Germania, il partito di estrema destra AfD può essere messo sotto sorveglianza dall’intelligence tedesca

L’AfD ha subito una sconfitta davanti al tribunale amministrativo di Colonia: l’Ufficio per la protezione della Costituzione può classificare il partito come sospetto estremismo di destra

Martedì, il tribunale amministrativo di Colonia ha stabilito che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV- Bundesamt für Verfassungsschutz) è legittimato nel mettere sorveglianza Alternative für Deutschland (AfD – Alternativa per la Germania), perché il partito è un caso sospetto di estremismo di destra e possibile minaccia alla democrazia. Il BfV  è un servizio di intelligence tedesco operante sul territorio nazionale, il cui compito principale è quello di monitorare le attività contrarie alla costituzione della Repubblica Federale di Germania. La sentenza del tribunale autorizza l’agenzia di intelligence nazionale  ad avviare un’indagine nei confronti del partito, anche attraverso intercettazioni e l’utilizzo di informatori sotto copertura per sorvegliare le loro attività.

Il ricorso legale presentato dall’AfD lo scorso marzo

La Corte, martedì, ha respinto un ricorso legale presentato dall’AfD in marzo 2021 che ritardava i piani del BfV di mettere il partito sotto sorveglianza. Il tribunale di Colonia ha tuttavia ritenuto che vi fossero “indizi sufficienti di obiettivi anticostituzionali all’interno dell’AfD”, si legge in una nota. Una tra le accuse principali rivolte al partito populista è quella di razzismo. L’Ufficio federale lo imputa di “agitazione continua contro i musulmani” e di rappresentare i migranti come degli “invasori”. Tra i sostenitori dell’AfD emerge l’opinione diffusa che la popolazione tedesca debba essere preservata nella sua attuale composizione etnica. “Questo va contro la Legge fondamentale”, ha affermato la Corte, riferendosi alla costituzione tedesca.

Le accuse di un “orientamento anticostituzionale” concernono la violazione della dignità umana e dei principi della democrazia, sia nel programma del partito sia nella pratica. È evidente inoltre, che tali atteggiamenti e convinzioni non riguardano voci radicali di singoli individui, ma sono rappresentative della visione di un significativo spettro di sostenitori. Per l’Ufficio federale di Colonia, è palese, ad esempio, che nonostante i leader dell’AfD avevano cercato di sostenere di aver preso le distanze dai suoi membri più estremisti sciogliendo la fazione intransigente “The Wing”, l’influenza di questa ala radicale guidata da Bjoern Hoecke è sostenuta da quasi la metà dei sostenitori del partito. The Wing e il loro leader Bjoern Hoecke, continuano a esercitare un’influenza sul partito nel suo insieme.

Il maggior partito populista e sovranista tedesco

Fondato nel 2013 da Bernd Lucke, Alexander Gauland ed ex membri dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), l’AfD nasce per opporsi alle politiche della zona euro. Negli anni si è avvicinato sempre di più ai partiti populisti, estremisti e anti-immigrazione tedeschi, come Pegida (un’organizzazione populista di destra, anti-islamica, xenofoba e razzista, fondata a Dresda nel 2014). Nel 2017, dopo aver colto ed essersi avvalso delle preoccupazioni per l’afflusso di rifugiati nel 2015-2016 voluto dal governo Merkel, il partito ha sbalordito l’establishment politico tedesco vincendo i suoi primi seggi nel parlamento nazionale. Il partito, portabandiera di una retorica populista e sovranista, sente sempre più l’influenza delle fazioni più estremiste come l’ala giovanile Young Alternative for Germany e The Wing. Anche il co-leader del partito Jörg Meuthen, a gennaio, ha lasciato la sua carica accusando l’AfD di essersi spostato troppo a destra e di mostrare tendenze “totalitarie”.

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