Majakowskiring, la suggestiva strada ovale di Berlino senza né inizio né fine

Il Majakowskiring si trova nel quartiere di Niederschönhausen, incastonato tra la Viktoriastrasse e la Kronprinzstrasse

A livello urbanistico il Majakowskiring è formato da un circuito chiuso, di forma ovale, ed è attraversato da un’unica strada nei suo punti più stretti. La sua particolare conformazione lo rende una realtà separata dal mondo esterno. Infatti, le villette presenti al suo interno, tutte provviste di giardini e fontane in stile rinascimentale, sono completamente tagliate fuori dalla vita dei quartieri circostanti. Proprio per questa sua componente strategica, è stato il luogo di rifugio e di riposo di molti esponenti del mondo politico tedesco e russo durante il XIX secolo.

 

L’impenetrabile fortezza della classe dirigente

Alla fine della seconda guerra mondiale, le ville borghesi del Majakowskiring vennero sequestrate dalle autorità russe e messe a disposizione degli alti funzionari dell’apparato di Stato dell’URSS. Dopo la creazione della Repubblica Democratica Tedesca nel 1949, ci alloggiarono i membri del Partito Socialista Unitario Tedesco (PSUT). Nella villa numero 28 subentrò il segretario generale Walter Ulbricht (1893 – 1973). Nella numero 58 invece, si soffermò Erich Honecker, membro del comitato centrale della DDR. Nel corso degli anni, venne progressivamente innalzato un muro in cemento armato attorno alla “cittadina”. Solo chi era in possesso di un permesso speciale era autorizzato ad entrare. Fu solo nel 1960 che i membri del PSUT spostarono il loro quartier generale nella zona di Wandlitz, a nord di Berlino.

Majakowskiring

Majakowskiring

Un omaggio al poeta russo Majakowski (1893 – 1930)

Il poeta Vladimir Majakowski fu uno dei più importanti poeti della storia dell’Impero russo e dell’Unione Sovietica (URSS). Si distinse per il suo impegno nel movimento futurista, del quale firmò il manifesto intitolato “Una Sberla in Faccia ai Gusti del Pubblico”. Inoltre, pubblicò tutta una serie di opere letterarie come “Nuvole e Pantaloni” e “Flauto Spinale” che appartengono al patrimonio culturale dell’URSS. Nel 1917 si schierò in favore della Rivoluzione, per la quale assunse un ruolo propagandistico durante la guerra civile (1917 – 1921).

I fatti che attorniarono la sua morte sono suggestivi. Nonostante abbia scritto una lettera di suicidio pochi giorni prima di essere ritrovato morto nel suo appartamento, le autorità non poterono confermare l’ipotesi di un suicidio. Infatti, il proiettile rinvenuto nel suo cadavere non corrispondeva al calibro della sua pistola. Inoltre, un testimone confermò di avere udito due spari quella notte. Fino ad oggi non si può escludere che Majakowski sia stato ucciso per le sue idee politiche.

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Immagine di copertina: Majakowskiring Copyright Orderinchaos da Wikimedia cc4.0