La Germania ha ancora tanto da fare quando si parla di inclusione e disabilità
La Germania è poco inclusiva se si parla di studenti diversamente abili
«Chi non è produttivo è inutile». Una donna che ha abbandonato gli studi perché non sentiva accolta la propria disabilità ha pronunciato queste parole in relazione al sistema scolastico tedesco e il suo rapporto con la disabilità. Le scuole in Germania sono spesso soggette a critiche per la selettività che impongono: durante il percorso accademico, infatti, l’accesso ai licei è concesso solo ad alcuni studenti, quelli che vengono valutati come i migliori. Se si parla di inclusione, le scuole e le università tedesche sembrano ancora avere molto lavoro da fare. Amelia Massetti, presidente e fondatrice di Artemisia (organizzazione che mira a creare una rete di persone con o senza disabilità, in particolare di nazionalità italiana e italo-tedesca, per garantire l’inclusione) ritiene che «le persone diversamente abili fanno ancora molta fatica ad essere accolte in questo sistema, perché è un sistema che seleziona e divide in base alle competenze delle persone e allo stato socio-economico.»
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La mancanza di diversificazione all’interno delle scuole
Il sistema scolastico tedesco prevede che dopo 10 anni di scuola gli studenti vengano divisi tra coloro che sono idonei all’istruzione superiore e coloro che vengono invece indirizzati alle scuole professionali perché non ritenuti “adeguati” ai licei. Si tratta di un sistema estremamente selettivo in cui studenti nello spettro dell’autismo o con altre forme di ritardo neuro cognitivo sono pressoché inesistenti. Secondo la fondatrice di Artemisia, infatti, «in Germania le persone diversamente abili trovano un lavoro nelle Werkstatt per disabili, dove possono imparare diverse professioni che vanno dal giardinaggio all’imballaggio, alla pulizia, ma sono separate dal contesto sociale. Questo significa che in Germania le persone diversamente abili trovano un inserimento lavorativo, ma non nel mondo del lavoro professionale “reale”, da cui vengono quasi completamente emarginati. Solo una piccola percentuale di loro, se acquisisce una professionalità, riesce ad essere inserita in un’azienda.»
Si tratta di un sistema discriminatorio?
«Il sistema tedesco, dopo la convenzione ONU sui diritti delle persone disabili ratificata nel 2009, è tenuto a rendere le scuole inclusive sia dal punto di vista strutturale sia sul piano didattico educativo. Purtroppo in Germania esistono ancora le scuole speciali per le persone diversamente abili e molte regioni fanno fatica a chiuderle e unificarle con le scuole normali. Ci sono pareri contrastanti e forze conservatrici che ritengono che le scuole speciali siano un modello ben organizzato e che quindi non vadano chiuse. Questo crea non poche difficoltà nell’implementare un sistema scolastico inclusivo. Berlino è al momento in una fase sperimentale e in molte scuole è stato avviato un modello d’inclusione scolastica, in modo che ogni genitore abbia il diritto di inserire il proprio figlio diversamente abile in una scuola normale. Ma spesso i genitori si sentono dire dalla scuola che non sono sufficientemente organizzati per offrire al ragazzo un piano didattico adeguato alle sue esigenze. Vi è una carenza di personale capace di applicare una didattica inclusiva.» Il sistema sembra essere discriminante non solo nei confronti delle persone diversamente abili, ma anche nei riguardi dei bambini che non sono di madrelingua tedesca e che hanno quindi esigenze di apprendimento particolari. Per gli studenti che parlano il tedesco solo come seconda lingua, la scuola tedesca non fornisce alcuna forma di tutela o agevolazione. Il rapporto Education in Germany del 2018, presentato la scorsa estate dal ministero dell’educazione, ha rilevato infatti che i bambini provenienti da altri paesi, e quindi immigrati (stato che rientra nella categoria di “bisogni speciali” per il quale occorre garantire un supporto educativo all’interno delle scuole), vengono sistematicamente emarginati. La scuola tedesca sembra quindi non fornire lo stesso grado di istruzione e preparazione a tutti i suoi studenti.
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Immagine di copertina: © Photo by Element5 Digital on Unsplash