Germania, processo a una guardia di Sachsenhausen. Ha 100 anni

Germania, la corte tedesca sottopone a processo una guardia nazista di 100 anni: è accusato di complicità in 3518 omicidi a Sachsenhausen

Ha vissuto senza essere scoperto in Brandeburgo, e presto verrà sottoposto a processo. Una ex guardia nazista di 100 anni è accusata di complicità nell’omicidio di 3518 persone nel campo di concentramento di Sachsenhausen, vicino a Berlino, tra il 1942 e il 1945. L’uomo, che avrebbe consapevolmente aiutato nell’omicidio dei detenuti, dovrà sostenere un processo all’inizio di ottobre. Tra i presunti crimini vi sarebbero la complicità nella fucilazione di prigionieri di guerra sovietici e l’utilizzo del gas velenoso Zyklon B contro i detenuti. Il caso è stato portato alla procura di Neuruppin nel 2019 dall’ufficio speciale del procuratore di Ludwigsburg, incaricato di indagare i crimini di guerra dell’era nazista.

Il processo si terrà nonostante l’anzianità dell’uomo

Il nome dell’uomo centenario che dovrà sostenere il processo non è stato reso noto a causa delle leggi sulla privacy. L’imputato sarebbe stato una guardia nazista di Sachsenhausen di cui poco è stato reso noto se non che negli ultimi 10 anni avrebbe vissuto in Brandeburgo, la regione intorno a Berlino. Nonostante l’ età avanzata, il sospettato è considerato sufficientemente idoneo per sostenere un processo da 2 ore e mezza al giorno. Stephanie Bohra, membro del celebre centro di documentazione nazionalsocialista di Topografia del terrore (che sorge lì dove c’era il quartier generale berlinese delle SS) ha dichiarato al quotidiano tedesco Welt am Sonntag: «L’omicidio non scade, anche i più anziani devono rispondere al tribunale. Si tratta di risolvere crimini, e gli ex detenuti hanno l’opportunità di denunciare quello che è successo lì». Oltre a ciò, molti dei co-querelanti hanno la stessa età dell’imputato e sperano che venga fatta giustizia, ha riferito l’avvocato Thomas Walther, rappresentante di alcune vittime del caso.

Il campo di concentramento di Sachsenhausen

Il campo di Sachsenhausen fu aperto nel 1936 nei dintorni di Oranienburg, a nord di Berlino. Fu progettato come un campo modello soprattutto per quanto riguardava l’addestramento delle SS. Tra il 1936 e il 1945 furono imprigionate più di 200.000 persone. Decine di migliaia di queste morirono di fame, malattie e lavoro forzato, nonché a causa di esperimenti medici e operazioni sistematiche di sterminio di massa. Il 22 aprile 1945 le forze sovietiche liberarono il campo dai nazisti per poi trasformarlo a loro volta in un proprio campo di detenzione di prigioneri di guerra tedeschi.

Leggi anche: La storia del Campo di concentramento di Sachsenhausen in 10 punti

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Immagine di copertina: cerqueiraricardo da Pixabay