La Polonia taglia i fondi per l’insegnamento del tedesco nelle scuole

Il Parlamento polacco ha tagliato i fondi per i corsi di lingua rivolti alla minoranza tedesca che vive nello Stato confinante con la Germania

Secondo il sistema scolastico della Polonia i membri delle minoranze che risiedono nello Stato hanno diritto a seguire almeno tre ore di corso della propria lingua madre a settimana. Ciò valeva anche per i tedeschi che risiedono in Polonia, ad oggi poco più di 300.000 su 38 milioni, fino a pochi giorni fa. Il Parlamento polacco ha infatti deciso di tagliare i fondi per l’insegnamento del tedesco, riducendo le ore di insegnamento da 3 a una a settimana a partire dal 1 settembre 2022. Attualmente sono quasi 900.000 i cittadini provenienti dalla Polonia che vivono nello Stato tedesco. Oltre a loro sono più di due milioni gli abitanti in Germania che hanno origini polacche.

Cosa ha spinto la Polonia ha ridurre l’insegnamento del tedesco nelle scuole

Ma perché il Governo polacco ha deciso di tagliare i fondi per i corsi di lingua rivolti alla minoranza tedesca? Il Parlamento ha giustificato tale decisione affermando che, in Germania, gli studenti appartenenti alla minoranza polacca non sono adeguatamente supportati. Per questo motivo il denaro risparmiato dal taglio dei corsi di lingua tedesca verrà interamente devoluto alle organizzazioni che seguono la popolazione polacca in Germania. Ma sono gli stessi enti che dovrebbero ricevere i nuovi fondi a biasimare le azioni della Polonia. “Non vogliamo né abbiamo bisogno di sostegno a scapito dell’esclusione degli altri”, si legge in un comunicato ufficiale della Rete federale polacca per l’inclusione e gli affari sociali inviato anche al governo polacco.

Dopo la decisione della Polonia, non sono mancate le critiche da parte del Governo tedesco

La decisione del Governo polacco è stata fortemente criticata dai membri di maggioranza e opposizione del Bundestag tedesco. Bernd Fabritius, politico della Cdu/Csu e presidente dell’Associazione dei Rifugiati, ha bollato come “inaccettabile” la decisione della Polonia. Fabritius ha poi aggiunto che nelle scuole tedesche “non c’è nessuna domanda insoddisfatta per quanto riguarda le lezioni di lingua polacca”. Il gruppo parlamentare dei cristianodemocratici ha invece parlato di “discriminazione mirata” contro i tedeschi residenti in Polonia. L’Spd, il partito socialdemocratico del Cancelliere Olaf Scholz, ha invece dichiarato che la decisione è “un altro tentativo di segnare punti a livello nazionale con la politica antitedesca”. Tutte le fazioni politiche hanno comunque sottolineato come la questione potrebbe rovinare i rapporti tra i due Stati.

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 Immagine di copertina: Bandiera Polonia ©kaboompics da Pixabay