La Germania ritirerà il proprio esercito da Mali
La Germania ritirerà il suo esercito dal Mali entro il 2024 per le crescenti tensioni col governo militare filorusso maliano
La Germania inizierà il prossimo anno a ritirare le sue truppe da Mali per una missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Ciò è stato riferito recentemente dal governo di Berlino, in conseguenza all’aumento dell’attività islamista e alla presenza militare russa nella nazione dell’Africa occidentale.
La decisione
Durante un incontro martedì tra il Cancelliere Olaf Scholz e i suoi ministri degli Esteri e della Difesa, il governo tedesco ha deciso di iniziare il ritiro delle truppe nell’estate del 2023 . Il ritiro totale verrà effettuato entro maggio 2024. L’obiettivo, ha detto il portavoce di Scholz, Steffen Hebestreit, è di lasciare gradualmente il Paese “in modo strutturato”.
Il governo sta traendo le conseguenze da una disputa durata mesi con i governanti dello stato di crisi dell’Africa occidentale. Anche per Berlino la situazione è divenuta insostenibile in Mali. La causa risiede nella presenza della Wagner russa e dei rapporti sempre più stretti che si sono saldati tra questa organizzazione e la giunta militare che detiene il potere a Bamako. Essa ha di fatto impedito ai Paesi alleati di Parigi ed anche a quelli inseriti nella missione ONU di portare avanti il programma di collaborazione e di partnership con le forze locali per il contrasto del fenomeno jihadista.
La missione MINUSMA
I tedeschi fanno parte della missione MINUSMA dal 2013. Sono stati coinvolti dai francesi, che in quegli anni avevano avviato un’iniziativa securitaria con l’obiettivo di salvare Bamako dalle mani dei qaedisti locali. L’obiettivo era quello di bloccare un potenziale attacco terroristico collegato all’Europa, ma anche costruire per Parigi un ruolo di riferimento all’interno del Sahel.
Le cose sono cambiate nel corso di questo decennio. Il Mali non ha risposto positivamente all’attività francese e la precarietà securitaria è diventata persistente nel Sahel. I gruppi jihadisti si sono propagati, lo scarso livello di sicurezza ha comportato una diminuzione delle possibilità di sviluppo e creato dinamiche di destabilizzazione istituzionale. Tale contesto ha creato spazi di penetrazione per la Russia, che ha sfruttato la dimensione ibrida del Wagner Group per creare connessioni di tipo politico-militare e spingere tra quei Paesi il proprio modello di governance degli affari internazionali.
Vari paesi stanno ritirando le truppe dal Mali
Diversi paesi fornitori di truppe hanno annunciato il ritiro dei loro soldati. La Francia ha annunciato il ritiro delle sue truppe a febbraio dopo i conflitti col governo militare maliano. Qualche settimana fa, anche Gran Bretagna e Costa d’Avorio hanno fatto lo stesso. A maggio, il Bundestag ha prorogato di un anno il mandato della Bundeswehr (le forze armate della Repubblica federale di Germania), aumentandolo da 1.000 a 1.400 soldati. La missione è attualmente considerata la più pericolosa delle Nazioni Unite.
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Immagine di copertina: screenshot da YouTube