La biblioteca creata da netturbini turchi riciclando libri buttati via
Nasce ad Ankara la biblioteca dei libri abbandonati per strada e raccolti dai netturbini della città.
“Una città senza libreria è un luogo senza cuore” affermava Gabrielle Zevin, famosa scrittrice e sceneggiatrice statunitense. Una nozione presa alla lettera dai netturbini della città di Ankara che hanno contribuito all’apertura di una biblioteca pubblica composta interamente da libri abbandonati per le vie della città. La collezione conta più di 6.000 volumi e si trova all’interno di una ex fabbrica di mattoni. Della biblioteca oggi se ne occupa un impiegato pubblico e la collezione ospita ogni giorno tantissimi visitatori.
La biblioteca dei libri dimenticati
Grazie al contribuito dei netturbini del distretto di Çankaya, al nord della capitale turca, è nata “La biblioteca dei libri dimenticati”. I netturbini di Ankara invece di buttare via nelle discariche i libri ritrovati tra la spazzatura e per le strade della città hanno, di loro iniziativa, iniziato a raccoglierli- riporta Timesofindia. Inizialmente la collezione dei libri era a disposizione dei netturbini stessi, dei loro colleghi e delle loro famiglie. La collezione ha poi iniziato ad ampliarsi sempre di più fino a raggiungere 6.000 volumi che spaziano dalla letteratura alla saggistica, all’economia. Così nel settembre 2017 la biblioteca è diventata di patrimonio pubblico, aperta cioè a tutti. La collezione è cresciuta così tanto che la biblioteca presta i libri anche alle scuole e alle prigioni. I volumi sono stati ordinati in categorie e sottocategorie. Oggi della biblioteca se ne occupa a tempo pieno un impiegato pubblico e la collezione ospita molti visitatori quotidiani. La raccolta è in continua crescita grazie anche al contribuito della comunità che ha iniziato a donare libri alla nuova biblioteca pubblica della città. Tra gli ospiti più assidui vi sono i bambini, figli di impiegati comunali, e gli studenti delle scuole vicine. La biblioteca dispone di una sala lounge per i lettori, di una caffetteria e addirittura di un barbiere.
Il mondo dei libri condivisi
Oggigiorno è diventato normale trovare libri per le vie delle città, sulla scia delle iniziative del Book-Crossing o Book-Sharing, grazie alle quali gli appassionati della lettura si scambiano i libri, lasciandoli per esempio sui marciapiedi o sulle panchine delle grandi metropoli. New York, Berlino e Londra sono alcune tra le prime città che hanno aderito a questo progetto. È possibile trovare libri in una vecchia cabina telefonica di New York, all’interno di alcuni tronchi di alberi intagliati di Berlino (ne abbiamo parlato qui) e nelle metro di Londra. Partecipare a tali iniziative è molto semplice, basta lasciare un libro nei punti di condivisione come panchine, pub, metro… e volendo se ne può prendere un altro in prestito. L’intento di rendere la letteratura a portata di tutti non è solo frutto di iniziative recenti, come si può pensare. In Inghilterra, già nel lontano 1700, furono realizzate alcune biblioteche mobili, presso le quali la cosiddetta “middle-class”, cioè la classe media, poteva accedere a libri e volumi, soprattutto di narrativa.
Immagine di copertina: © terimakasih0 CC0
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