Germania, tolgono l’aggettivo “russo” dal nome di una celebre torta e non finisce bene
La catena di panetterie “Armbruster” ha scatenato le proteste del web rinominando il proprio “Russischer Zupfkuchen” semplicemente “Zupfkuchen”
Quella che doveva essere un’azione di solidarietà verso il popolo ucraino è finita in un’ondata di indignazione su internet verso la catena di panetterie “Armbruster”, a Schutterwald (nel land di Baden-Württemberg). La nota azienda aveva infatti fatto girare una circolare alle sue filiali contenente una lista di articoli dell’assortimento da rinominare. I supermercati avrebbero inoltre ricevuto un nuovo cartellino del prezzo da sostituire a quello vecchio. Tra i prodotti in questione vi era la celebre Russischer Zupfkuchen, una cheesecake che all’apparenza sembrerebbe russa. Secondo il documento, il dolce sarebbe dovuto diventare semplicemente “Zupfkuchen”, e la sua fetta “Zupfschnitte” invece di “Russischer Zupfschnitte”.
La notizia si è presto diffusa su Twitter, scatenando numerose critiche. Molti, infatti, dubitano l’utilità di simili manovre e suggeriscono che la demonizzazione generalizzata del popolo russo e della sua cultura sia solamente controproducente. l responsabili si sono scusati e hanno annunciato il ritiro del cambiamento di nome “con effetto immediato”.
La torta russa che di russo ha solo il nome: la Russischer Zupfkuchen
Nonostante sia considerata un dolce classico in Germania, se chiedi della “Russischer Zupfkuchen” a un russo o, in generale, a una persona proveniente dall’est Europa, riceverai una risposta unanime: che cos’è? La torta, infatti, è un’invenzione tutta tedesca. In Russia è ironicamente chiamata “cheesecake tedesca”. Si tratta di una cheesecake di quark aromatizzata al limone. Ha una base al cacao e dei pezzi di questo impasto scuro vengono strappati e collocati in in superficie, conferendole il suo classico aspetto.
Anche il nome della torta deriva da questa particolarità, infatti “zupfen” significa “strappare”, mentre “kuchen” significa letteralmente “torta”. Il motivo per cui abbia preso questo nome è effettivamente un mistero. Si dice che l’aggettivo sia dovuto al fatto che i pezzi di impasto in superficie assomiglino ai tetti delle chiese di Mosca. Ciò che è certo è che la Dr. Oetker (la Cameo tedesca) l’abbia pubblicizzata come russa negli anni ‘90, facendola entrare in questo modo nell’immaginario collettivo.
La risposta dei supermercati al conflitto tra Russia e Ucraina
Nonostante possa sembrare un episodio isolato, in realtà l’accaduto riflette le decisioni di altre grandi catene di supermercati tedesche, quali REWE, Penny, Aldi e Netto. Le aziende hanno infatti deciso di sospendere la vendita di prodotti russi, nel tentativo di boicottare l’economia del paese. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, non si parla di molti prodotti.
Nello specifico, Aldi ha tolto dal mercato circa 15 articoli tra dolci, pasti pronti e vodka. REWE ha annunciato di voler “rimuovere articoli che sono per la maggior parte prodotti in Russia”. Ovviamente, la decisione è stata seguita anche dal discount Penny, appartenente alla stessa azienda madre. I prodotti già presenti nei supermercati e magazzini saranno venduti o gradualmente donati ad associazioni no-profit o banche del cibo. Edeka è più cauta, e sta al momento verificando “se e in che misura abbiamo prodotti provenienti dalla Russia o di aziende nelle mani di oligarchi russi nella nostra gamma”, lasciando le decisioni riguardanti i rifornimenti nelle mani dei singoli manager locali e regionali.
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Immagine di copertina: Wikimedia Commons