Berlino lancia la settimana di 4 giorni per chi lavora al comune

Berlino: la senatrice Kiziltepe (SPD) propone un progetto pilota per la settimana lavorativa di quattro giorni nell’amministrazione cittadina

La discussione sulla settimana lavorativa di quattro giorni, con piena compensazione salariale, sta guadagnando slancio in Germania. Secondo la nuova senatrice di Berlino per il lavoro e gli affari sociali, Cansel Kiziltepe (SPD), tale progetto è concepibile anche nell’amministrazione della capitale. “Molti giovani, soprattutto i genitori con figli, vorrebbero un migliore equilibrio tra lavoro e tempo libero. Dovremmo tenere conto di questi desideri”, ha detto la politica al Tagesspiegel.

Nel nuovo governo statale, riceve persino il sostegno della CDU. Il nuovo sindaco di Berlino Kai Wegner l’ha definita una “proposta interessante” e ha fatto riferimento all’accordo di coalizione. “Come datore di lavoro attraente e moderno, lo stato di Berlino dovrebbe offrire ai suoi dipendenti buone condizioni lavorative”.

L’SPD vuole rendere i posti di lavoro nell’amministrazione più attraenti

La senatrice Kiziltepe, già in passato membro del Bundestag, ritiene che tale svolta verso la settimana lavorativa di quattro giorni sia necessaria per la città di Berlino. Infatti, presto ci sarà una carenza di lavoratori qualificati nell’amministrazione: nei prossimi otto anni andranno in pensione più di 44.000 dipendenti. Da questo, la senatrice conclude: “Se noi, come stato di Berlino, vogliamo essere un datore di lavoro attraente, dobbiamo fare buone offerte ai giovani”. Kiziltepe è in linea con la leader federale dell’SPD Saskia Esken. Anche secondo lei, tale questione, riguarda la crescente carenza di lavoratori qualificati.

La carenza di personale non è un problema solo per Berlino. Secondo l’Agenzia federale per il lavoro, a febbraio 2023 si segnalavano ancora 778.000 posti vacanti. In tutta la Germania, il settore pubblico nei prossimi anni perderà più di un milione di dipendenti, con il 30% di potenziali candidati sostitutivi in meno. Perciò, sempre più città si stanno aprendo a tale cambiamento. La città di Wedel (distretto di Pinneberg) introdurrà tale modifica. Anche Bad Doberan, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, con 12.000 abitanti, sperimenterà la settimana di quattro giorni.

I settori commerciali, inoltre, si stanno aprendo a tale cambiamento. Il capo della IG Metall Jörg Hofmann il 1° maggio lo ha chiesto per i lavoratori dell’industria. La presidente della Confederazione tedesca dei sindacati (DGB), Yasmin Fahimi, ha accolto favorevolmente la proposta, anche se “deve essere chiarito e garantito attraverso contratti collettivi”, ha detto su Deutschlandfunk.

L’FDP critica la “settimana corta” a Berlino

Il leader dell’FDP di Berlino Meyer ha replicato che la settimana di quattro giorni per la capitale è fuori dalla realtà. Ci sono nuove sfide portate dalla digitalizzazione che richiedono nuovi sforzi per una maggiore vicinanza ai cittadini. Ancora oggi mancano migliaia di dipendenti che completino tale transizione. “Ciò di cui ora la città ha bisogno sono processi di modernizzazione e trasformazione per dotare finalmente Berlino di un’amministrazione potente, veloce, efficiente e accessibile”.

Inoltre, ancora molti datori di lavoro tendono a reagire negativamente. Alcuni vogliono addirittura un aumento delle ore di lavoro, come Siegfried Russwurm, capo della Federazione delle industrie tedesche, che per combattere la carenza di lavoratori qualificati ha sostenuto l’aumento della settimana lavorativa a 42 ore.

La situazione negli altri paesi europei

D’altra parte, non pochi Stati hanno già avviato tale cambiamento. Dal 2022 il Belgio ha approvato il diritto a lavorare le 40 ore settimanali in quattro giorni. In Islanda, 2500 lavoratori sono stati autorizzati per un periodo di quattro anni a ridurre la settimana a 35 ore con la stessa retribuzione. Un esperimento risultato vincente. Anche in Gran Bretagna, su 61 aziende con 2900 dipendenti che avevano testato la settimana lavorativa di quattro giorni, 56 hanno deciso di mantenerla.

Per quanto riguarda l’Italia, anche il governo Meloni sembra favorevole all’ipotesi della settimana corta. La prima proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso è quella dello stipendio invariato per quattro giorni di lavoro.

Leggi anche: Germania, la Sinistra propone settimana lavorativa da 4 giorni per fare lavorare tutti dopo la pandemia – Berlino Magazine

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