Perché per il nazismo era diventato fondamentale trovare i resti di Atlantide
Un aspetto fondamentale della personalità del Führer era la sua ossessione per la mitologia e l’esoterismo, determinante per la costruzione del suo programma politico
Chiunque abbia visto la serie di film su Indiana Jones si ricorderà che l’archeologo americano interpretato da Harrison Ford andava alla ricerca di manufatti come l’Arca dell’Alleanza o il Santo Graal. Nelle pellicole il nemico principale di Indiana erano i nazisti, anch’essi alla ricerca di questi oggetti mitici, secondo Hitler riuscire a scovarli gli avrebbe consentito di vincere la guerra e diventare padrone del mondo. Le vicende narrate nel film potrebbero sembrare assurde, invece l’ossessione dei nazisti per alcuni oggetti o luoghi ritenuti magici era una realtà. Ad esempio, la ricerca del Santo Graal aveva portato, nel 1944, al massacro di gran parte della popolazione della cittadina francese di Oradour-sur-Glane, colpevole di aver nascosto il prezioso oggetto. Nel 1938, subito dopo la conquista dell’Austria, uno dei primi gesti di Hitler fu quello di impossessarsi della Lancia di Longino, conservata a Vienna, che, secondo la leggenda, aveva trafitto il costato di Cristo. Ma non erano solo le reliquie che Hitler cercava disperatamente in giro per il mondo. Il Führer voleva anche trovare alcuni luoghi mitici, siti nominati nei testi più antichi e che ora non esistono più. Uno di questi era Atlantide, la leggendaria isola sprofondata in mare, ritenuta dai nazisti la culla della razza ariana: un articolo di Paul Ratner tenta di spiegarci come sia nata questa convinzione.
[adrotate banner=”34″]
L’importanza di Atlantide per i nazisti era dovuta al fatto che l’isola perduta sarebbe stata un luogo abitato da una stirpe ariana geneticamente superiore al resto dell’umanità
Atlantide venne nominata per la prima volta da Platone in due dialoghi, Timeo e Crizia, scritti circa nel 360 a.C. Per il filosofo greco Atlantide fu una delle più potenti civiltà dell’antichità. La sua distruzione avvenne a causa della corruzione dei suoi abitanti, puniti da una catastrofe naturale che cancellò l’intera isola. La leggenda di Atlantide si tramandò per secoli e, ovviamente, non venne ignorata dai nazisti, che si ritenevano eredi di questa ancestrale civiltà. Basandosi sulla assurda teoria pseudoscientifica, poi ovviamente smentita, del “ghiaccio cosmico”, i nazisti credevano che Atlantide fosse abitata da una razza perfetta. Secondo questa teoria il pianeta terra era circondato da 8 satelliti che, ciclicamente, cadevano sulla terra, provocando cataclismi come, appunto, la distruzione di Atlantide. Un altro aspetto della teoria del ghiaccio cosmico affermava che, a seconda dell’avvicinamento di questi satelliti, si sarebbero sviluppate, in alcuni luoghi della terra, stirpi geneticamente perfette.
Le ricerche di Atlantide e dei discendenti ariani dei suoi abitanti impegnò per molto tempo i nazisti
Secondo gli studi fatti da alcuni archeologi nazisti, Atlantide si sarebbe trovata nell’Oceano Atlantico, in un punto tra il Portogallo e la Gran Bretagna. Pensavano anche che alcuni sopravvissuti alla distruzione di Atlantide fossero riusciti ad arrivare in India e in Tibet, da qui la convinzione del gerarca nazista Heinrich Himmler che gli abitanti di queste zone fossero, ancora oggi, esempi perfetti di individui ariani. Himmler, per trovare questi uomini ‘perfetti’ o comunque prove della loro esistenza, organizzò varie spedizioni in Tibet. La più famosa è quella del 1938, quando vennero mandati sull’Himalaya numerosi scienziati nazisti, guidati dall’esploratore e zoologo Ernst Schäfer. Durante questa spedizione vennero raccolti molti reperti e vennero misurati e analizzati i tratti somatici degli abitanti di queste zone, concludendo, non si sa su quale fondamento scientifico, che i tibetani fossero realmente i discendenti degli ariani che abitavano Atlantide.
Leggi anche: Le opere di Hitler sono state vendute per 391mila €
[adrotate banner=”39″]
SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
[adrotate banner=”34″]
Immagine di copertina: Atlantide ©Jerrye and Loid Krotz MD CC BY-SA 3.0 Adolf Hitler ©Bundesarchiv, Bild 102-13774 / Unknown Heinrich Hoffmann CC-BY-SA 3.0