Arriva a Berlino lo spettacolo teatrale diretto da Marina Abramović
Venerdì 8 aprile alla Deutsche Oper di Berlino andrà in scena lo spettacolo “7 deaths of Maria Callas” di Marina Abramović.
A moltissimi italiani è nota l’artista contemporanea Marina Abramović, specialmente dopo il successo dello show originale Amazon: “LOL, chi ride è fuori”. Infatti, la parodia eseguita dall’attrice comica Virginia Raffaele, ha spopolato online, diventando a tutti gli effetti un “meme”. I berlinesi avranno l’onore di ammirare una delle sue famose performance l’8 e il 10 aprile, quando Marina Abramović si esibirà alla Deutsche Oper Berlin (come si legge sul sito ufficiale) con il suo primo spettacolo d’opera: “7 deaths of Maria Callas”. Questo racconta dell’incontro fra le due dive, due icone senza tempo che hanno segnato il mondo dell’arte in modo indelebile. Sulla scelta del soggetto, Marina Abramović ha commentato sostenendo che Maria Callas sia il suo alter ego. L’artista serba afferma, infatti, di averla sentita per la prima volta a 14 anni in radio, mentre era ancora in Jugoslavia e che condividono moltissimi tratti in comune, dall’oroscopo al carattere. L’unica differenza consiste nel come hanno reagito alla loro più grande delusione amorosa. Maria Callas è morta di dolore, mentre la Abramović è riuscita a reagire. “Volevo mostrare la forza e la perseveranza che una donna può avere. Non tutte le delusioni d’amore finiscono in tragedia. Credo nella speranza.”
La tormentata vita di Maria Callas
Maria Callas è conosciuta in tutto il mondo come “la Divina”, dotata di un talento canoro così eclatante dal coniare un nuovo termine per definirla: “soprano drammatico d’agilità”. Tuttavia, Maria Callas non era solo una grandissima cantante. “Sarebbe un oltraggio definirla miseramente una grande cantante. Era, ed è, l’arte.”, così la descrive l’attore Carmelo Bene.
Maria Callas nasce a New York nel 1923 da una famiglia di origine greca. Sin da piccola ha dovuto convivere col trauma procuratole dalla madre, la quale avrebbe voluto un figlio maschio. Fra le due non si instaurò mai un rapporto d’amore, ma fu incoraggiata da lei a studiare canto e pianoforte quando si accorse del suo immenso talento. A soli 5 anni venne investita da una macchina mentre correva a salutare la sorella, finendo in coma per 22 giorni. Questo sembra essere un episodio cardine nella vita della cantante. Infatti, ha confidato a un giornalista che nel periodo di coma sentiva delle musiche e che una volta sveglia aveva cambiato carattere. “Ecco come mi ripagano i miei slanci d’amore” commentò Maria. La cantante frequenta poi il conservatorio di Atene e negli anni Cinquanta si trasferisce in Italia. Nel 1957 viene eletta donna più elegante del mondo, ma è anche l’anno in cui si iniziarono a verificare i primi episodi di afonia e in cui iniziò la sua turbolenta relazione col ricco armatore greco Aristotele Onassis. Nel 1968, questo le spezzò il cuore, sposandosi con Jacqueline Kennedy. Dopo questo evento decise di buttarsi nel mondo del cinema grazie all’amico Pier Paolo Pasolini. Aveva un talento naturale da attrice, motivo per cui aveva avuto così tanto successo come cantante d’opera: si immedesimava moltissimo nei suoi personaggi e risultava molto credibile. Caduta in profonda depressione, si ritirò dalla scena e concluse la sua vita a Parigi, dove morì a soli 53 anni in circostanze poco chiare.
Lo spettacolo: durata, struttura e trama
Lo spettacolo è diviso in due parti. Nella prima assistiamo a una carrellata di sette fra i ruoli più iconici interpretati dalla cantante: Violetta, Tosca, Desdemona, Cio-Cio san, Carmen, Lucia e Norma. Per riprodurre il range vocale della cantante sono stati impiegati diversi solisti, vestiti come la storica governate di Maria: Bruna. Ognuno di questi canta le rispettive arie del personaggio interpretato, mentre sul palco Marina Abramović giace assopita sulla riproduzione del letto di morte di Maria Callas. Ogni aria è accompagnata da un cortometraggio rappresentante la morte dell’eroina dell’opera corrispondente. La protagonista viene interpretata da Marina, la quale viene uccisa ogni volta dall’attore Willem Dafoe. I cortometraggi sono stati diretti da Nabil Elderkin e narrati dall’artista stessa. L’ambientazione non è fedele all’originale, ma varia da un’America moderna a uno scenario post apocalittico.
La Abramović riesce con successo a combinare alcuni dei suoi motivi iconici (come i coltelli, i serpenti e il fuoco) con i vari pezzi teatrali.
Il secondo atto è invece intitolato ” Maria Callas muore di crepacuore”. Marina Abramović si alza dal letto in cui era rimasta per l’intera prima parte e ripercorre gli ultimi momenti di vita della cantante.
7 deaths of Maria Callas
8 e 10 aprile 2022, 19.30
Deutsche Oper Berlin, Bismarckstraße 35, 10627 Berlin
Durata: 100 minuti
Disponibilità di sottotitoli in inglese e tedesco
Puoi acquistare i biglietti e trovare maggiori informazioni qui
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Immagine di copertina: Marina Abramović, 7 deaths of Maria Callas, screenshot da Youtube