La Germania e l’Italia sono tra i paesi più omofobi d’Europa
In accordo con i dati dell’ILGA, nel 2019 la Germania scende al 23esimo posto in Europa per le discriminazioni e le violenze compiute ai danni della comunità LGBT+. l’Italia è ultima in classifica
L’ILGA, associazione internazionale che promuove il rispetto dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali rivela con l’ultimo report di quest’anno l’aumento dell’odio omofobo in Italia e in Germania. L’Italia, con lo 0% di tolleranza, diventa il paese con i livelli più alti di linguaggio offensivo e violenza fisica compiuta ai danni della comunità LGBT+. In Germania la tolleranza scende al 2,5 e diventa il ventitreesimo Stato più discriminatorio in Europa.
L’intolleranza verso la comunità LGBT+, i dati raccolti negli ultimi anni
Nel 2014 gli attacchi di violenza verbale e fisica sofferti dalla comunità LGBT+ erano circa 40. Nel 2017, solo a Berlino, le vittime ne hanno denunciati circa 197. Nel 2018 il numero di aggressioni ha superato le 220 che hanno toccato in particolare in quartiere di Neukölln. Il 2019, fino ad ora, ha portato a circa 240 violenze. L’omosessualità è stata l’unica ragione che ha generato la violenza. I dati vanno sommati a tutti gli episodi di odio quotidiano che non possono essere presi in considerazione perché tenuti sotto silenzio dalle vittime. Spartacus International Gay Guide, la guida internazionale per il turismo LGBT+, scrive come il paese negli ultimi tempi abbia perso anche molta attrattiva in quanto meta gay friendly per i turisti.
Come migliorare l’accettazione delle minoranza
Il rispetto dei diritti LGBT+ richiede provvedimenti difensivi molto più seri, commenta Doris Achelwilm, membro del parlamento tedesco. La violenza verbale e psicologica deve essere trattata come reato penale al pari di quella fisica. Oggi, in Germania, gli Stati che hanno preso provvedimenti legali per la difesa della comunità LGBT+ sono ancora troppo pochi. L’odio sessuale è un riflesso dell’odio razziale verso le minoranze. Qualunque esse siano, sono sempre meno volute. La consapevolezza è lo sguardo che deve sollecitare all’azione.
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Immagine di copertina: ©Victoria Borodinova, LGBT, CC0 on Pixabay