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Greta Thunberg e il supporto alla Palestina

Nei Fridays for Future sono comparsi slogan pro-Palestina. E su Instagram la Thumberg calca la mano.

Un venerdì di ordinaria amministrazione per Greta Thunberg. O quasi. Sì, perché accanto agli slogan per la giustizia climatica si sono visti anche numerosi cartelloni pro-Palestina. Se tutti o quasi sono d’accordo sull’urgente necessità di agire per fermare il cambiamento climatico, obiettivo dichiarato dei Fridays for Future, mettere in discussione lo stato di Israele non era in agenda.

Clima o Palestina?  

“Free Palestine”“Stand with Gaza”, bandiere palestinesi e pugni al cielo dipinti di rosso, nero e verde (i colori della bandiera palestinese). Le proteste per il clima di Thunberg e co. sembrano essere diventate infatti una tribuna per esprimere supporto verso la causa palestinese.

La Thunberg non ha infatti detto una parola riguardo agli attacchi di Hamas del 7 ottobre che hanno dato avvio all’escalation a Gaza. Sul suo profilo Instagram invece ha parlato dello “stato di terrore repressivo” con cui ha a che fare chi in occidente esprime il suo supporto per le vittime di Gaza. Ciò che ha destato ancora più clamore però, è un post ricondiviso dalla Thunberg che conteneva lo slogan “Free Palestine from the river to the sea“- Palestina libera dal fiume (il Giordano) al mare (il Mediterraneo). Essendo questi i confini di Israele, molti vedono in questa rivendicazione la messa in discussione dell’intera esistenza dello stato di Israele.

Le reazioni della politica tedesca

Ovviamente, la discussione si è accesa su X. Secondo il ministro delle finanze del Baden-Württemberg in quota Verdi, Danyal Bayaz, questa volta Greta Thunberg è “dalla parte sbagliata della storia“.  “Chiunque ignori gli attacchi di Hamas perde credibilità anche su altre questioni“, ha aggiunto piccato Ruprecht Polenz, politico della CDU. Secondo un’inchiesta del Judische Allgemeine, all’interno del gruppo Fridays for Future, vi è un forte sentimento anti-israeliano.

La risposta di Fridays for Future

In un comunicato stampa Fridays for Future Germany smorza i toni e dichiara: “Siamo con le vittime della violenza e del terrore di Hamas. Speriamo che tutti gli ostaggi tornino a casa sani e salvi. Vediamo però le sofferenze dei civili e sopratutto dei bambini a Gaza (…) Queste non sono contraddizioni. Il nostro cuore è sufficientemente grande per provare compassione per entrambe le parti.” Conclude poi: “Il diritto di esistere di Israele non è negoziabile“.

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