Germania, test Covid per entrare nelle moschee a pregare
Berlino: tutti i fedeli dovranno sottoporsi a test Covid per entrare nelle moschee a pregare
Da ora tutti i musulmani in Germania dovranno sottoporsi a test Covid pr entrare nelle moschee. L’idea, promossa dalle autorità berlinesi, mira a creare una campagna di sensibilizzazione Covid. In particolare, l’attenzione è rivolta ai musulmani. Dato il periodo di Ramadan, si vuole limitare il più possibile la diffusione del virus tra i fedeli. In base al progetto dell’iniziativa, il piazzale adiacente all’entrata sarà presidiato da un staff di infermieri e volontari che sottoporranno al tampone rapido ogni persona in attesa di entrare. L’Imam Abdallah Hajjir ha affermato che sottoporsi a tampone prima di entrare in moschea, come farsi vaccinare, sono tappe fondamentali per sconfiggere il virus. Infatti, lui stesso ha dichiarato che proteggere i membri della comunità significa tenere al sicuro anche tutti quelli con cui entrano in contatto.
Si prega sui marciapiedi
A causa delle recenti norme restrittive, il numero di fedeli ammessi nelle moschee è limitato. Moltissimi fedeli preferiscono sistemare i loro tappeti all’esterno della moschea e pregare lì davanti. Le prediche dell’Imam potranno essere ascoltate dall’esterno grazie al supporto di diversi altoparlanti. In ogni caso, tutti quelli che entreranno dovranno indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale.
Contagi elevati nei quartieri multietnici
Stando a quanto riportato da Dawn, sembrerebbe che nei quartieri multietnici di Berlino si registri il tasso più alto di contagi. In molte situazioni i migranti vivono in piccoli appartamenti o in centri per richiedenti asilo. In entrambi i casi, il distanziamento sociale è molto difficile da rispettare, essendo frequente che in un stanza convivano 5 o più persone. Ecco che vivere in queste condizioni fa sì che la possibilità di essere contagiato, e di infettare tutti gli, altri diventa altissima. Inoltre, la maggior parte dei migranti svolgono lavori che non possono essere fatti in remoto, entrando in contatto con moltissime persone. L’organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico (OECD) ha dichiarato che in questi contesti il rischio di contrarre il virus è addirittura il doppio rispetto ad altri. Data la diffusa miscredenza nei confronti del vaccino, e dell’elevata disinformazione, le parole dell’Imam risultano fondamentali. Sotto forma di sermone hanno spronato molti migranti a fare il test e, per chi possibile, a vaccinarsi.
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Immagine di copertina: Moschea di Berlino Copyright: Said A. Arif CC BY-SA 4.0