Berlino richiude la cultura. Stop a concerti e teatri nonostante il successo del progetto

A causa dell’aumento dei contagi, il Senato di Berlino ha deciso di interrompere i progetti pilota per la ripresa di eventi culturali e sportivi con spettatori

La possibilità di assistere in presenza ad eventi culturali a Berlino è nuovamente molto lontana a causa del crescente numero di contagi. Lo scorso sabato, infatti, il Senato ha deciso di sospendere gli eventi di prova che si erano tenuti nelle ultime settimane nella capitale tedesca. Gli spettacoli prevedevano un pubblico contenuto, con capienza delle sale dimezzate e l’obbligo di test negativo per gli spettatori, incluso nel prezzo del biglietto. «È assolutamente chiaro che i progetti pilota che avevamo programmato per la cultura, per lo sport, e forse anche per la gastronomia, non possono più essere attuati» – ha dichiarato il Sindaco Michael Müller, subito dopo la riunione al Senato dello scorso sabato. I musei e le gallerie di Berlino, inclusa la famosa Isola dei Musei, rimangono invece aperti, sempre previa prenotazione e con l’obbligo di mostrare un test negativo all’ingresso.

Eine Aufführung im #BerlinerEnsemble, ein #Konzert am #Holzmarkt und in der #Philharmonie hatte es schon gegeben. Mit umfangreichen #Hygienemaßnahmen. Nun hat der #Senat weitere #Projekte erstmal aufs Eis gelegt. pic.twitter.com/5j1cEeZyBX

— rbb|24 (@rbb24) March 28, 2021

I progetti pilota delle scorse settimane

Dopo una pausa forzata di mesi, l’industria culturale aveva riposto grandi speranze nei progetti pilota, con la convinzione che si fosse finalmente trovato un compromesso per organizzare eventi in tutta sicurezza, anche in tempi di pandemia. I progetti di prova delle scorse settimane avevano infatti offerto a pochi fortunati la possibilità di assistere a diversi eventi nella capitale, tra i quali lo spettacolo teatrale tenutosi alla Berliner Ensemble e ai concerti all’interno della Philharmonie e della Konzerthaus. Sabato sera, inoltre, anche il mondo del clubbing aveva dato i primi segnali di ripresa. In accordo con il progetto “Perspective Culture”, lanciato dal Senato di Berlino, il Comitato dei Club di Berlino aveva infatti organizzato un concerto di musica elettronica all’interno del celebre Säälchen. Sebbene anche in questo caso la capienza fosse limitata e il pubblico dovesse necessariamente indossare la mascherina, i biglietti sono esauriti in pochi minuti. “Una scintilla di speranza”, aveva annunciato la Commissione Club di Berlino poco prima della decisione del Senato, che invece ha ben presto smorzato la gioia. Il vertice dello scorso sabato ha infatti deciso di sospendere anche questo tipo di iniziative. «Penso che sia giusto continuare a cercare un modo per rendere possibile questo tipo di iniziative, magari con opzioni aggiuntive per vaccinazioni e test. Ma al momento ci troviamo in una situazione in cui ciò non può avvenire senza comportare dei seri rischi» – ha annunciato Müller a seguito della decisione.

Spettacolo alla Berliner Ensemble della scorsa settimana, via Berlino Magazine

Il piano di nuove restrizioni

La decisione di congelare tutti i progetti pilota relativi agli eventi culturali in presenza del pubblico, rientra nel piano delle nuove restrizioni introdotte lo scorso fine settimana dal vertice del Senato di Berlino. Il Governo ha infatti deciso di adottare nuove misure più stringenti, in grado di contenere la terza ondata di pandemia. Già la scorsa settimana, con l’impennata dei contagi, Müller aveva sottolineato più volte la necessità di intervenire immediatamente per arginare la situazione, sebbene avesse negato la possibilità di tornare alle restrizioni che esistevano prima delle decisioni di allentamento federale e statale di inizio di marzo. Tra le nuove misure decise nel vertice, che entreranno in vigore a partire dal 31 marzo, rientra anche l’obbligo presentare un test negativo per l’accesso ai negozi, ai parrucchieri, ai barbieri e ai centri estetici. Tale obbligo non è previsto, invece, per i negozi di generi di prima necessità, come supermercati o farmacie.

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