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La Germania darà 8.2 milioni di € alla Siemens per un impianto ad idrogeno in Cile

La Germania finanzia la Siemens per il progetto Haru Oni

Mercoledì il Ministero dell’Economia della Germania ha dichiarato che il Governo tedesco finanzierà, con un contributo di 8,2 milioni di euro (9,9 milioni di dollari) la Siemens Energy, che sta realizzando un nuovo impianto ad idrogeno.

Il progetto, che prende il nome di “Haru Oni”, è noto anche come HIF (Highly Innovative Fuels), e prevede la realizzazione e la messa in funzione di un impianto eolico che avrà sede precisamente a Cabo Negro, nella Regione di Magellano a sud del Cile. L’investimento totale per la sua realizzazione sarà di 35 milioni di euro, e la Germania ha deciso di aderirvi poichè i propositi sono in linea con la strategia nazionale tedesca, che punta “a sfruttare le opportunità che l’idrogeno offre per il clima, l’energia e la politica economica” secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia Peter Altmaier.

E-Fuels: l’innovazione al servizio dell’ecosostenibilità

Il Cile è stato scelto in quanto è una delle aree geografiche più produttive al mondo per quanto riguarda la produzione di energia eolica, con le sue favorevoli condizioni climatiche e il conseguente basso costo dell’elettricità. Quello che verrà realizzato, sarà il primo impianto integrato a scala industriale del mondo a produrre idrogeno e combustibili sentitici a zero impatto ambientale. Per la produzione dell’idrogeno sostenibile, o idrogeno verde, il processo avverrà tramite l’uso di elettrolizzatori che, alimentati dall’ energia eolica, separeranno la molecola di acqua per ridurla ai suoi due componenti, ossigeno e idrogeno. Successivamente, il carbonio verrà estratto dall’aria e combinato con l’idrogeno verde. Da questo processo ne deriverà il metanolo, o alcol metilico, un carburante noto per la sua “fiamma invisibile” che viene utilizzato in alcuni propulsori di auto da corsa (es. IndyCar). Infine, il processo prevede la trasformazione del metanolo in carburante ecologico (eFuels), tramite la tecnologia MTG (Methanol to Gasoline) fornita dalla ExxonMobil.

Il carburante sintetico viene quindi realizzato senza idrocarburi ed esclusivamente attraverso elementi rinnovabili. Rappresenta un combustibile a basse emissioni di carbonio che può essere utilizzato per i mezzi di trasporto. In termini di quantità, il progetto “Haru Oni” prevede la produzione di 130.000 litri di eFuels nella fase pilota, fino al 2022; la produzione verrà poi rinforzata per raggiungere i 500 milioni di litri entro il 2025, e i 550 milioni nel 2026.

La Siemens e gli altri sostenitori degli Highly Innovative Fuels

Il progetto Haru Oni è sostenuto e condiviso da diversi partner internazionali, tra cui la Siemens Energy, che il governo tedesco ha deciso di finanziare. La multinazionale si colloca come co-sviluppatore del progetto e funge da collegamento tra i vari sistemi dell’intera catena del valore: dalla produzione di energia tramite le turbine eoliche Siemens Gamesa, alla produzione dell’idrogeno verde, fino alla sua conversione in combustile sintetico. Il CEO della Siemens Energy, Christian Bruch sottolinea che “Impostare un’economia sull’energia sostenibile comporta alcune riconsiderazioni. L’energia rinnovabile non sarà più prodotta solo dov’è necessaria, ma dove le risorse naturali, come vento e sole, sono reperibile in larga scala”.

Oltre la Siemens, tra gli altri partners coinvolti nell’HIF si trovano l’AME, la società elettrica cilena principale promotrice dell’iniziativa e titolare del progetto, l’ENAP l’azienda petrolifera cilena, e l’italiana Enel, co-fondatrice dello stabilimento che si occuperà degli aspetti relativi all’energia eolica e all’elettrolisi.

Ad appoggiare il progetto c’è anche l’azienda automobilistica Porsche, che rappresenterà il principale acquirente del nuovo eFuels, con un investimento iniziale di 20 milioni di euro. Oliver Blume, CEO dell’azienda, afferma che “L’elettromobilità è una priorità per la Porsche”. Il carburante sostenibile verrà impiegato nel motorsport, nel Porsche Experience Center e, successivamente, anche nelle altre vetture.

Gli investimenti delle multinazionali sono stati elogiati dal Ministro dell’Economia della Germania, Peter Altmaier, in quanto secondo lui “L’idrogeno è una componente chiave per il successo della trasformazione energetica in ogni settore”. Inoltre, il Ministro dichiara che la Germania non sarà in grado di coprire il fabbisogno nazionale unicamente con la produzione interna, e anticipa la necessità di partnership internazionali.

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