13 agosto 1961: ricorre oggi il 60esimo anniversario della costruzione del Muro di Berlino
Ricorre oggi il 60esimo anniversario dall’inizio della costruzione del Muro di Berlino: una bellissima mostra si svolge alla East Side Gallery.
Nella mattinata del 13 agosto 1961, i cittadini che vivevano a Berlino Est videro la propria quotidianità cambiare drasticamente. Nel corso di una notte era sorta una recinzione a delimitare i settori occidentali della città. Intere famiglie si trovarono separate e a molti fu proibito il passaggio a ovest per raggiungere i posti di lavoro. Per oltre 28 anni il Muro di Berlino ha diviso l’est e l’ovest del mondo, diventando un simbolo della Guerra Fredda. Centinaia di persone hanno perso la propria vita tentandone il passaggio tra il 1961 e il 1989. Oggi, a distanza di 60 anni, a ricordare quel periodo buio della storia della Germania e del mondo esiste la East Side Gallery. Con i suoi murales dipinti da 118 artisti provenienti da 26 Paesi diversi, ciò che resta oggi del Muro di Berlino vuole rappresentare la libertà e l’unione delle genti, per molto tempo tristemente divise. È qui che, per ricordare la costruzione del Muro di Berlino, da giovedì 12 a domenica 15 si terrà una bellissima mostra organizzata da Stiftung Berliner Mauer, Art Up e Fair Kiez. Prenderanno parte al progetto anche gli artisti italiani Fulvio Pinna e Gabriele Nugara con la realizzazione di una video-installazione.
Cenni storici sulla costruzione del Muro.
Nei primissimi anni di vita della nuova Germania divisa tra BRD e DDR, Berlino godeva ancora di una certa libertà. Sebbene la ex capitale dello Stato nazionalsocialista fosse già spartita tra le quattro potenze vincitrici della Guerra, i cittadini potevano ancora spostarsi liberamente da un settore all’altro per questioni personali o lavorative. Con l’incrinarsi dei rapporti tra gli Alleati e l’Unione Sovietica, che culminerà velocemente nell’inizio della Guerra Fredda, la situazione cambiò. Sempre più persone tentarono la fuga dalla DDR per cercare migliori condizioni di vita a ovest, e l’ombra di quello che in seguito divenne il muro più famoso del mondo cominciò ben presto a incombere su Berlino. Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, migliaia di funzionari della DDR iniziarono a porre le fondamenta per la barriera, che inizialmente consisteva in un recinto di filo spinato posto a delimitare da BRD. Nei suoi 28 anni di vita il Muro di Berlino andò incontro a diverse trasformazioni. Nel 1965 venne infatti costruito un secondo muro per scoraggiare ulteriormente i tentativi di fuga dall’est. Nel 1975 la parete venne potenziata con recinzioni, fossati anticarro, torri di guardia con cecchini armati e bunker: era il cosiddetto “Muro di quarta generazione”. Dopo la costruzione del Muro di Berlino, i tentativi di fuga furono 5.000, rispetto ai 2,6 milioni registrati tra il 1949 e il 1961.
La caduta del Muro: il giorno della libertà.
Tutt’altro che improvvisa, la caduta del Muro di Berlino fu preannunciata da una serie di eventi. Il 19 agosto 1989 si era tenuto il cosiddetto “picnic paneuropeo” tra Austria e Ungheria, in cui si scelse di rimuovere le restrizioni sul confine ungherese. Questo primo cenno di libertà permise la fuga dalla DDR a migliaia di tedeschi. Nei mesi successivi una serie di incomprensioni tra i piani alti della DDR vennero trasmesse in modo errato dai media. Dopo giorni di sconcerto, il 9 Novembre 1989 migliaia di cittadini della DDR si riversarono nelle Grenzübergangsstelle – i valichi di frontiera presso la stazione di Friedrichstraße- chiedendo a gran voce di attraversare il confine. Le guardie, non equipaggiate per gestire una folla di tali dimensioni e sprovviste allo stesso tempo di chiari ordini dall’alto, furono infine costrette ad aprire i posti di blocco. Quel giorno i berlinesi dell’est e dell’ovest poterono riabbracciarsi, ma per la famosa riunificazione della Germania dovettero attendere ancora quasi un anno, fino al 3 ottobre 1990.
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In copertina: Screenshot da Youtube