Ivo Berg, il fotografo di esplorazione urbana che mostra la Berlino che non si conosce
A tu per tu con un fotografo urbano che periodicamente mostra una Berlino che in pochi conoscono: Ivo Berg
Ivo Berg è uno dei più promettenti fotografi della scena contemporanea berlinese focalizzata sull’ esplorazione urbana. Il suo porfolio vanta centinaia di scatti da ogni angolo di una città che ancora riserva tante scoperte. «Il trucco è vagare senza meta, ma con gli occhi aperti» ci racconta durante un’intervista che è anche un’occasione per vedere alcune dei suoi lavori. «Nonostante si tratti di zone prettamente abbandonate, il rispetto è sempre la prima regola. La vita e la storia di questi posti va lasciata intonsa, senza lasciare segno del proprio passaggio consci dei pericoli. Trattandosi di luoghi abbandonati da decenni, si può incappare in edifici fatiscenti, diroccati e spesso anche in edifici abitati da abusivi, che potrebbero non vedere di buon occhio la visita di estranei. Da non dimenticare che si tratta pur sempre di luoghi privati, e come tali il rischio di essere accusati di violazione di proprietà privata è alto». Del resto il credo degli urbexers recita: “Take nothing but pictures, leave nothing but footprints” ovvero “Non fare altro che foto, non lasciare altro che impronte”. Con questo motto gli urbexers definiscono lo spirito che anima ogni esploratore, che sia un fotografo o meno, che visita questi luoghi. Fare UrbEx, abbreviazione di urban exploration (esplorazione urbana), altro non è che l’attività legata alla visita di luoghi abbandonati con lo scopo di riscoprire aree ed oggetti sopravvissuti al tempo e al passaggio dell’uomo.
La ricerca dei luoghi
«Ci sono segni comuni che caratterizzano i luoghi abbandonati, solitamente assimilabili a cartelli vandalizzati, graffiti e finestre rotte. Questo spesso mi fa capire che si tratta di edifici in disuso, specialmente se vi sono finestre aperte, un ottimo segno che mi suggerisce che qualcuno è già stato lì. Per Berlino inoltre esiste un sito specifico, abandonedberlin, un blog realizzato da un ragazzo che visita periodicamente luoghi abbandonati – perfetti per l’esplorazione urbana – per i quali fornisce indicazioni precise su come arrivare e, soprattutto, come comportarsi. Trovare immagini su Instagram è un ottimo modo per scoprire nuovi luoghi. Talvolta basta un messaggio con il fotografo per trovare il luogo, mentre altre volte è più difficile in quanto si cerca sempre di tenere segreti i luoghi migliori, in modo da riservarsi la possibilità di tornare».
Pubblicizzare o meno i luoghi scoperti
«I siti per reperire informazioni sono innumerevoli, spesso esistono anche gruppi Facebook privati dove è possibile entrare per avere suggerimenti dagli altri membri. Spesso sono anche segnalati da mappe create ad hoc, ma solitamente non sono in buone condizioni per le mie foto. Si tratta di posti molto conosciuti e quindi molto frequentati e talvolta distrutti. Se sono luoghi che ho trovato personalmente preferisco non spargere la voce, solitamente ne sono molto orgoglioso e tendo a rivelarlo solo a persone di cui mi fido particolarmente. Se invece si tratta di un posto conosciuto, scovato in un blog o su Instagram, sono felice di condividere l’informazioni anche con estranei. Ovviamente la preoccupazione principale è legata alla sicurezza del posto. Capita spesso infatti che rivelando determinate location queste vengano vandalizzate con graffiti o immondizia e rese irriconoscibili. Lo scopo dell’esplorazione urbana d’altronde è legato strettamente alla riscoperta di luoghi dove è ancora possibile riconoscere lo scopo principale degli edifici; come vecchie fabbriche o ex sale da ballo».
I luoghi di Berlino preferiti
«La Bärenquell-Brauerei, un vecchio birrificio chiuso negli anni ’90 nel quartiere di Niederschöneweide a Treptow-Koepenick. La prima visita è stata probabilmente più di 10 anni fa e da allora sono tornato almeno altre 8-9 volte. Negli ultimi anni sta subendo dei restauri, non sarà più visitabile sfortutunamente, ma è stato interessante nel corso del tempo vedere l’evoluzione della zona, che ha sostenuto anni di vandalismo, ma anche tantissima street art difficile da vedere altrove. Un altro posto che frequentavo spesso è il kinderkrankenhaus Weißensee,un ex ospedale pediatrico a Weissensee che ora sta cadendo a pezzi ed è diventato molto pericoloso. Anche in questo caso il posto è cambiato spesso durante gli anni, quasi come un organismo vivente, e proprio per questo motivo la visita è sempre unica ed irripetibile. La natura cambia e cerca di riappropriassi dei posti, così come il passaggio delle persone lascia il segno ed il luogo cambia con il passaggio di ognuno di noi. Spesso non sai nemmeno cosa aspettarti».
Perché Berlino
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«Berlino è un luogo ideale per un fotografo interessato all’esplorazione urbana. Non ho mai preso in considerazione l’idea di vivere altrove, ogni uscita esplorativa si rivela una sorpresa. Ricordo ancora quella volta in cui ho visitato un’ex abitazione vietnamita abbandonata, probabilmente risalente a prima del crollo del muro, con edifici classici della Berlino dell’est. Il luogo non era interessante in sé, ma tutta l’area, negli anni era stata avviluppata dalla vegetazione che gli dava un aspetto post-apocalittico. Tornando negli anni ho scoperto che una famiglia di rumeni – venuta in Germania per lavorare – si era trasferita in quelle rovine, riqualificandole. Per me è stato scioccante. Non pensavo che qualcuno in Germania potesse vivere in quelle condizioni, ma è stata una scoperta piacevole e torno spesso a visitarli. La morale è che non sai mai cosa aspettarti quando pratichi l’esplorazione urbana a Berlino.
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Immagini dell’articolo: © Ivo Berg https://www.ivobergphotography.com/
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