Crimini contro la stampa triplicati in Germania negli ultimi 4 anni

Germania, 320 atti criminali commessi contro i giornalisti nel 2022. Sassonia guida la classifica, seguita da Monaco e Baviera

La Polizia criminale federale tedesca (BKA), rispondendo a un’interrogazione parlamentare da parte dei Linke, ha dichiarato che il servizio di segnalazione, a livello nazionale, ha registrato un totale di 320 atti criminali commessi contro i giornalisti nel 2022.

Da quando i dati su tali reati sono stati compilati per la prima volta nel 2016, questo risulta essere il numero più alto mai raggiunto. Citando il rapporto della BKA, il quotidiano tedesco Welt ha riferito che dei 320 attacchi ai media a sfondo politico, 46 sono violenti, 41 le minacce,  31 i danni alla proprietà e 27  sono incitamenti all’odio.

Le statistiche degli attacchi

Tra gli Stati tedeschi, la Sassonia si ritrova in cima alla classifica con 69 reati, seguita da Berlino con 66 e la Baviera con 40. Circa 20 attacchi sono avvenuti nel Nord Reno-Westfalia, lo Stato più popoloso della Germania. Le statistiche citate dalla Welt e da altri media tedeschi mostrano una triplicazione dei crimini denunciati dai media in Germania negli ultimi quattro anni, con un aumento di 93 attacchi di questo tipo dal 2018.

Gli effetti del Coronavirus sui media

L’inchiesta del partito dei Linke ha richiesto anche i dati sul numero di attacchi criminali direttamente collegati alle proteste incentrate sul coronavirus. Il conteggio è stato di 64 crimini, 15 dei quali violenti. Anche in questo caso, la Sassonia è la prima in classifica tra gli Stati tedeschi con più della metà di tutti i crimini legati alle proteste per il coronavirus, 34, mentre tutti gli altri Stati sono fermi a una sola cifra.

“I crimini registrati contro i professionisti dei media hanno raggiunto un nuovo triste picco nel 2022. Questo vale anche per i crimini violenti, un terzo dei quali (come nell’anno precedente) sono stati commessi in relazione alle proteste legate al COVID”, ha dichiarato Petra Sitte, portavoce dei Linke.

Sitte ha anche richiesto una strategia coordinata a livello statale e federale per la protezione della libertà di stampa e di coloro che lavorano per i media del Paese, nonché una valutazione continua della situazione.

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Immagine di copertina: Pixabay