Ostbahnhof, la storia e i tanti nomi della stazione simbolo di Berlino Est
Ostbahnhof, una delle stazioni più grandi di Berlino, crocevia fra Est e Ovest Europa
Ostbahnhof è una delle cinque stazioni più grandi di Berlino. Si trova nel distretto di Friedrichshain-Kreuzberg a 200 metri dalla East Side Gallery. Dalla sua inaugurazione, quasi 180 anni fa, è sempre stata un crocevia fra Est e Ovest Europa grazie alla sua posizione all’estremità orientale della linea della Stadtbahn. Opera infatti come punto di partenza e capolinea per molti treni intercity che vanno e vengono dalla Germania occidentale. Dalla sua inaugurazione, inoltre, ha cambiato spesse volte nome, indicazione di come le diverse epoche hanno avuto un importante ruolo nei cambiamenti della stazione.
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I diversi nomi della stazione rappresentano il suo ruolo nelle diverse epoche storiche
La stazione è stata aperta il 23 ottobre 1842 e, insieme alla Zoologisher Garten Bahnhof, era una delle due stazioni più importanti della città. Inizialmente era stata nominata Frankfurter Bahnhof, poiché era il capolinea di una tratta di 81 km che partiva dalla città di Francoforte sull’Oder, al confine con la Polonia. Nel 1845, solo tre anni più tardi, il nome diventò Niederschlesisch-Märkischer Bahnhof, si ambiva ad allungare la tratta da Francoforte alla città di Breslavia, nella ragione prussiana della Slesia. Dopo che linee della NME vennero prese dalla Prussia, nel 1852 la stazione modificò nuovamente nome in Schlesischer Bahnhof.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la stazione venne danneggiata dalle bombe degli alleati e l’Urss la conquistò durante la battaglia di Berlino. Nel 1952 dopo i lavori di ricostruzione venne nominata Ostbahnhof, la stazione dell’Est, ad indicare la sua importanza nella Germania socialista.
Dopo un altro restauro del 1987, il governo della Germania dell’Est decise che la stazione dovesse chiamarsi Hauptbahnhof, come le principali stazioni tedesche che portano questo nome. Fu così fino alla riunificazione del Paese, quando venne progettata l’attuale Hauptbahnhof, una nuova stazione centrale sita al posto della precedente Lehrter Bahnof. La stazione quindi riprese il nome con cui la conosciamo oggi, Ostbahnof.
Il binario 1 contiene una targa che riporta tutti i nomi storici della stazione.
Ostbahnhof, punto di ritrovo di rifugiati da più di un secolo
La stazione una volta era nota come “la porta dell’Oriente” ed è stata la protagonista di migrazioni di massa. Gli ebrei che dal 1905 al 1914 fuggivano dai pogrom in Russia, Romania e Polonia arrivavano alla Ostbahnof, 700.000 in tutto circa. I polacchi, inoltre, alla ricerca di lavoro stagionale in Occidente arrivavano proprio in questa stazione. Per questo era conosciuta anche come “stazione polacca” o “stazione cattolica”.
Tra il 1941 e il 1943 gli ebrei della capitale tedesca furono radunati in tre diverse stazioni della città e quelli che venivano deportati ad Est passavano per l’attuale Ostbahnhof, arrivando in Polonia e a Vladivostok.
L’infinita Odissea della migrazione ha raggiunto la Ostbahnhof anche nel 2015, quando molti rifugiati siriani e delle altre nazioni lacerate dalla guerra hanno raggiunto l’Europa alla ricerca di sicurezza e riparo. A Berlino ne sono arrivati 40.000, molti dei quali viaggiavano in treno da Monaco e si fermavano proprio a Ostbahnhof.
I servizi ferroviari
La stazione dispone di 5 binari per le linee principali e 4 per la S-Bahn.
Le destinazioni delle linee principali portano a Berna, Francoforte e il suo aeroporto, Aquisgrana, Cottbus, Varsavia, Amsterdam e Mosca. Le S-Bahn che passano per Ostbahnhof sono la S3 (Spandau-Erkner), la S5 (Westkreuz-Strausberg Nord), la S7 (Potsdam-Ahrensfelde) e la S9 (Spandau-Schonefeld Airport).
All’interno della stazione c’è un centro commerciale con due supermercati aperti anche la domenica e i giorni festivi.
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Immagine copertina: Berlin Ostbahnhof © GerddaNigel – Wikimedia CC 4.0