Perché l’Erasmus si chiama così e come dietro al tutto ci sia un’italiana

La storia di Mamma Erasmus

Sofia Corradi è stata una delle prime donne a ottenere la borsa di studio Fulbright che le permise, nel 1957, di andare a studiare negli Stati Uniti, dove conseguì un master in legislazione universitaria comparata alla Columbia University. Al suo ritorno a Roma, tuttavia, i titoli conseguiti e gli esami dati non furono ritenuti validi dalla sua università. Da qui nacque in lei l’idea, che espose nel 1969, da cui poi prese vita il progetto Erasmus. La sua idea era riassunta nel seguente appunto: «Lo studente, anche se non appartenente a famiglia residente all’estero, può chiedere di svolgere parte del suo piano di studio presso università straniere, presentandolo all’approvazione del Consiglio di Facoltà in preventivo. Il Consiglio di Facoltà potrà dichiarare l’equivalenza, che diventerà effettiva dopo che lo studente avrà prodotto la documentazione, degli studi compiuti all’estero». Questo appunto riscosse sempre più consenso, si mobilitarono prima le istituzioni italiane, poi quelle europee. Nel 1987 venne ufficialmente creato il progetto Erasmus. Sofia Corradi nel novembre del 2016 ha ricevuto l’Ordine al merito della Repubblica italiana.

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Il progetto Erasmus

Il nome Erasmus nasce dall’acronimo di “European Region Action Scheme for the Mobility of University Students” . Consiste in un progetto promosso dall’Unione Europea per favorire la mobilità studentesca. Il nome Erasmus, tuttavia, era legato a questo tipo di mobilità culturale già a partire dal quindicesimo secolo grazie al teologo, filosofo e umanista Erasmo da Rotterdam. Egli viaggiò per diversi anni attraverso il territorio europeo con l’intento di conoscerne le differenti culture. Il progetto Erasmus dà la possibilità agli studenti di trasferirsi in un paese europeo diverso dal proprio per proseguire i propri studi per un periodo che va da tre a dodici mesi. Le statistiche dimostrano quanto nel corso degli anni l’Europa investa sempre più nel progetto Erasmus. Ogni anno sono sempre di più i giovani che partono per studiare all’estero e incontrare nuove idee e culture.


L’Erasmus prima della nascita del progetto

Il progetto Erasmus nasce in risposta a esigenze che non sono proprie del nostro secolo. La storia è piena di esempi di viaggi di questo tipo. Già a partire dal diciassettesimo secolo era consuetudine che i giovani di buona famiglia completassero la loro istruzione compiendo il Grand Tour. Il Grand Tour (dal quale originano la parola turismo e i suoi derivati) era un viaggio che poteva durare da pochi mesi fino a svariati anni, durante i quali i giovani viaggiavano e scoprivano le maggiori capitali culturali europee. L’Italia è sempre stata una tappa fissa grazie all’incredibile numero di beni artistici e storici nel nostro territorio. Molti dei pensatori più importanti del nostro millennio hanno aderito a progetti simili, dimostrando quando lo scambio interculturale sia una risorsa fondamentale per l’umanità. Molti di questi giovani viaggiatori hanno prodotto brillanti testimonianze del loro viaggio come “Viaggio in Italia” di Goethe. La stessa Sofia Corradi racconta in questo video l’Erasmus di Giulio Cesare.

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Immagine di copertina: © Screenshot da Youtube