Io, tedesca di origini italiane, vi spiego il successo di noi Verdi
Le parole di Anna Cavazzini sulle reazioni dei Verdi alla luce dei risultati delle elezioni europee 2019
«Non tanto stupiti, quanto davvero orgogliosi. Il partito è cresciuto notevolmente negli ultimi anni non solo in Germania, ma anche in altri Stati, come ad esempio Lussemburgo, Finlandia, Olanda. Siamo rimasti piuttosto impressionati dai risultati dell’AfD, soprattutto per quanto riguarda le ultime elezioni avute in Sassonia: più precisamente a Görlitz, dove è stato eletto il primo sindaco dell’AfD di tutta la Germania».
Il successo riscosso non è solo berlinese
«Berlino è una città particolare, molto aperta al confronto, decisamente progressista, ma non è l’unica in cui abbiamo avuto un grande riscontro positivo: su 10 grandi città tedesche, in 8 molti – la maggioranza addirittura – hanno dimostrato di credere e di condividere i nostri valori. È un onore e un orgoglio per tutti noi questo risultato. Di conseguenza, al pari di Berlino, ci sono anche altre grandi città, che allo stesso modo hanno espresso il loro favore nei nostri confronti».
L’influenza del video di Rezo e dell’iniziativa Fridays for Future sulla riuscita dei Verdi in Germania
«Non credo che il video dello YouTuber Rezo abbia influito molto, mi sembra molto più importante parlare di Fridays for Future. L’iniziativa ha davvero messo al centro l’emergenza climatica ed è strabiliante il fatto che soprattutto i più giovani abbiano risposto. Questo è l’aspetto più positivo: sono state persone normali, ragazzi e ragazze a far sentire la propria voce, per strada, per la prima volta, come mai prima».
La possibile alleanza con la CDU
«Come è noto, la CDU andava di pari passo con la SPD. Al momento l’SPD sta calando di consensi, per questo è probabile che non avrà più la maggioranza degli elettori di sinistra dalla sua parte. Una possibile alternativa è dunque decisamente la CDU, che in qualche modo cerca di non schierarsi apertamente verso sinistra o destra. Tutto può succedere al momento, abbiamo parlato con tutti i partiti (tranne l’AfD), e al momento la CDU potrebbe essere una delle scelte migliori».
Il contributo della Merkel sull’emergenza climatica
«La Merkel ha parlato della questione climatica sempre in modo molto retorico. Sicuramente la sua visibilità ha contribuito in qualche modo a far prendere coscienza dell’emergenza climatica, e anche questo è un fattore importante. In generale, la Merkel dal 2009 in poi ha cercato tendenzialmente di non sbilanciarsi mai troppo. Ad eccezione di misure sul tema migrazione, la Merkel non ha mai preso una decisione definitiva. È un peccato perché aveva accanto ministri per l’ambiente come Barbara Hendricks e Svenja Schulze, che più volte hanno cercato concretamente di riportare al centro della discussione e di fare del cambiamento climatico una priorità. Tuttavia, questo atteggiamento non ha realmente attecchito».
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Immagine di copertina: Anna Cavazzini, © Ludovica Marcelli