Esplosione acquario di Berlino, emergono le prime ipotesi sulle cause

In merito all’esplosione dell’acquario a pochi passi da Alexanderplatz a Berlino, la polizia sta analizzando varie ipotesi. “Logorio del materiale” la più plausibile

Un enorme acquario in un hotel del centro di Berlino è esploso venerdì scorso, rilasciando 264.000 litri d’acqua e 1.500 pesci tropicali. Due persone sono state ferite. Il funzionario della Polizia, Iris Spranger, ha dichiarato alla stampa tedesca che “le prime indicazioni suggeriscono logorio del materiale” di costruzione come principale possibile causa dell’esplosione. Tuttavia, nessuna causa ufficiale è ancora confermata.

La dinamica a seguito dell’incidente

Reynolds Polymer Technology, una società statunitense che ha contribuito a costruire l’enorme serbatoio d’acqua, ha inviato un espero sul luogo dell’incidente in Germania per verificare le cause della rottura.

L’esplosione, avvenuta poco prima delle 6.00 ora locale, ha causato la fuoriuscita nell’atrio del Radisson Blu di un’ondata di acqua che ha portato con sé enormi quantità di detriti fino alla strada antistante l’hotel. Il piano terra dell’hotel è completamente in rovina. I cani del soccorso stanno setacciando l’area per assicurarsi che nessuno sia rimasto intrappolato sotto il relitto dell’enorme acquario.

Al momento dell’esplosione, il Radisson Blu ospitava circa 300 ospiti che sono stati prontamente evacuati venerdì mattina.

AquaDom

Il cilindro esploso era considerato l’acquario cilindrico più grande del mondo, soprannominato “AquaDom”. L’acquario conteneva 80 diversi tipi di pesci tropicali, la maggior parte dei quali si ritiene siano morti nell’incidente. L’acquario era una vera e propria attrazione turistica e permetteva di effettuare un viaggio in ascensore di 10 minuti all’interno del cilindro, in modo da osservare tutti i pesci all’interno. La vasca è stata costruita per la prima volta nel 2003 e restaurata nel 2020.

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Immagine di copertina: Berlin Radisson AquaDom 01 – CC 2.0, © Daniel Mannerich