Da Urbino a Berlino: la mia avventura da stagista ‘inaspettata’
Vivere a Berlino era stato un mio sogno fin dalla gioventù ( c’era ancora il Muro!) e mentre ero alla ricerca di possibili enti ospitanti, mi sono imbattuta in Berlino Magazine un po’ per caso. Ecco la mia storia da stagista ‘inaspettata’!
È difficilissimo parlare di se stessi perché bisognerebbe oggettivamente mettersi davanti ad uno specchio e non sempre quello specchio, risponde alle proprie aspettative. Una cosa la posso affermare con certezza ovvero che la curiosità è il motore delle mie azioni e che grazie a ciò la mia vita non è affatto monotona.
Fatto questo breve preambolo mi presento : sono Paola Sabbatini, Dottore Agronomo libero professionista da oltre 25 anni. Nel 2020, complice la pandemia, mi sono rimessa in gioco iscrivendomi all’Università di Urbino per il conseguimento della seconda Laurea in Sociologia. Sempre più spesso come Dottore Agronomo mi è capitato e mi capita di essere coinvolta in progetti di agricoltura sociale, o di progetti di verde al servizio delle comunità urbane, di orti sociali, etc. Seduta ai tavoli di lavoro, proprio in ambito di agricoltura sociale, ho iniziato a rendermi conto che avevo bisogno di saperne di più dell’ambito sociale e sociologico e, a dicembre 2020, mi sono iscritta.
Ho iniziato a seguire le lezioni on line e a studiare, poi a febbraio 2021 i primi esami, e devo dire che la mia attitudine allo studio non è cambiata dai tempi della mia prima esperienza universitaria. Terminati gli esami del primo anno, ho superato anche quelli del primo semestre del secondo anno e a marzo un bando arrivatomi sull’email @uniurb.it, mi metteva al corrente della possibilità di svolgere uno stage con ERASMUS. Sono stata studentessa Erasmus nel 1990, e mi sono detta perché non farlo di nuovo ?
Ed eccomi a Berlino dove in questi giorni sto concludendo il mio percorso di stagista
Nel maggio scorso mi sono messa alla ricerca di un luogo in cui poter svolgere il mio tirocinio, dando la priorità ad alcune nazioni del Nord Europa.
Vivere a Berlino era stato un mio sogno di gioventù ( c’era ancora il muro ! ) e mentre ero alla ricerca di possibili enti ospitanti, mi sono imbattuta in Berlino Magazine un po’ per caso. Ho scritto una mail presentandomi e inviando il mio CV e non solo mi è stato risposto in brevissimo tempo ma ho anche trovato una squadra pronta ad accogliermi e che mi ha dato la possibilità di scegliere tra settore commerciale, scuola di lingua e giornalismo. Organizzato il lavoro da agronomo in smart working, sono partita per la mia avventura berlinese.
Diciamo che mi sono sentita accolta fin dal principio. Il fatto poi di poter fare lo stage a Berlino Magazine con la sola conoscenza della lingua inglese ha fatto avverare il mio sogno di gioventù.
Come stagista sono stata impegnata in due aree di intervento diverse: giornalismo con la produzione di contenuti per il web magazine nei quali non mancano i rimandi alla mia formazione agro-ambientale e a latere organizzazione di eventi enogastronomici che ruotano attorno alle eccellenze italiane del mondo del food. Ho svolto lo stage nei mesi estivi perché all’estero tutto continua normalmente anche in estate ed anche ad Agosto !
È difficile ridurre a parole ciò che quest’esperienza mi ha regalato, porto con cura e custodisco con attenzione ogni sguardo, gesto, parola e situazione con cui mi sono trovata e che ho sperimentato. Ho certamente acquisito delle competenze : oggi so fare “interviste”, so produrre contenuti social, so scrivere articoli per il web ( anche se il SEO mi bacchetta sempre perché utilizzo parole difficili e forme passive ! ) , usare WordPress, fare reel su istagram ( grazie Sofia ! ), capire un po’, ma solo un po’, il tedesco. Il confronto è stato uno degli “strumenti” che durante lo stage mi ha aiutata di più, e quando ti confronti hai già vinto in partenza.
Sono entusiasta e soddisfatta del mio percorso e ringrazio i ragazzi e le ragazze di Berlino Magazine per la fiducia che hanno riposto in me nell’accogliermi per quest’esperienza
Già dal primo giorno in cui sono entrata come stagista a Berlino Magazine, ho sentito che mi trovavo nel posto giusto, dove si respiravano le storie, i vissuti e le emozioni dei ragazzi e delle ragazze stagisti, ma anche di chi al magazine lavora da anni, magari dopo l’esperienza dello stage.
Molti istanti ma anche molti volti li porterò con me e dentro di me. Sicuramente si è rivelata un’esperienza umana molto positiva, sia per aver avuto dei tutor impeccabili ( su tutti troneggiano Marco, Gioele e Paola ) e molto professionali, sia per essermi confrontata a distanza di anni nuovamente con il vivere fuori dall’Italia e da quella confort zone fatta di famiglia e amici.
Berlino Magazine ha rappresentato per me, durante il mio periodo da stagista, una grande famiglia, dove accogliere rappresenta la parola d’ordine a cui tutti fanno riferimento.
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