Il Senato di Berlino prevede di costruire più alloggi per i rifugiati
Il flusso migratorio non si arresta, e Berlino discute degli eventuali nuovi posti asilo e delle zone in cui costruirli
Siamo a metà 2023 e sono già arrivati a Berlino molti più rifugiati di quanto previsto dal Senato di Berlino. I posti letto sono già quasi completamente utilizzati e sono necessari nuovi alloggi: ma dove?
La capitale tedesca a luglio ha già accolto il numero di rifugiati previsti per tutto il 2023
Non sono solo i berlinesi a soffrire della crisi abitativa nella capitale tedesca: gli alloggi per rifugiati sono sempre più urgenti a causa dell’enorme affluenza di quest’anno. Nel 2022, quasi il doppio delle persone ha richiesto asilo rispetto all’anno precedente: circa 15.000 domande, e più di 1.000 rifugiati accolti tramite programmi speciali, molti dei quali in cerca di protezione dalla Siria.
Sono soprattutto rifugiati di guerra e richiedenti asilo a cercare di stabilirsi nella capitale tedesca. Secondo un rapporto del Berliner Morgenpost, quest’anno il numero di 12.000 rifugiati previsti (e per cui il Senato aveva varato un piano) sarà abbondantemente superato. La maggior parte delle persone chiede asilo dalla Siria, dalla Moldavia, dalla Georgia e dalla Turchia.
E’ già in corso la costruzione di 128 appartamenti vicino alla Caserma Alexander di Spandau, ed è già stato varato un progetto abitativo per rifugiati sia a Pankow-Rosenthal, sia sull’isola di Mierendorff a Berlino-Charlottenburg, dove sarà costruito anche un asilo nido. Ma già lo scorso marzo sia i residenti di Pankow sia il consiglio del distretto stesso si erano opposti alla costruzione di appartamenti nei cortili di Kavalierstraße e vicino al Parco del Castello.
La maggior parte degli alloggi per rifugiati sono negli ex aeroporti
Berlino ha ufficialmente chiuso due aeroporti per aprire il nuovo aeroporto di Schoenefeld. L’ex aeroporto di Tegel è ora un centro di arrivo per ucraini, alloggio al giorno d’oggi di circa 3.000 persone, come anche gli hangar e i container dell’ex Flughafen Tempelhof. Ma dato che il Senato di Berlino ha intenzione di rendere Tegel un centro scientifico e commerciale (“Urban Tech Republic”), è necessario sgomberare il centro rifugiati e costruire delle sedi sostitutive entro metà 2024.
Le idee per le sedi sono molte, ma si teme la destra di Pankow
Il Berliner Morgenpost ha pubblicato una serie di potenziali sedi per i nuovi rifugi. Cordessstraße alla stazione ferroviaria di Grunewald direttamente sull’Avus potrebbe ospitare 800 persone in container a due piani. Nella lista ci sono anche un edificio al Groß-Berliner Damm 59 a Treptow-Köpenick, i parcheggi a Kurt-Schumacher-Platz a Reinickendorf, un ex campo giovanile su Rallenweg sempre a Reinickendorf, e un terreno edificabile privato in Schnellerstraße a Treptow. Poi ancora la zona auto presso l’ex aeroporto di Tempelhof, un’ex casa di riposo sulla Kirchhainer Damm a Lichtenrade, e a Pankow un’ex ferramenta su Idunastraße e un sito dismesso su Eldenaer Straße vicino a Lichtenberg.
Il governo non ha ancora deciso per una location definitiva, anche perché la costruzione di nuovi alloggi per rifugiati è piuttosto impopolare tra i residenti: si teme un’esplosione della destra estrema tra i pensionati di Berlino, soprattutto a Pankow dove si concentra la maggior parte dei rifugiati (quasi il 16% di tutta Berlino). Eppure, la questione sta diventando sempre più un’emergenza e dopo la pausa estiva bisognerà costruire residenze in breve tempo.
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