Berlino, guida alla Transmediale 2023, il festival della “cultura digitale”
Transmediale 2023, ecco che cosa c’è di interessante al festival dedicato alle trasformazioni nella nostra cultura digitale
Dal 1 al 5 febbraio ha luogo, online e on site nella città di Berlino, Transmediale 2023, che prende il titolo “a model, a map, a fiction”. Il festival si concentra come ogni anno sulle trasformazioni della cultura digitale nella quale siamo immersi, facendo emergere attraverso l’arte le trasformazioni che alterano le nostre vite secondo leggi delle quali non abbiamo normalmente coscienza. Un festival con lo scopo di aiutare a comprendere questi processi, attraverso la condivisione di uno spazio comune, e a impegnarsi in questo mondo in maniera collettiva e artistica.
Quest’anno la Transmediale registra il tutto esaurito. Nonostante i diversi workshop, le presentazioni dei diversi film e i pass siano sold out, è ancora possibile prendere parte a molte delle attività, sia on site che online. Ecco la tematica e la struttura del festival di quest’anno e a che cosa, a nostro avviso, vale la pena prendere parte.
“A model, a map, a fiction”: il tema di quest’anno
Il tema di quest’anno si può sintetizzare nel concetto di scala e del processo ad essa legato di scaling, inteso come misurazione e organizzazione a partire dallo spazio, dal tempo, fino alla vita privata e alla geopolitica. Con il diffondersi del machine learning e degli strumenti di automazione, lo scaling di immagini e rappresentazioni fabbrica e fa circolare la realtà. La politica dello scaling può stabilire gerarchie di informazioni e con questo favorire alcune rappresentazioni rispetto ad altre. Il festival ha lo scopo di aiutare chi ne prende parte a capire la politica dei dati che ci governa in maniera silenziosa e anonima, impattando decisioni e processi.
La mostra cerca quindi di rispondere alla domanda: come influenza la scala le nostre esperienze e la nostra percezione? Per rispondere, il festival propone il processo di scaling sia come tema della mostra sia come metodologia alla base delle diverse ricerche artistiche. Transmediale 2023 esplora le politiche di scaling e le tattiche in gioco, sfidando la strumentalizzazione e l’influenza della scala.
Articolazione del festival
Transmediale 2023 si articola quindi in una vasta eterogeneità e considera più settori culturali, prevedendo diversi eventi e mostre di diversa natura e per questo dislocati in più centri della città. Quartier generale rimane l’Akademie der Künste, nella sede a Hanseatenweg 10, dove hanno luogo la maggior parte dei seminari e dei workshop, gli interventi artistici e l’installazione “Or So It Seems”, la proiezione dei film e molti degli eventi serali. La mostra “Out of Scale”, invece, ha base alla transmediale warehouse, al silent garden Kulturquartier, e si espande per tutta la città, on site e online. L’idea è quella di costruire il proprio percorso all’interno del festival e prendere parte all’indagine nelle sue diverse sfaccettature e intersezioni del concetto di scala.
Discourse: lecture, seminari e pannel
Come anticipato, i day pass sono sold out da settimane. Non è quindi più possibile prendere parte al settore Film e ai workshop in presenza. Rimane però la possibilità di seguire le conferenze livestreaming dal sito della Transmediale, a questa pagina. Sempre sul sito è possibile vedere in dettaglio il programma di ogni singola lecture e workshop. Tra gli interventi consigliamo quello che avrà luogo oggi con Carmine Chua “Logistical Counter-Cartographies” e il panel di domani “Digital Middleman“, all’interno del quale si discute il ruolo dell’acquisizione di dati personali e delle nostre identità digitali all’interno dei mercati mondiali.
Evening Programme: il programma serale ancora disponibile
Per quanto riguarda la sezione dedicata al “Evening Programme” del festival, organizzata in parte unendo le forze con CTM Festival, per gli eventi serali è prevista la compravendita di biglietti singoli. Rimangono ancora disponibili i biglietti per le due serate di performance di Jennifer Walshe e Jon Leidecker, il 03 e il 05 febbraio, acquistabili qui. La performance esplora i paradossi della scala nel nostro attuale contesto socio-economico. Se lo scopo della scala è garantire che i costi rimangano bassi e la crescita sia massimizzata, qual è il suo contrario? Cosa potrebbe essere reso possibile da un processo di “unscaling”?
Akademie der Künste: interventi artistici e la mostra fino a fine febbraio
Per l’intera durata del festival sono installati per tutto l’edificio dell’Akademie diversi interventi artistici che riflettono su nuove tattiche di scaling attraverso approcci practice-based. Le opere sono il risultato del processo di ricerca artistica portato avanti da diversi artisti/e all’interno del programma di residenza artistica di Transmediale. Durante l’intero 2022, infatti, Transmediale ha ospitato più di dieci residenti al Transmediale studio nel silent green Kulturquartier.
Caratteristica che accomuna i nove interventi presentati è l’interattività. Ogni opera richiede un’indagine attiva da parte di chi si trova in relazione con essa, che sia interagire con uno schermo, con un avatar, o semplicemente camminando attraverso l’installazione. Ogni opera prende in considerazione e interroga in maniera unica il processo di scaling, mettendo in intersezione la scala con altre tematiche. Così, per esempio, entra in campo il problema ecologico nelle sue implicazioni geopolitiche, le catastrofi climatiche, la nascita di una nuova era industriale sotto il nome di “teslaismo”, una riflessione sulle sfide estremamente attuali della cartografia, gaming e intelligenze artificiali.
Rimarrà invece aperta fino al 26 febbraio l’installazione Or So It Seems. Scambio collaborativo tra Alan Butler e Simone C Niquille, Or So It Seems interroga le implicazioni tecniche e socio-politiche delle tecnologie di visione computerizzata. Una simulazione di un servizio meteorologico estremo su una tempesta infinita viene interrotta da duckrabbit, star di una serie televisiva animata, che racconta la sua storia queer di scoperta di sé e le sue lotte con le tecnologie di visione.
Vagando per il Parco Nazionale dello Yosemite in California, il giornalista urla La mia prima estate nella Sierra (1911), un racconto di John Muir sulla “scrittura della natura”, mentre duckrabbit riflette sui suoi desideri di ambiguità in un mondo composto e rifatto con risorse CGI. Quando questi mondi iniziano a scontrarsi e a confondersi, le loro inquietanti rappresentazioni vanno in pezzi. Or So It Seems ci chiede come possiamo restare uniti quando la linea di demarcazione tra il destino imminente e l’intrattenimento diventa poco chiara.
Gli orari di apertura dell’Akademie der Künste:
Durante Transmediale 2023:
- Giovedì – sabato, h 10.00 – 22.00
- Domenica, h 12.00 – 20.00
Dopo Transmediale 2023
- Martedì – venerdì, h 14.00 – 19.00
- Sabato – domenica, h 11.00 – 19.00
Out Of Scale: la mostra che invade la città e pretende interazione
Un lutto sul campo, un oggetto saccheggiato da oltreoceano, una collana per una commemorazione. Catturando ogni tipo di informazione, i processi algoritmici aumentano e riducono ciò che vediamo in città, stabilendo i termini del modo in cui ci muoviamo e in cui interagiamo. Chiedendosi a quale scala guardiamo la città, Out of Scale è una mostra che si svolge in tutta la città, all’interno delle reti e delle infrastrutture berlinesi.
Fino al 26 febbraio Out Of Scale invade Berlino e si infiltra nella sua quotidianità, nella sua microeconomia e negli spazi condivisi, integradosi e distribuendosi nei network e nelle infrastrutture della città. La troviamo infatti all’interno di eBay Kleinanzeigen, a Tempelhofer Feld, nella Transmediale warehouse, nelle stazioni delle U-Bahn e negli Spätis. Più di venti artisti e artiste internazionali e berlinesi hanno collaborato per presentare questo progetto e rendere disponibili le loro opere “zu verschenken” su eBay, oppure in vendita a poco prezzo nello Späti all’angolo della strada. Si può passeggiare a Tempelhofer ascoltando un’opera silenziosa grazie al semplice utilizzo di un QR code, oppure fermarsi a leggere le affissioni alle stazioni delle metropolitane.
In ogni sua declinazione, Out Of Scale vuole favorire l’interazione tra persone e celebrare la microeconomia di quartiere che rende famosa Berlino. Mettendo in discussione la nostra dipendenza dall’organizzazione tecnologica della città, l’installazione genera nuove prospettive attraverso indagini sulla rovina ambientale, sulla politica di bio-sorveglianza, sulla resistenza anticoloniale e sulle identità non umane. Qui è possibile trovare la mappa della città di Out Of Scale, dove sono indicati gli Späti che collaborano, i ritiri dei “zu verschenken”, la passeggiata a Tempelhofer Feld e le stazioni U-Bahn coinvolte.
Sulla pagina del sito Transmediale dedicata, invece, ci sono tutte le informazioni sulle opere d’arte in circolazione e dove/come trovarle.
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Immagine di copertina: transmediale 2023 © transmediale, graphic design: Bárbara Acevedo Strange