Sportpalast, lo storico palazzo di Berlino da cui Goebbels dichiarò la guerra totale
Il Berliner Sportpalast, dall’impopolarità iniziale all’affermazione dagli anni Venti in poi
Quando lo Sportpalast aprì nel 1910 non incontrò l’apprezzamento da parte della stampa berlinese. Come la stampa, anche l’attività dell’arena fu pessima. Solo dagli inizi degli anni Venti lo Sportpalast si fece un nome e divenne il popolare luogo di intrattenimento per gli abitanti della città, e non solo.
La storia dello Sportpalast
Richard Strauss diresse l’orchestra della Royal Opera con la nona sinfonia di Beethoven per l’apertura del Palastsport. Tre mesi dopo la società operativa fallì. Il Palazzetto divenne prima “Hippodrom Palast”, un ippodromo, e poi “Volkspalast Odeon”, Palazzo del popolo Odeon. Durante la Prima Guerra Mondiale, invece, fungeva da deposito di armi e ospedale. Fu dopo la guerra che lo Sportpalast acquisì valore con i numerosi eventi che offriva. Tra gli sport più seguiti vi erano la boxe, di cui l’esponente massimo era Max Schmeling, futuro campione del mondo, e l’hockey su ghiaccio. Nel Palazzetto, infatti, era presente una enorme pista di pattinaggio artificiale con 2.500 metri quadrati. Un altro appuntamento fisso allo Sportpalast era la sei giorni, un’istituzione della vita sociale di Berlino, che ogni tanto si è anche tenuta due volte all’anno. Nel 1944 il Palazzetto venne bombardato, ma già nel 1951 riaprì come pista di pattinaggio all’aperto. Negli anni ’50, inoltre, sulla scia del “miracolo economico” Berlino Ovest fiorì e con essa anche lo Sportpalast con spettacoli sul ghiaccio, cabaret, gare di sei giorni e concerti. Con la costruzione del muro, però, Potsdamer Strasse, la via dove si trovava il Palazzetto, divenne un vicolo cieco. I residenti di Berlino Est non potevano più frequentare l’arena e anche le famiglie della Berlino Ovest non la frequentavano più assiduamente, la tv aveva sostituito l’intrattenimento serale. Questi fattori sommati al fatto che l’arena era stata superata da sedi più moderne come la Deutschlandalle, hanno portato al lento declino dello Sportpalast. Così, nel novembre del 1973 iniziarono i lavori di demolizione. Dal 1977, all’angolo tra Potsdamer Strasse e Pallasstrasse, si trova un blocco di appartamenti per 2.000 persone chiamato Wohnen am Kleistpark. Dal 2017 l’edificio residenziale è considerato edificio storico.
Il famoso discorso di Goebbels allo Sportpalast
Il 18 febbraio 1943 il ministro della propaganda nazista, Joseph Goebbels, pronunciò il suo famoso Sportpalastrede, discorso dello Sportpalast. Mentre la guerra si stava ribaltando contro la Germania, Goebbels invocò una guerra totale ed esortò il suo popolo a continuare la guerra, anche se sarebbe stata lunga e difficile, per assicurarsi la vittoria sugli Alleati. Sebbene Goebbels affermasse che il vasto pubblico includesse persone di ogni ceto, in realtà lo aveva accuratamente selezionato. Il discorso è storicamente importante poiché è la prima ammissione pubblica che la Germania stava attraversando gravi pericoli.
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Immagine copertina: Sportpalast © Harald-Reportagen – Wikimedia CC 3.0