Fino al 2023 musei statali gratis per gli Aire che si trovano in Italia
Musei gratis per gli AIRE: manovra da 1,5 milioni di euro per favorire il turismo di ritorno e aiutare un settore in crisi
Per tre anni gli italiani residenti all’estero potranno entrare gratis nei musei d’Italia. Necessaria, a questo proposito, l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). La manovra ha diversi scopi. Favorisce il turismo di ritorno dei connazionali e permette di coprire i mancati introiti dei musei. Dà, infine, attenzione al settore turistico-culturale, estremamente penalizzato da inizio pandemia. Aree, parchi archeologici e musei gestititi dallo Stato aprono le porte gratuitamente a chi, residente all’estero, tornerà in Italia. Sarà sufficiente mostrare il documento di identità da cui risulta l’iscrizione all’AIRE o, in alternativa, chiedere al proprio Comune un certificato che la attesti. Ma un’autocertificazione va altrettanto bene.
Accesso gratuito a #musei e aree archeologiche per gli #italianiallestero iscritti #Aire. E’ quanto prevede un emendamento alla #manovra approvato dalla commissione bilancio della #Camera che stanzia per questo 1,5 milioni di euro l’anno nel triennio 2021-23 #cultura
— Italia Chiama Italia (@italiachiama) December 19, 2020
Iscrizione all’AIRE e caratteristiche del fondo
Il Consolato non può gestire le iscrizione all’AIRE, che è materia pertinente il Comune italiano d’appartenenza. Il fondo destinato a questa iniziativa è di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023. In caso di eccessive richieste e conseguente insufficienza del fondo messo a disposizione la Direzione generale Musei dello Stato italiano deve tempestivamente comunicare la notizia. Assegnerà così a ciascun ente museale una quota percentuale anziché il totale delle risorse spettanti, si legge nel decreto ministeriale.
«Segnale di rispetto» verso gli AIRE
L’emendamento è stato proposto da Francesca la Marca, deputata del PD, all’interno di un lavoro collettivo rivolto alla promozione delle misure per gli italiani all’estero. Commenta così il risultato: «Un segnale di rispetto verso gli italiani all’estero e una misura utile su entrambi i versanti, quello dei connazionali che vivono fuori e che potranno conoscere meglio l’arte e la bellezza dell’Italia e quello del nostro Paese che dall’intensificarsi dei flussi ricaverà risorse preziose per la sua ripresa». L’approvazione dell’emendamento è un risultato che si inscrive nel più ampio panorama della legge di bilancio per l’anno 2021 e il triennio fino al 2023. Nella proposta, sono diverse le misure volte a favorire gli italiani all’estero e ad aiutare il settore culturale in crisi.
Immagine di copertina: Galleria degli Uffizi da Pixabay, CC0 dalibro
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