Il bunker di Hitler, la storia e come trovare il luogo in cui Hitler visse i suoi ultimi 105 giorni
Fuhrerbunker: il bunker dove Hitler trascore gli ultimi mesi della sua vita e come raggiungerlo
Il 16 gennaio del 1945, Adolf Hitler si stabilì al Fuhrerbunker e lo rese il suo ultimo quartier generale. Trasformò la fredda struttura sotterranea nel centro di comando del regime nazista. Inizialmente il Fuhrerbunker doveva fungere da rifugio antiaereo, ed era situato sotto la Nuova Cancelleria così che Hitler lo potesse durante i soggiorni a Berlino. Dopo la guerra i sovietici distrussero il sistema del bunker, rimangono ancora solo alcuni corridoi ma sono sigillati e isolati dal pubblico. Il luogo dove oggi ci sono i resti del bunker, si trova a pochi passi dalla porta di Bandeburgo, all’angolo tra In den Ministerg’rten e Gertrud-Kolmar-Strae. Per i passanti, la zona è (volutamente) un parcheggio insignificante situato al centro di un complesso residenziale. Nel 2006, nel parcheggio è stato eretto un cartello che descrive il rifugio e gli orrori che ne seguirono all’interno. La posizione del bunker rimase ignota per molti anni, come scelta del governo tedesco per evitare che lo spazio diventasse un punto di manifesto e ritrovo dei neonazisti.
La storia del Bunker
Il complesso sotterraneo di Fuhrerbunker era originariamente inteso come un rifugio antiaereo. Successivamente lo ampliarono per fornire protezione permanente a Hitler e ad altri membri della leadership nazista. L’atto finale di Fuhrerbunker era una struttura a più piani quasi 10 metri sotto terra e protetta da 3 metri di cemento. All’inizio del 1945 le cose si stavano mettendo male per i tedeschi, e la situazione si deteriorò rapidamente, mentre le forze dell’opposizione arrivavano da tutte le parti verso Berlino. Il dittatore nazista rimase all’interno del bunker per cinque mesi e il suo ultimo momento di vita fuori dal bunker avvenne il giorno del suo 56esimo compleanno. Quella stessa sera, l’Armata Rossa iniziò a bombardare il centro di Berlino. Ben presto fu chiaro che tutto era perduto. Il 1o maggio 1945 il Gran Ammiraglio Karl Donitz, che servì come Comandante in Capo per la Germania settentrionale, dichiarò in radio la morte di Hitler, combattendo “a capo delle sue truppe”. Questa affermazione, anche se all’epoca confermata dalla stampa internazionale, era falsa. Qui sotto riportiamo una clip dal film “La Caduta” che mostra una ricostruzione accurata del bunker.
Il suicido di massa nel bunker
Il 29 aprile, Hitler sposò Eva Braun in una piccola cerimonia civile all’interno del Fuhrerbunker, poco prima di dettare il suo testamento. La coppia si suicidò verso le 15:30 del 30 aprile: lui con un colpo di pistola alla testa e con il cianuro, lei col cianuro. Il suicidio di Hitler fu un atto premeditato per evitare la cattura, poiché la sconfitta era innegabilmente chiara. Sotto il loro ordine, gli assistenti bruciarono i loro resti e li seppellirono nel giardino. Più tardi, gli agenti dell’Intelligence sovietica scoprirono il complesso e trovarono più di una dozzina di corpi, compresi quelli dei sei figli di Goebbel, anche loro per ingestione di cianuro. Il sito rimase inutilizzato e trascurato fino a dopo la caduta del muro di Berlino, quando lo sviluppo della zona ha spinto la scoperta di diverse sezioni sotterranee. Oggi, tutto ciò che rimane del Fuhrerbunker è un paio di stanze, invisibili in superficie. La Nuova Cancelleria e le porzioni fuori terra del bunker (una ciminiera, una guardia e una singola uscita) furono demolite nel 1947 dai sovietici e mai ricostruite.
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Immagine di copertina: Wikipedia CC BY-SA 4.0 di Hnapel – Own work.