Schweppes, ©https://www.youtube.com/watch?v=8UlaUlKhZtU

La storia della Schweppes e del suo inventore, il tedesco Johann Jakob Schweppe

Ecco come il tedesco Johann Jakob Schweppe diede origine alle bollicine più amate di sempre

Schweppes è il conosciutissimo marchio dell’omonima azienda inglese di bibite gassate, dal 2008 di proprietà dell’azienda statunitense Dr Pepper Snapple Group. La bevono tutti, o quasi, si trova al bar, sugli scaffali dei supermercati e sui cartelloni pubblicitari. Eppure pochi conoscono la sua storia, che affonda le sue radici nel lontano 1783. L’ideazione della bevanda risale infatti a quando Johann Jacob Schweppe, un gioielliere e scienziato tedesco, sviluppò un processo per produrre acqua gassata in base alle scoperte del chimico inglese Joseph Priestley. Jacop inventò dunque il primo procedimento industriale per la cattura e l’imbottigliamento delle celeberrime bollicine. L’invenzione riscosse da subito un grande successo e venne approvata persino da molti medici. Dopo la sua fondazione a Ginevra, Schweppes divenne pertanto la prima industria moderna di bevande analcoliche.

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Un po’ di storia della bevanda e della sua formidabile invenzione

Quanti conoscono la vera origine della Schweppes? Molti credono si tratti di un prodotto dell’industria moderna. Invece la sua storia incomincia nel Perù del XVII secolo. La leggenda narra che nel 1638 la contessa Ana de Osorio Chinchón, moglie del viceré Luis Jerónimo de Cabrera, venne curata con rimedi tradizionali indigeni ottenuti dalla lavorazione della corteccia di un albero. Da quel momento in poi e per oltre cento anni, per proteggersi dalla malaria, ai coloni britannici in India fu consigliato di bere suddetta bevanda. Per ridurre il sapore amaro, venne diluita con zucchero, bucce d’arancia e acqua. Fu così che nacque l’acqua tonica, riscuotendo fin da subito un grande successo. Venne approvata da medici rinomati e venduta come terapia per molti malanni. Un secolo più tardi Johann Jacob Schweppe aggiunse le bollicine, brevettò la bevanda e creò così l’acqua tonica Schweppes. Per mantenere inalterato il gas al suo interno, venne sviluppata una bottiglia più resistente e con un design a forma ovale. Si posava su un fianco per far sì che il tappo rimanesse sempre umido e trattenesse le bollicine più a lungo. Non potendo reggersi in piedi da sola, le venne affiancato il nome di “bottiglia ubriaca”. Il successo di fu tale che Schweppe divenne il fornitore ufficiale dell’Impero britannico nel 1831.

Altre peculiarità legate al famoso drink

Un’ulteriore curiosità è che nel 1825 la British East India Company iniziò a mescolare il tonico con il gin per renderlo più appetibile, dando in questo modo origine al famoso long drink a tutti noto come Gin tonic. Con la fondazione, avvenuta nel 1851, Schweppe consolidò la posizione di leadership nel settore del beverage facendo divenire la bevanda bibita ufficiale della Grande Esposizione al Crystal Palace di Londra. La fontana, posta all’ingresso, divenne parte fondamentale del design del marchio, tanto che la troviamo ancora sulle etichette delle confezioni. La bevanda oggi, così come l’acqua tonica in generale, è costituita da una percentuale piccolissima di rimedio medicinale, quanto basta per renderla gradevole al gusto. Infatti, se si volessero combattere i sintomi della malaria con l’acqua tonica moderna, occorrerebbe bere l’equivalente di dieci gin tonic al giorno. Avreste mai pensato che da un rimedio medicinale sarebbe nata una bevanda amata da tutti?

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 Immagine di copertina: Schweppes, © screenshot da youtube