Björk, Yoko Ono, John Cash…a Berlino una mostra su musicisti, artisti e vinili

L’arte contemporanea su vinile. “Broken Music Vol.2” è il nome della mostra visitabile da sabato 17 dicembre nella Riekhallen dell’ Hamburger Bahnhof

In occasione della nuova mostra “Broken Music Vol.2” dell’apertura della Riekhallen sono esposti 700 dischi su 2.500 metri quadrati di esposizione e installazioni sonore che permettono di effettuare un “viaggio” unico in 70 anni di storia dell’arte e della musica.

La mostra vuole essere la seconda edizione della prima “Broken music“,  realizzata da Ursula Block, proprietaria del celebre “Gelbe MUSIK”. Siamo andati a vedere l’anteprima di “Broken Music Vol.2” per potervela raccontare.

Le radici storiche della mostra

“Broken Music Vol. 2” si riferisce nel titolo a “Broken Music“, la mostra curata nel 1989 da Ursula Block alla DAAD Gallery nella Kurfürstenstraße di Schöneberg, modello e base per la nuova mostra “Broken Music Vol. 2 – 70 Years of Records and Sound Works by Artists”.

Il negozio di dischi a Berlino Ovest della Block, in Schaperstraße a Wilmersdorf, può essere visto come uno spazio sperimentale tra vinili, musica e arte. Questo mix speciale ha attirato anche star come Yoko Ono o Björk.

Nella nuova mostra all’Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart, vengono mostrati 700 record su 2.500 metri quadrati nell’affascinante cornice della Rieckhallen. In dieci capitoli è possibile fare un viaggio nella storia della musica, dal celebre “Gelbe MUSIK” fino alla musica in streaming per il grande pubblico e il vinile per gli amatori o i collezionisti.

Il vinile come forma d’arte

Visivamente, la collezione è unica e di forte impatto. Ciò è dovuto alla potenza spaziale del Rieckhallen e al design: sulla parete, una fascia giallo acceso attraversa le stanze, con varie e coloratissime copertine di vinili. Quindi la mostra tratta certamente di arte visiva, di design, ma anche di suono come forma d’arte.

Fra le installazioni artistiche citiamo la “Große Raum-Wiege” dell’artista austriaco Bernhard Leitners. Due archi semicircolari bianchi con altoparlanti, alti tre metri, al centro una passerella di legno da attraversare.

Da segnalare anche l’installazione video di Dominique Gonzales-Foerster. In una stanza del seminterrato, il francese dà vita a Maria Callas con l’opera “Opera”. In una stanza buia, e anche un po’ inquietante con moquette e macchie rosse, sarà possibile incontrare la Callas in una maniera inusuale.

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Immagine di copertina da: redazione di Berlino Magazine