Poco fuori Berlino un bar accetta solo vaccinati e guariti

A Potsdam un bar dice no a coloro che presentano un test negativo: ospiterà al suo interno soltanto vaccinati e guariti

A Potsdam, poco fuori Berlino, un bar ha introdotto la regola delle 2G per i suoi avventori che quindi potranno essere solo vaccinati o guariti. I clienti dell’Unscheinbar dovranno presentare un certificato che documenti il completamento del ciclo vaccinale oppure che confermi l’avvenuta guarigione dal Covid-19. Finora la regola vigente per il Land di Brandeburgo prevede che gli ospiti di bar, ristoranti o hotel siano vaccinati, guariti o presentino un test negativo (3G-Regel). Il titolare del bar di Potsdam invece ha deciso di agire in modo più restrittivo e di aprire le porte del suo locale soltanto a chi è vaccinato o guarito (2G-Regel). Il proprietario ha giustificato la sua scelta ricordando come i test rapidi non assicurino completamente la negatività del soggetto testato. Infatti il virus ha un periodo di latenza di tre giorni prima di essere rilevabile. Preoccupato che qualcuno possa contagiarsi, Helbl ha deciso di optare per la regola delle 2G.

La scelta della regola delle 2G in vista della stagione autunnale

Il proprietario dell’Unscheinbar teme l’arrivo della stagione autunnale, periodo in cui, complici le temperature più basse, aumentano i casi di influenza. “I clienti vorranno restare al chiuso e non sempre c’è la possibilità di mantenere un distanziamento sociale adeguato” ha detto Helb, che durante il lockdown ha chiuso la sua attività per otto mesi. “Se l’incidenza fosse bassa, sarebbe diverso” ha dichiarato l’uomo. Ecco perché ha scelto di adottare il ‘modello 2G’, già in vigore ad Amburgo per esempio. L’imprenditore non vuole in alcun modo rischiare di chiudere nuovamente la sua attività e crede anche che la 2G Regel verrà adottata in modo sistematico durante la stagione invernale.

Anche in Italia qualcuno vorrebbe dare maggiori vantaggi a vaccinati e guariti

Anche in Italia si è acceso un dibattito in merito alla validità dei test negativi. Secondo Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza, un tampone non può bastare per ottenere il Green Pass. Nell’ultima intervista l’esperto richiederebbe maggiore rigidità nel ricorso al certificato verde: “Il Green Pass dovrebbe essere rilasciato soltanto a chi è stato vaccinato o è risultato guarito dal Covid-19”, sostiene. Le stesse idee erano state espresse da Roberto Burioni qualche mese fa, quando aveva dichiarato che gli unici che potrebbero spostarsi con libertà sarebbero vaccinati e guariti.

 

 

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Immagine di copertina: Dispenser di Birra di Pixabay, da Pexels, CC0.