Il tedesco che “ inventò” il dollaro e Babbo Natale
A soli 20 anni, Thomas Nast del Palatinato è diventato il più famoso illustratore negli Stati Uniti. Ha descritto la guerra civile, ha combattuto la corruzione e ha creato le due icone più famose d’America
L’infanzia e la giovinezza di Nast sono state quelle tipiche dell’immigrazione tedesca del XIX secolo verso gli Stati Uniti. Nato a Landau nel 1840, sua madre lasciò il Palatinato con lui e sua sorella nel 1848 per sfuggire alla povertà. Il padre, un musicista militare, li seguì tre anni dopo. Nast ha sempre trovato difficile imparare la lingua inglese, tanto che nella scuola di New York che frequentava era considerato un fallito, oltre ad essere mingherlino e non idoneo allo sport. Ma aveva un talento che poteva fare a meno delle parole: il disegno. Poiché la fotografia non era ancora adatta per catturare i movimenti delle immagini a causa dei tempi di esposizione estremamente lunghi, i giornali impiegavano una serie di illustratori. Dopo aver preso lezioni di disegno per alcuni mesi, Nast fece domanda per essere assunto dal giornale illustrato di Frank Leslie. Il suo primo incarico – disegnare dal porto i traghetti durante l’ora di punta – gli valse il lavoro. All’epoca aveva solo 15 anni. Tre anni dopo iniziò a lavorare per il “New York Illustrated News”, per il quale andò in Europa come reporter. Qui scrisse della battaglia del secolo a Farnborough e fu testimone dell’invasione di Napoli da parte di Garibaldi, che aveva già incontrato a New York quando aveva frequentato per qualche tempo l’ambiente degli immigrati.
View this post on Instagram
Abramo Lincoln e la nascita di Babbo Natale
Con “Harper’s Weekly, A Journal of Civilization”, una rivista politica americana con sede a New York City, Nast divenne rapidamente famoso e ogni settimana raggiungeva un vasto pubblico di lettori che apprezzava particolarmente le sue caricature politiche e i suoi commenti caustici sulla situazione politica durante la guerra civile americana. Come la maggior parte degli americani con radici tedesche, Nast scelse di stare dalla parte del nord e contro la schiavitù. Il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln fece ripetutamente riferimento alle sue vignette caustiche che denunciavano il razzismo del sud. Per questo motivo Lincoln lo nominò il “miglior reclutatore”. Nast dimostrò di aver incontrato il favore dei suoi contemporanei come nessun altro con la “foto speciale di Natale” che Lincoln aveva voluto nel dicembre 1862. Il disegnatore prese come modello il Felznickel o Pelzmärtel, termine usato in alcune parti della Franconia per indicare colui che, il giorno di San Martino, l’11 novembre, o il giorno di San Nicola, il 6 dicembre, portava noci e frutta nel suo sacco per i bambini buoni. Gli disegnò guance paffute, una lunga barba e gli fornì giacca e pantaloni a stelle e strisce patriottiche e un cappello bordato di pelliccia. Fu così che nacque il Babbo Natale d’America, che divenne rapidamente un’icona nazionale. Perché a differenza di San Nicola, che molti soldati dell’Unione conoscevano dall’Europa, inizialmente non piaceva ai bambini, ma piuttosto distribuiva i suoi doni alle truppe sul campo, divenendo una figura di consolazione nazionale.
La creazione del dollaro statunitense
Babbo Natale non è stata l’unica figura con la quale Nast ha arricchito l’immaginario americano. Un altro era lo zio Sam, che, con un frac, un cappello a cilindro e una folta barba appuntita, è stato disegnato prendendo spunto da Abraham Lincoln. Infine Nast disegnò l’elefante che divenne il simbolo, valido ancora oggi, del Partito Repubblicano contrapposto all’asino, simbolo dei Democratici. Con i suoi disegni, Nast ha anche contribuito a far conoscere la “S” come simbolo del dollaro in ogni angolo del Paese. Il simbolo del dollaro fu anche l’arma di Nast nella lotta in cui si era impegnato dopo la fine della guerra civile. Il nemico era William Tweed, che si faceva chiamare “Boss” ed era membro del consiglio comunale e membro del Congresso democratico di New York. Tweed aveva trasformato la St. Tammany Society, un venerabile ente di beneficenza, in un gruppo criminale di uomini influenti, così potenti che Tweed avrebbe potuto essere di lì a poco eletto presidente del comitato di revisione della città. Insieme ad altri media, settimana dopo settimana, Nast denunciò il Boss con le sue vignette, la cui somiglianza sostituì con il simbolo del dollaro. Una dichiarazione di Tweed la dice lunga: «Non mi interessa cosa pubblicano i giornali su di me, dato che le mie pecore non sanno leggere comunque. Ma capiscono questi disegni».
Visualizza questo post su Instagram
Nast sopravvisse ai tentativi di intimidazione e corruzione di Tweed. Quest’ultimo perse le elezioni nel 1871 e subito dopo il processo a riguardo e la libertà. Nast era finalmente un uomo famoso e ricco ma i tempi cambiarono velocemente. Ben presto i disegni di Nast non corrisposero più allo spirito culturale dell’epoca. I suoi vecchi lettori repubblicani si risentirono per il passaggio al campo democratico. Anche il suo giornale, “Nast’s Weekly”, fallì. Per salvarlo dalla rovina, il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt nominò console Nast in Ecuador, dove cadde vittima della febbre gialla nel dicembre 1902. Nel 1931, Coca-Cola mise per la prima volta la figura di Babbo Natale al centro della sua pubblicità natalizia, inconfondibilmente simile al modello disegnato da Nast.
Leggi anche Krampus, la risposta tedesca a Babbo Natale che terrorizza i bimbi cattivi
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter
Immagine di copertina: Babbo Natale da Pixnio CC0