5 startup di Berlino pronte a conquistare il mondo
Si espande l’orizzonte delle startup a Berlino
Senza ombra di dubbio la Germania possiede una delle reti di startup più ampie ed attive d’Europa. In particolar modo Berlino è il secondo centro europeo per numero di startup con oltre 10 miliardi di euro investiti dal 2016; solamente lo scorso anno ha raccolto oltre 2 miliardi di euro. Qual è il suo segreto? Berlino è la capitale economica europea e possiede un ecosistema tecnologico avanzato che esalta la ricca offerta pubblica iniziale e gli imprenditori con esperienza. Allo stesso tempo vivere e lavorare a Berlino è più conveniente ed accessibile rispetto ad altre città. Nell’ultimo anno la realtà delle startup berlinesi si è espansa, soprattutto nei settori della tecnofinanza, del cibo e del gaming. Abbiamo preparato per voi una lista di cinque startup di successo nate a Berlino.
1) Gorillas
Stimato e al contempo tanto criticato, non si può mettere in dubbio il successo del modello dark store e la startup berlinese Gorillas ne è un esempio lampante. “I supermercati non sono più di moda”, ha sottolineato il Global Brand Director Angharad Probert. Il servizio di consegna a domicilio tramite l’app Gorillas permette di ordinare generi alimentari last-minute e riceverli direttamente a casa nel giro di 10 minuti. Fondata a maggio 2020 da un gruppo di giovani universitari, impiega attualmente circa 10mila dipendenti e ha esteso il proprio business in 8 mercati mondiali: Germania, Italia, Francia, Olanda, Spagna, Regno Unito, Belgio e Stati Uniti. Il successo di Gorillas è indiscutibile: in poco più di un anno ha raccolto oltre 300 milioni di euro dai più noti investitori a livello mondiale, come Coatue Management, DST Global, Tencent e Atlantic Food Labs.
2) Planetly
Planetly opera al fianco delle aziende che intendono contenere le emissioni di CO2. Nel 2019 Anna Alex ha fondato la startup berlinese dopo aver tentato di controbilanciare il carbon footprint nell’impresa per la quale lavorava all’epoca. Sempre di più consumatori e investitori richiedono alle aziende di svolgere il proprio business in maniera ecosostenibile. Tuttavia, il calcolo del carbon footprint, oltre ad essere particolarmente complesso, è anche costoso. “Perché non sfruttare le migliori tecnologie così da semplificare il calcolo alle aziende?” ha pensato la fondatrice. Perciò Planetly impiega un software per l’analisi del carbon footprint, in modo che le aziende possano mettere in atto misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2. Finora importanti investitori, come Speedinvest, Cavalry Ventures e 468 Capital, hanno contribuito al finanziamento di 7 milioni di euro nel progetto di Planetly.
3) Wonder
Con l’avvento della pandemia Stephane Roux, Leonard Witteler e Pascal Steck hanno compreso l’importanza delle piattaforme di videoconferenza ed hanno unito le loro energie imprenditoriali in Wonder. L’idea è basata su un vecchio software sviluppato da Witteler durante il periodo universitario. A differenza di tante altre piattaforme, Wonder mette a disposizione una mappa bidimensionale per visualizzare i partecipanti alla conferenza. Inoltre permette di conversare o scrivere a coppie o a piccoli gruppi, simulando di fatto la realtà. Su Wonder la comunicazione è più interattiva in quanto non esiste solo un unico parlante e un gruppo di ascoltatori. A febbraio 2021 la startup ha collezionato un pacchetto di 700mila utenti, tra cui Johnson & Johnson, Deloitte e Siemens. Wonder non smette di crescere, in un solo anno ha ottenuto quasi 11 milioni di euro dagli investitori.
4) Popcore
La startup Popcore si occupa di sviluppo di giochi hyper-casual per smartphone. Fondata nel 2018 dai fratelli Thomas e Johannes Heinze, la startup è cresciuta in fretta e ad oggi conta oltre 400mila download e un guadagno di 4.5 milioni di euro. La strategia di sviluppo hyper-casual consiste nello sviluppare giochi molto semplici e con una grafica minimalista, dunque “tutti possono utilizzare questi giochi” ha chiarito Johannes Heinze. Popcore sfrutta inoltre il potenziale della pubblicità. Il primo gioco lanciato è stato Connect the Pops!, rientrato nella classifica dei migliori 100 giochi in più di 100 mercati.
5) Theion
Theion produce batterie ricaricabili allo stato solido. Nel 2020 Florian Reuss e Marek Slavik hanno fondato la startup con l’intento di sviluppare soluzioni tecnologiche in grado di contribuire alla diffusione di veicoli elettrici. La novità apportata da Theion nel settore riguarda la tecnologia a cristalli abbinata all’utilizzo di zolfo e litio come materie prime. Le innovative batterie proposte da Theion migliorano le tipiche caratteristiche delle ricaricabili, come la sostenibilità, produzione di zero emissioni, costo, sicurezza e prestazioni tecniche.
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In copertina: Business da Pixabay, CC0