lavatrice, copyright moerschy, https://pixabay.com/it/photos/interruttore-manopola-lavatrice-1033640/

Germania, in un ospedale una lavatrice ha trasmesso un pericoloso batterio a 13 neonati

13 neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale in un ospedale tedesco sono stati contagiati da una lavatrice a basso consumo

Una lavatrice ha trasmesso un pericoloso batterio a dei neonati in un ospedale in Germania. Il fatto risale agli inizi di ottobre, quando un controllo di routine presso un reparto di terapia intensiva neonatale ha svelato la presenza di un batterio potenzialmente letale nei neonati. Alcuni ricercatori dell’Università di Bonn hanno effettuato immediatamente uno studio sul caso e hanno trovato la causa di questa trasmissione. La lavatrice usata per il lavaggio degli indumenti per le incubatrici ha diffuso il batterio, la Klebsiella oxytoca, a 13 neonati del reparto. Fortunatamente nessuno dei bambini ha sviluppato un’infezione, è risultato però che loro fossero stati ripetutamente sottoposti a tale contaminazione.

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Di che batterio di tratta e come è avvenuto il contagio

I batteri Klebsiella sono batteri normalmente presenti nell’uomo. Questo tipo di batteri si trova per esempio nel tratto intestinale, all’interno della bocca e del naso. Questi batteri possono risultare invece particolarmente pericolosi quando si trovano all’esterno dell’intestino, come riportato da Healtline. Infatti, un’infezione provocata dal batterio Klebsiella oxytoca può causare seri problemi a livello respiratorio e gastrointestinale. I batteri in questione erano annidati nei berretti e calzamaglie dei bambini, precedentemente lavati con una lavatrice a basso consumo. I ricercatori hanno trovato infatti il batterio nelle superfici interne e nell’acqua residua dell’elettrodomestico.

Dibattito sull’uso delle lavatrici a risparmio energetico negli ospedali

Si è aperto subito il dibattito sulla questione lavatrici a basso consumo utilizzate negli ambienti ospedalieri. La dott.ssa Schmithausen, a capo dello studio, ha affermato infatti che «le temperature usate per le lavatrici ad uso domestico sono scese ben sotto ai 60°, al fine di risparmiare energia», sottolineando come queste basse temperature non siano in grado di uccidere alcuni batteri potenzialmente molto pericolosi. Continua affermando «è inusuale che gli ospedali usino questo tipo di lavatrici, progettate per l’uso domestico». La dott.ssa ha suggerito infine che sono necessarie immediate modifiche nella progettazione delle lavatrici in ambito ospedaliero, al fine di evitare che agenti patogeni possano infettare pazienti con un sistema immunitario più debole, come appunto nel caso di neonati o anziani.

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Immagine di copertina: lavatrice, ©moerschy, CC0 on Pixabay