Maibaum, il tronco che i tedeschi addobbano prima del 1 maggio

Il 1° maggio è momento di festa in tutta la Germania. Tra le tradizioni più antiche che ricorrono in questo giorno il Maibaum è senza dubbio la più strana e diffusa

Tante sono le ricorrenze celebrate in Germania il 1° maggio, come tante sono le tradizioni in questo giorno, spesso diverse a seconda dei Länder. Vi sarete forse domandati che cosa siano quei tronchi addobbati in moltissime piazze di piccoli e grandi comuni, che iniziano a spuntare qualche giorno prima dell’inizio del Maifest, la festa del 1° maggio. Il Maibaum può essere considerato uno dei simboli più conosciuti di questa giornata, ha origini antiche e trova posto anche nelle celebrazioni più moderne.

Che cos’è il Maibaum

Il Maibaum, letteralmente tradotto come “albero di maggio“, è un alto tronco, sbucciato e addobbato, che prima del primo maggio viene issato nella piazza principale del comune. Tradizionalmente  altro tra i 18 e 30 metri, è decorato con nastri e simboli, il come dipende dalla regione. La norma generale prevede in ogni caso la presenza di una ghirlanda o una corona posta sulla cima del tronco. Per i tronchi più grossi è poi usanza appendere i simboli degli artigiani responsabili dell’innalzamento del Maibaum, come i Bretzel per i fornai, le forbici per i sarti, le asce per i carpentieri ecc.

Il Maibaum viene issato solitamente il 30 aprile, e in tutti i comuni l’evento viene poi festeggiato con la Maitanz, anche chiamata la “Tanz in den Mai“, ovvero una notte di festa e balli per celebrare l’arrivo di maggio.

Una tradizione europea

Le origini di questa tradizione rimangono ignote. La prima menzione del Maibaum risale al XIII secolo. Data la somiglianza dell’usanza di issare un tronco decorato tra diversi paesi europei, come per esempio la tradizione scandinava di issare un tronco per il solstizio d’estate, si pensa a una comune origine nordeuropea. In Germania la forma odierna, di tronco alto adornato con una ghirlanda, appare nel XIX secolo, sopratutto in Baviera e nel Baden-Württemberg.

Specialmente nel sud della Germania, quindi, si sono sviluppate diverse tradizioni legate al tronco, come per esempio l’usanza di cercare di rubare il Maibaum del paese vicino. Nel caso in cui il comune si ritrovi senza albero e lo rivolesse indietro è costretto a pagare un riscatto, solitamente in birra o con qualche cibo tipico.

Per l’arrivo di maggio ci sono infatti diverse specialità, tra le quali spicca la Maibock, una birra lager tedesca creata appositamente per i mesi primaverili. Altra challenge è quella di arrampicarsi sul tronco e raggiungerne la cima, usanza così diffusa in Baviera da indicare gli arrampicatori con un termine dialettale specifico: i Maibaumkraxler.

 

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Maifest: vecchie e nuove celebrazioni nel giorno del 1° maggio

Nelle tradizioni germaniche di origini pagane il primo di maggio è considerato data ufficiale dell’arrivo della primavera. Le danze celebrative intorno al Maibaum e ai falò hanno la funzione di salutare l’inverno e dare spazio alla primavera, vista come nuovo inizio, fase di fertilità e novità. La notte della “Tanz in der Mai”, in particolar modo, è associata alla notte di Valpurga, “Walpurgisnacht“. Secondo l’antica credenza popolare, gli dei germanici Wotan e Freya nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio scacciano i demoni invernali e fanno nascere la primavera. La danza e il fuoco hanno quindi una valenza purificatrice.

Nelle città come Berlino, Amburgo, Colonia, Stoccarda e altri grandi centri urbani, la tradizione si fa moderna e si mischia alla cultura dei club: più o meno su ogni dancefloor cittadino si balla per la notte di maggio con eventi speciali.

Altra moderna tradizione che si sovrappone a quella pagana è la celebrazione della giornata internazionale dei lavoratori. A Berlino, il quartiere di Kreuzberg è diventato zona di rivolte e rivendicazioni per i diritti dei lavoratori nel 1987, anno in cui l’intensità delle proteste costrinse la polizia ad allontanarsi. Da allora, oltre alle proteste si è sviluppata nel quartiere una vera e propria festa di strada, una contaminazione tra rivendicazioni di diritti e celebrazione di nuovi inizi.

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Immagine di copertina: foto di Flo Lorenz da Unsplash