dire, espressioni idiomatiche e proverbi. Il tedesco, da questo punto di vista, non fa eccezione. Vediamo come per il tedesco vengono presentate queste nazionalità.
Letteralmente significa “fare compere all’inglese”. Questo modo di dire, abbastanza discriminatorio, ha il significato di “rubare”. Sebbene la sua origine non sia chiara, potrebbe derivare dal fatto che nel XVIII e nel XIX secolo la Corona inglese abbia conquistato e si sia arrogata mezzo mondo con prepotenza e arroganza. Un’altra variante con lo stesso significato è böhmisch einkaufen “fare compere alla boema”, probabilmente per simili ragioni storiche.
Il significato alla lettera è “essere orgoglioso come uno spagnolo”, quindi “essere molto orgoglioso”. Questa espressione trae origine dal dramma di Friedrich Schiller “Don Carlos” in cui il re Filippo afferma “Stolz will ich den Spanier” (Voglio lo spagnolo orgoglioso). Alla Spagna è attribuita anche la caratteristica dell’estraneità al costume tedesco nell’espressione “etwas kommt einem spanisch vor” (qualcosa mi sembra sospettoso/strano) derivante dalla successione di re Carlo, di origine spagnola, alla corona imperiale tedesca.
La lingua cinese risulta incomprensibile nella scrittura e nella fonetica per molti cittadini tedeschi. Per questa ragione, questo modo di dire, ha assunto il significato di “non capire qualcosa”, similmente come le sue varianti “das ist Fachchinesisch/Jägerlatein/Anglerlatein”. Anche l’espressione “Das sind für mich böhmische/spanische Dörfer” ,in senso figurato, potrebbe avere lo stesso significato, anche se la caratteristica di straniero è attribuita alla Boemia (vedi punto 1) e alla Spagna (vedi punto 2). In italiano il suo equivalente “Questo per me è arabo” che è, invece, riferito alla cultura e alla lingua araba, incomprensibile per la popolazione italiana.
Nel XVIII secolo si diffuse in Germania la credenza che i francesi avessero l’abitudine di abbandonare le feste senza congedarsi prima con il padrone o la padrona di casa. Per questa ragione “sich französisch verabschieden” significherebbe “congedarsi tacitamente senza salutare”. A diffondere quest’idea sarebbe stato anche l’incontro del musicista tedesco Johann Sebastian Bach con il compositore francese Louis Marchand, in occasione della visita del compositore di Eisenach al figlio Philip Emanuel. Bach sfidò Marchand ad una gara di virtuosismi musicali ma Marchand, dopo aver ascoltato Bach suonare l’organo, si congedò in fretta e furia senza prendere parte alla competizione.
Il modo di dire è diffuso anche in Spagna “despedirse a la francesa” e in Inghilterra “french leave” mentre, per i francesi, questa caratteristica negativa è attribuita al popolo inglese nell’espressione “s’excuser à l’anglaise”. L’italiano, invece, non attribuisce questo aspetto a nessuno nazionalità specifica, infatti l’equivalente è “salutarsi alla chetichella”.
“Un indiano non conosce dolore” è il significato letterale di questo idioma, completamente di invenzione tedesca e non noto in India. Questa frase si dice quando qualcuno si lamenta troppo al minimo dolore, poiché al contrario dovrebbe ignorare la sofferenza e non mostrare le proprie debolezze, un po’ come fanno gli indiani, fiduciosi e speranzosi in una veloce guarigione.
La figura del Michel tedesco è espressione della persona tipicamente tedesca che possiede caratteristiche come la bonarietà, l’operosità, l’ingenuità, l’affabilità, la goffaggine e la ristrettezza di vedute. Il nome Michael, similmente a nomi di origine ebraica e cristiana come Hans e Matthias, viene utilizzato in espressioni tipiche del tedesco medio come dummer Michel (lo stupido Michel) e Quatschmichel (il Michael chiacchierone). La sua prima attestazione è presente nella raccolta dei proverbi di Sebastian Franck nel 1541. Nel XVII secolo rappresentava il difensore della lingua tedesca contro le lingue romanze, mentre nel periodo della restaurazione era l’immagine politica tipica che scherniva i tedeschi. Nella sua rappresentazione porta spesso un cappello da notte e ha un’inclinazione nel mangiare crauti e wurstel. In occasione dell’amicizia franco-tedesca negli anni ‘60 è stato il simbolo dell’unione con la Marianna, figura rappresentativa della Francia. Il suo corrispondente tedesco femminile è, invece, Lieschen Müller.
Leggi anche: Ich verstehe nur Bahnhof: l’origine di cinque modi di dire tedeschi
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter