Berlinale, screenshot da Youtube https://www.youtube.com/watch?v=05NFiDKiXp8

Grazie al nuovo direttore italiano la Berlinale dedicherà una grande retrospettiva a King Vidor

Carlo Chatrian porta nuova linfa vitale alla Berlinale e sceglie di dedicare la retrospettiva a King Vidor, fonte di grande ispirazione per il linguaggio cinematografico

Per la prima volta il direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino sarà un italiano. Si tratta di Carlo Chatrian, scelto dai critici per la sua esperienza nell’industria cinematografica che lo rende un “vero esperto”. La nomina porta prestigio alla cultura italiana (tenete presente che Chatrian ha una formazione umanistica a 360 gradi ed è direttore del Locarno Festival) e nello specifico alla produzione cinematografica italiana, penalizzata nelle edizioni passate per la scarsa presenza di pellicole nel programma del festival. La retrospettiva sarà dedicata a King Vidor, che Chatrian considera “fonte di ispirazione per coloro che vogliono raccontare il mondo di oggi e le sue trasformazioni”.

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Nuovo direttore, nuovi imput

L’idea di un italiano alla guida della Berlinale crea inevitabilmente curiosità ai cinefili di tutto il mondo. Sicuramente una giovane personalità, di alto spessore umanistico, darà nuovi imput al festival, differenti da quelli della precedente direzione artistica di Dieter Kosslick. Contro l’ex direttore si sono espresse ben 79 voci del cinema tedesco, che lo accusano di aver relegato la Berlinale ad una posizione inferiore rispetto ai Festival di Cannes e Venezia. Inoltre la qualità dei film presentati durante la direzione di Kosslick è stata giudicata decisamente bassa rispetto alle precedenti edizioni.

La retrospettiva dedicata a King Vidor, grande protagonista della Golden Age di Hollywood

“King Vidor era convinto che il cinema potesse portare un messaggio all’umanità ed era pronto a modificare il linguaggio cinematografico per raggiungere il suo scopo. Ancora oggi è una fonte d’ispirazione per coloro che vogliano raccontare il mondo di oggi e le sue rapide trasformazioni”. Queste sono le parole di Carlo Chatrian, che spiega perché tra le tante personalità ha scelto di dedicare la retrospettiva del festival a King Vidor. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, tra i suoi titoli più noti ci sono Amore sublime e il kolossal Guerra e pace. “Siamo sicuri darà alle generazioni più giovani e a quelle più mature l’oppurtunità di vedere o rivedere una selezione di grandi film che li porteranno nell’universo di un cineastra unico”, afferma Chatrian. Autore di oltre cinquanta film, King Vidor affrontò tutti i generi del cinema e lavorò con attori come Gary Cooper, Bette Davis, Henry Fonda e Audrey Hepburn.

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Immagine di copertina: screenshot da Youtube